Twitter: Elon Musk blocca il pagamento delle fatture

Twitter: Elon Musk blocca il pagamento delle fatture

Elon Musk ha chiesto di rinegoziare i contratti in corso e di non pagare alcune fatture, tra cui quelle per i viaggi effettuati dalla vecchia dirigenza.
Twitter: Elon Musk blocca il pagamento delle fatture
Elon Musk ha chiesto di rinegoziare i contratti in corso e di non pagare alcune fatture, tra cui quelle per i viaggi effettuati dalla vecchia dirigenza.

I tagli del personale (sono rimasti circa 2.700 dipendenti su 7.500) non è l’unica soluzione scelta da Elon Musk per ridurre i costi ed evitare la bancarotta. Secondo diverse fonti del New York Times, il nuovo proprietario ha bloccato il pagamento di alcune fatture ed eliminato numerosi benefit per il personale.

Spending review per Twitter

Dopo aver completato l’acquisizione di Twitter (44 miliardi di dollari), Musk ha avviato una “spending review“, esaminando tutti i costi dell’azienda. Nella maggioranza dei casi è prevista la rinegoziazione dei contratti con i fornitori esterni. Il nuovo proprietario ha ordinato anche di non pagare le fatture da migliaia di dollari per i viaggi effettuati dai precedenti dirigenti. Dato che non sono stati autorizzati da lui, le agenzie di viaggio devono chiedere i soldi alla vecchia amministrazione.

I debiti di Twitter ammontano a diversi milioni di dollari. Musk deve inoltre restituire 13 milioni di dollari alle banche (gli interessi sul prestito superano un milione di dollari all’anno). È inoltre in corso la rinegoziazione dei contratti di locazione. Considerata la riduzione della forza lavoro non è più necessario affittare uffici in varie città del mondo. L’azienda californiana ha chiesto anche uno sconto sui contratti pluriennali sottoscritti con NFL, NBA, Fox Sports, Oracle e Amazon.

Musk ha ovviamente eliminato molti benefit per i dipendenti. Sono state disattivate le carte di credito aziendali, ridotte le spese per cibo (colazione e pranzo in ufficio), abbonamenti per palestra, cellulare e Internet. Twitter ha infine ridotto le attività filantropiche (alcuni gruppi non hanno più ricevuto le donazioni promesse).

Le entrate pubblicitarie potrebbero subire un crollo nei prossimi mesi, dato che molti inserzioni hanno interrotto le campagne di advertising sulla piattaforma (quasi un terzo dei top 100, secondo il Washington Post). Forse per questo motivo, Musk non ha mantenuto la promessa di riattivare gli account bannati dopo aver creato un consiglio per la moderazione dei contenuti. Rispondendo ad un utente ha scritto:

In pratica, Musk non ha mantenuto la promessa perché un gruppo di attivisti politici/social ha minacciato di ridurre le spese pubblicitarie e quindi le entrate per Twitter.

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Pubblicato il 23 nov 2022
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