Un terremoto si abbatte sui micro hard disk

Un terremoto si abbatte sui micro hard disk

Hitachi stronca la produzione di hard disk sotto i 2 pollici e Fujitsu cancella ogni progetto di entrare in questo settore. La vittoria dei dischi flash? Forse, ma Toshiba incombe
Hitachi stronca la produzione di hard disk sotto i 2 pollici e Fujitsu cancella ogni progetto di entrare in questo settore. La vittoria dei dischi flash? Forse, ma Toshiba incombe

Tokyo – Considerato dagli esperti un chiaro segno della crisi che sta attraversando il settore degli hard disk di piccole dimensioni, Hitachi ha annunciato l’intenzione di ridurre la produzione di drive sotto i due pollici di diametro e di cessare, in via definitiva, la fabbricazione di modelli da 1,5 pollici.

Il colosso giapponese continuerà a produrre solo per i suoi attuali clienti hard disk da 1 e 1,8 pollici, utilizzati prevalentemente nei player MP3: l’azienda non è più intenzionata ad espandere questo business e nell’arco di pochi anni potrebbe persino arrivare ad abbandonarlo del tutto. Il motivo, secondo gli analisti, è che con il crollo dei prezzi e l’aumento di velocità e capacità, i dischi a stato solido (SSD) sono ormai diventati una tecnologia molto concorrenziale nel settore dei dispositivi mobili consumer.

Stando a quanto riportato da News.com , Hitachi intende focalizzare le proprie risorse nel settore dei dischi da 2,5 e 3,5 pollici, dove la concorrenza degli SSD è ancora molto marginale.

Reuters dà anche notizia della rinuncia, da parte di Fujitsu , di entrare nel segmento di mercato degli hard disk da 1,8 pollici: ulteriore segno di come i drive magnetici, nel campo dei dispositivi consumer, stiano ormai lasciando definitivamente il passo alle memorie flash. La dimostrazione di questo trend è arrivato di recente dalla stessa leader dei player MP3, Apple , che ha scelto di dotare i suoi iPod Touch di dischi flash.

Le recenti scelte commerciali di Hitachi e Fujitsu lasciano campo libero a Toshiba , che nel settore degli hard disk da 1,8 pollici già vanta una quota di mercato superiore al 70%.

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Pubblicato il
7 gen 2008
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