UE: affonderemo il caro-roaming

UE: affonderemo il caro-roaming

Da settembre potrebbero arrivare nuovi tagli alle tariffe dei servizi di roaming internazionale
Da settembre potrebbero arrivare nuovi tagli alle tariffe dei servizi di roaming internazionale

La guerra ai costi dei servizi di roaming propugnata da Viviane Reding continua la sua marcia: il Commissario Europeo per la Società dell’Informazione e i Media è stato infatti investito dell’incarico di aprire entro giugno un dibattito “di respiro europeo”, che potrebbe avere come conseguenza l’abbattimento delle tariffe di interconnessione internazionale.

Il tema è molto caro alla Reding, che da oltre due anni promuove iniziative e provvedimenti a livello istituzionale per contrastare il fenomeno tariffe. Tariffe che in più di un’occasione ha definito “scandalosamente alte”. La scorsa estate l’Europa ha fatto la conoscenza del regolamento che ha varato l’ Eurotariffa , a cui gli operatori mobili si sono dovuti adeguare obtorto collo , ma che nelle intenzioni della Commissione Europea ha rappresentato il primo step verso una progressiva riduzione della termination rate .

Ora il mercato europeo potrebbe trovarsi di fronte ad un nuovo colpo di forbici, che potrebbe scattare già alla fine della prossima estate: secondo quanto dichiarato da un funzionario dell’Unione Europea, la Commissione già dal prossimo settembre potrebbe varare nuove disposizioni regolatorie per ridurre ulteriormente i costi che un operatore nazionale fa pagare a un altro se un cliente utilizza la sua rete.

“Un sussidio incrociato tra le compagnie”, ha commentato il funzionario UE riferendosi alle tariffe oggi applicate, una sorta di mutuo soccorso a cui la nuova regolamentazione vuole porre fine in quanto saccheggia le tasche dei consumatori. E in contrasto con quanto avviene in Europa dove le regolamentazioni sulle tariffe di roaming hanno sempre incontrato l’opposizione degli operatori, in Medio Oriente – riferisce l’ International Herald Tribune – alcune compagnie telefoniche virtuosamente si muovono volontariamente su questo fronte, riducendo i propri listini senza il pungolo delle istituzioni, arrivando così ad un’autoregolamentazione che si propone di attirare il traffico telefonico degli utenti internazionali e facendo da volano al loro business. Difficile sapere se saranno di esempio agli operatori del Vecchio Continente.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
18 apr 2008
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