Twitter riduce lo spam bloccando l'accesso al social

Twitter riduce lo spam bloccando l'accesso al social

Twitter ha individuato gli indirizzi IP dai quali proveniva il traffico dei bot, impedendo temporaneamente l'accesso agli utenti di circa 30 operatori.
Twitter riduce lo spam bloccando l'accesso al social
Twitter ha individuato gli indirizzi IP dai quali proveniva il traffico dei bot, impedendo temporaneamente l'accesso agli utenti di circa 30 operatori.

Due giorni fa, Elon Musk aveva anticipato che i bot avrebbero ricevuto una sorpresa. Si scopre ora che Twitter ha bloccato il traffico proveniente da circa 30 operatori mobile nel mondo, impedendo quindi l’accesso a migliaia di account. A giudicare dal meme pubblicato dal nuovo proprietario, l’operazione ha avuto successo.

Twitter blocca gli eserciti dei bot

Quella contro spam, bot e account fasulli è una battaglia che Musk vuole vincere a tutti i costi. Proprio a causa dell’errata percentuale indicata nei documenti ufficiali, il nuovo proprietario e CEO aveva inizialmente rinunciato all’acquisizione di Twitter (ma ha successivamente completato l’operazione per evitare una causa legale). Due giorni fa ha pubblicato questo tweet:

Rispondendo ad un utente ha aggiunto che un piccolo numero di umani controlla grandi eserciti di bot/troll, specificando che verranno bloccati i loro indirizzi IP.

Platformer ha scoperto che questi indirizzi IP appartengono a circa 30 operatori telefonici, la maggioranza dei quali sono in Russia, Indonesia, India e Malesia. In pratica, Twitter ha identificato gli operatori mobile associati alle reti di spam più grandi, impedendo ai loro clienti (anche quelli legittimi) di accedere al social network. L’azienda californiana ha successivamente eliminato il blocco, comunicando agli operatori che si è trattato di un problema dovuto alla modifica della configurazione di routing.

Al termine dell’operazione, Musk ha condiviso questo tweet di vittoria:

Nel frattempo proseguono i licenziamenti dei dipendenti, anche se in misura minore rispetto all’inizio di novembre. Stavolta la “giusta causa” è aver violato l’accordo di non divulgazione di informazioni confidenziali firmato al momento dell’assunzione. Twitter ha inoltre smantellato il Trust and Safety Council, informando i membri rimasti (tre di essi avevano già rassegnato le dimissioni) che il loro lavoro non è più necessario. Il consiglio aveva il compito di migliorare le conversazioni, evidenziando contenuti discutibili.

Fonte: Platformer
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Pubblicato il 13 dic 2022
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