HipZip, nuovo ultraplayer mp3 da Iomega

HipZip, nuovo ultraplayer mp3 da Iomega

La mamma dello Zip, che ultimamente ha vissuto in una permanente maretta, rilancia tutta sé stessa nei leggeri 'più in' del momento, i player mp3. Il suo si chiama HipZip, mischia storage e musica e punta su un design notevole
La mamma dello Zip, che ultimamente ha vissuto in una permanente maretta, rilancia tutta sé stessa nei leggeri 'più in' del momento, i player mp3. Il suo si chiama HipZip, mischia storage e musica e punta su un design notevole


Web – Si chiama HipZip l’idea di Iomega per uscire dal tunnel e tornare a fare rumore, anzi musica. Il nuovo leggero portatilino appena presentato è infatti un player mp3, un device che rappresenta per Iomega l’entrata nel settore delle music-appliance.

L’arrivo di HipZip Digital Audio Player nelle nostre contrade dipenderà dal successo che riuscirà a riscuotere negli States, dove è uscito ufficialmente ieri al prezzo di quasi 300 dollari. Un po ‘ caro, dunque, anche se secondo Iomega quei soldi li vale tutti. Costruito attorno alla tecnologia di archivazione proprietaria, HipZip sostituisce con questa i costosi sistemi basati su flash memory che si son visti sulla maggioranza dei player mp3 fin qui proposti dal mercato. Va detto però che ogni dischetto da 40 megabyte da inserire nel device per scaricare musica e ascoltarla costa una decina di dollari (due dischetti sono inclusi nella confezione in vendita).

Per assicurarsi che il tutto funzioni sul piano commerciale, Iomega ha già stretto accordi con EMI e Simon&Schuster per poter offrire da subito ai propri acquirenti un “parco musica” di alto livello e ha inserito Microsoft Windows Media Player come tecnologia portante del nuovo strumento.

Altre caratteristiche sono: batteria agli ioni di litio per 12 ore di playback per ogni ricarica; supporto per qualsiasi formato audio; gestione dei pezzi con i tool tradizionali come forward o reverse; equalizzatore; supporto del drag’n’drop per il caricamento dei file; connettività USB. HipZip può essere utilizzato da utenti PC e Mac.

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Pubblicato il
25 set 2000
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