Trans-Atlantic Data Privacy Framework: scambio UE-USA

Trans-Atlantic Data Privacy Framework: scambio UE-USA

Il nuovo Trans-Atlantic Data Privacy Framework regolamenterà lo scambio dei dati degli utenti tra Unione europea e Stati Uniti.
Trans-Atlantic Data Privacy Framework: scambio UE-USA
Il nuovo Trans-Atlantic Data Privacy Framework regolamenterà lo scambio dei dati degli utenti tra Unione europea e Stati Uniti.

Durante una breve conferenza stampa, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden hanno annunciato la sottoscrizione dell’accordo preliminare sullo scambio di dati UE-USA che dovrebbe sostituire il vecchio Privacy Shield, considerato nullo dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea. Il comunicato stampa svela ora alcuni interessanti dettagli.

Trans-Atlantic Data Privacy Framework

L’accordo, denominato Trans-Atlantic Data Privacy Framework, regolamenterà lo scambio dei dati degli utenti tra Stati Uniti e Unione europea nel rispetto della sicurezza e della privacy. Come ha evidenziato l’avvocato Max Schrems, al momento non c’è nulla di scritto, quindi è solo un accordo politico. Il comunicato stampa svela però alcune informazioni aggiuntive:

Il nuovo framework rappresenta un impegno senza precedenti da parte degli Stati Uniti nell’attuazione di riforme che rafforzeranno la tutela della privacy e delle libertà civili applicabili alle attività di intelligence. In base al Trans-Atlantic Data Privacy Framework, gli Stati Uniti devono mettere in atto nuove salvaguardie per garantire che le attività di sorveglianza siano necessarie e proporzionate al perseguimento degli obiettivi di sicurezza nazionale definiti, stabilire un meccanismo di ricorso indipendente a due livelli con autorità vincolante per misure correttive dirette e potenziare la supervisione rigorosa delle attività di intelligence per garantire il rispetto delle limitazioni alle attività di sorveglianza.

Si intuisce quindi che gli Stati Uniti hanno accettato di modificare le attuali leggi che consentono alle agenzie di intelligence di accedere ai dati degli utenti stranieri per qualsiasi motivo e senza autorizzazione del giudice. Le aziende statunitensi che gestiscono i dati degli utenti europei dovranno rispettare precisi obblighi.

Il prossimo step prevede la traduzione dell’accordo in documenti legali. Gli Stati Uniti dovranno inserire gli impegni in un ordine esecutivo (firmato da Biden) che sarà la base di una bozza scritta dalla Commissione europea.

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Pubblicato il 25 mar 2022
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