Roma – Aumenta vistosamente negli USA il numero e la notorietà dei soggetti impegnati a eliminare i banner pop-up dalla rete, quei banner che saltano fuori quando si aprono certe pagine e che, di fatto, costituiscono pagine web non richieste dall’utente, che ne esce non poco infastidito.
Amati dai sostenitori del marketing aggressivo, perché colpiscono l’utente più di altre pubblicità, i banner pop-up possono già essere facilmente eliminati usando una serie di software internet, come Mozilla e Opera, due browser che offrono opzioni per non farli apparire durante la navigazione.
Ora, negli USA, l’importante provider EarthLink ha annunciato un servizio di connessione dedicato che consente a chi lo utilizza di non avere più a che fare con i pop-up.
Che la stagione di questi banner sia destinata a chiudersi presto lo dimostrano anche i passi di AOL e MSN , che hanno deciso di rinunciare a questo genere di pubblicità.
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occhioperocchio?
Seguendo lo stesso ragionamento.. anche i 2 russi, avendo agito dalla Russia, dovrebbero essere sollevati dall'accusa.. Proporrei di convincere i 2 agenti dell'FBI a farsi un viaggetto di piacere in Russia, vacanza premio, con tanto di accoglienza aeroportuale :)AnonimoRe: occhioperocchio?
stesso ragionamento ke ho fatto io..mi sembra logico.. mah :/AnonimoRe: occhioperocchio?
Esatto.La questione della territorialità del reato, cioè lo stabilire dove esso sia stato effettivamente commesso (ai fini dell'applicazione di una legge nazionale piuttosto che un'altra), non viene certo risolta come incredibilmente ha fatto il giudice americano di cui si parla nell'articolo!In Italia, per esempio, se tu dalle Antille entri nel mio sistema informatico senza il mio consenso, commetti un grave reato per il codice penale Italiano (salvo, ovviamente, riuscirti a prendere, ma questo è un altro discorso).MarcoAnonimoVedrete che cambieranno anche queste leggi.
Basta guardare quello che VORREBBERO fare le majors con il peer to peer.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 26 08 2002
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