Diagnostica e GDPR: la novità di Microsoft per gli utenti enterprise

W10 Enterprise: novità per i dati di diagnostica

Microsoft annuncia l'arrivo di una novità indirizzata agli utenti enterprise per quanto concerne la gestione dei dati di diagnostica.
W10 Enterprise: novità per i dati di diagnostica
Microsoft annuncia l'arrivo di una novità indirizzata agli utenti enterprise per quanto concerne la gestione dei dati di diagnostica.

Oggi Microsoft annuncia l’arrivo di una nuova opzione destinata alle utenze Enterprise, per il controllo dei dati di diagnostica. Si tratta di quelle informazioni trasmesse al gruppo di Redmond durante il normale uso del sistema operativo, dei programmi e dei servizi, così da fornire feedback e indicazioni su eventuali problemi e sugli aspetti su cui intervenire con gli aggiornamenti rilasciati. Insomma, la telemetria di Windows 10 in versione Enterprise, ma anche di Microsoft 365 nelle incarnazioni E3 e F3.

Diagnostica e GDPR: la novità di Microsoft per l’enterprise

In passato erano offerte solo due possibilità: lasciare che fosse la software house a stabilirne le modalità di raccolta ed elaborazione o impedire in toto la pratica. Ora se ne aggiunge una terza, anche per andare incontro alle esigenze manifestate da più parti, consentendo di impiegare gli strumenti che già si conoscono per gestione, esportazione ed eventualmente eliminazione di questi dati. Una novità pensata per aiutare le organizzazioni ad assolvere gli obblighi inerenti la conformità nel trattamento delle informazioni.

Ad esempio, attraverso il portale di Azure sarà possibile rispondere alle richieste avanzate dagli utenti. Gli amministratori potranno così aggiungere o rimuovere in modo semplice i dispositivi Windows dal servizio facendo leva sulle Group Policy o su MDM (Mobile Device Management). Per il momento la novità è disponibile esclusivamente sotto forma di public preview e per l’accesso è necessario compilare un apposito modulo.

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Nel post di annuncio non vi è alcun riferimento ai destinatari della feature, disponibile a livello globale, ma sembra chiaro sia stata pensata per assolvere in particolare agli obblighi previsti in Europa dal GDPR. Attivandola di fatto le organizzazione assumono il ruolo di data controller e a Microsoft viene attribuito esclusivamente quello di data processor incaricato dell’elaborazione, scongiurando il rischio di andare incontro a grane di natura legale nel caso in cui le informazioni venissero trasmesse al di fuori dei confini continentali.

Fonte: Microsoft
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Pubblicato il
23 lug 2020
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