Il PremioWWW procede a zig zag?

Il PremioWWW procede a zig zag?

La trita kermesse spinta da IlSole24Ore.it anche quest'anno inciampa qua e là. Nelle classifiche specializzate appaiono siti che nulla hanno a che vedere con le categorie. Per non parlare dei metodi del voto a premi
La trita kermesse spinta da IlSole24Ore.it anche quest'anno inciampa qua e là. Nelle classifiche specializzate appaiono siti che nulla hanno a che vedere con le categorie. Per non parlare dei metodi del voto a premi


Roma – Pubblicità, promozione, speranze e ambizioni: c’è tutto questo dietro il fenomeno che consente a IlSole24Ore di convincere tutti gli anni numerosi webmaster ad infilare i suoi banner nelle proprie pagine per la bellezza di cinque mesi. Ma, come già successo in passato, anche l’edizione del “Premio WWW” di quest’anno sembra inciampare in numerosi problemi.

Il primo, e forse il più clamoroso, è evidente a chiunque si colleghi in queste ore al sito del “Premio” per dare un’occhiata alle classifiche . Nel settore dell’Information & communications technology, si scopre che ad un dignitoso 12esimo posto fino a questo momento si è piazzato l’ottimo “GioFil, Banca Dati Sanitari Farmaceutica”. Sito che ha scelto di posizionare il banner del Sole al centro della propria home page chiedendo ai suoi utenti di appoggiarlo nella categoria “Associazioni, Organizzazioni ed Ordini” ma suo malgrado finito nell’ICT.

Chi si stupirebbe di trovare Virgilio.it, noto portalone di Matrix, ben piazzato nella classifica “Portali”? Probabilmente nessuno. Ma, dalle segnalazioni arrivate a Punto Informatico, in molti si sono stupiti che Virgilio.it scali anche la classifica dei siti dedicati all’ICT. In quella stessa classifica appare invece proprio Punto Informatico che finisce per essere, volente o nolente, un esperimento sul possibile “piazzamento” di un sito che non infila i banner del Sole sulle proprie pagine.

Ma la difficoltà di “interpretare” i nomi e il senso delle categorie sembra diffusa. In quella dei “Media”, dove spiccano i soliti corriere.it, repubblica.it o ansa.it, si fa largo, addirittura al quarto posto, l’ottimo jobdirect.it, che davvero con i “media” non sembra aver nulla a che spartire. Ma d’altra parte in quella categoria appare anche “Interinale Lavoro” o “Lavoro”, piazzati tra MTV e LaStampa. E la spiegazione della categoria “Media” data dal Sole proclama: “Rientrano in questa categoria tutti i siti che offrono servizi di informazione (ad esempio, i siti che fanno capo a TV, radio, quotidiani e riviste).”

L’area “Design” è il “jolly” della situazione. Nella pagina delle “classifiche” se ne parla come di una 14esima categoria, ma non appare come tale nel regolamento. In quella sede, e in uno spazio dedicato, si parla invece di un “premio speciale della Giuria”. Che viene assegnato dalla Giuria, però, solo tra i 10 siti “design” più votati. Le stesse modalità previste per le 13 categorie annunciate dal regolamento.

Al di là delle incongruenze, che possono meravigliare solo chi oggi per la prima volta entra in contatto con un “Premio” che fin dalla sua prima edizione a molti è apparso poco convincente, colpiscono anche quest’anno le modalità di votazione.


Votare, infatti, richiede l’inserimento di tutti i propri dati personali, comprensivi di email e persino di telefono (!) nonostante il regolamento affermi che i partecipanti “dovranno inserire il loro indirizzo di posta elettronica nell’apposito form predisposto sul sito per ricevere la password che li abilita alla votazione”, senza fare alcun accenno agli altri dati personali. Qualcuno si è chiesto perché si debba dare anche il telefono, citato come “dato obbligatorio”.

Per il Premio, si può liberamente votare per tutti i siti che si desidera. Basta non votare, avvertono le pagine del Sole, per lo stesso sito. E votare per l’utente Internet non è soltanto una manifestazione di stima verso un numero qualsiasi di siti ma anche una speranza: i premi per chi vota vedono al primo posto un’automobile Citroen. Come resistere?

Ma se in tanti votano un sito questo vince? La risposta, anche quest’anno, è “probabilmente no”. Non sono i numeri che contano, infatti, ma il parere della solita giuria di esperti del Sole. C’è chi si chiede, allora, a cosa serva la certificazione di Nielsen-NetRatings sulla votazione… Il numero dei voti per ciascun sito, che non viene mai riportato ufficialmente nelle classifiche pubblicate sulle pagine del Premio, serve infatti solo a selezionare per ogni categoria “i primi 10”. Saranno i giurati a stabilire se gli utenti-votanti hanno ragione o meno nell’appoggiare un certo sito o, chissà, tutti i siti di una categoria.

Chissà che accadrà quando arriveranno alla 14esima categoria, quella “fantasma”. Chi sceglieranno tra i 10 finalisti? E ‘ un tormento sopportare l’attesa…

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Pubblicato il 4 giu 2001
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