Yahoo! non perseguibile per le nazi-aste

Yahoo! non perseguibile per le nazi-aste

Lo afferma un tribunale tedesco secondo cui non è possibile procedere contro quanto messo all'asta dagli utenti di Yahoo! perché il portale non è responsabile di quanto viene postato dai propri frequentatori. Mein Kampf compreso
Lo afferma un tribunale tedesco secondo cui non è possibile procedere contro quanto messo all'asta dagli utenti di Yahoo! perché il portale non è responsabile di quanto viene postato dai propri frequentatori. Mein Kampf compreso

Berlino – I provider non sono responsabili per i contenuti che gli utenti pubblicano sulle loro reti a loro insaputa: pertanto non è possibile perseguire Yahoo! per i materiali che i suoi utenti mettono all’asta online.

Questa la sostanza della decisione di un tribunale tedesco che ha bloccato per il momento qualsiasi azione contro Yahoo!, nonostante sul portalone americano siano apparse in vendita anche copie del Mein Kampf, volume scritto da Adolf Hitler e fuorilegge in Germania e in altri paesi.

Il tribunale in questo modo offre a Yahoo! un precedente per contrastare le azioni giudiziarie che arrivano dalla Francia e che lo incriminano per le aste di oggetti nazisti.

Come noto, un tribunale di Parigi ha ingiunto alla divisione americana del portalone di impedire che gli utenti francesi possano acquistare oggetti nazisti partecipando alle cosiddette nazi-aste che di quando in quando si aprono sulle pagine dedicate.

L’occasione per Yahoo! è importante, perché può ribadire di aver sempre cercato di avvicinarsi ai propri utenti sottoponendosi alle giurisdizioni locali, proprio come in Francia, dove i tribunali di Parigi nulla hanno a che ridire contro la divisione francese di Yahoo! ma intendono perseguire quella americana. Una “pratica” che Yahoo! da mesi contesta.

“Abbiamo sempre pensato – ha spiegato Scott Morris di Yahoo ai reporter – che la questione della territorialità della giurisdizione sia fondamentale e di certo la decisione in Germania lo sottolinea. Ne siamo felici e questo ci rende più forti rispetto alle decisioni francesi”.

Morris ha ammesso che in Germania o in Francia l’asta del Mein Kampf è illegale, ma ha sottolineato che non può essere considerata tale negli Stati Uniti, dove di fatto l’asta “ha luogo”. “Non possiamo – ha concluso – seguire le leggi di ogni singolo paese nel mondo, non è semplicemente possibile”.

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Pubblicato il 29 mar 2001
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