Cactus proteggerà i CD di BMG

Cactus proteggerà i CD di BMG

Dopo la fase di testing, BMG è pronta per invadere l'Europa con i CD protetti dalla tecnologia Cactus di Midbar. Quanto durerà?
Dopo la fase di testing, BMG è pronta per invadere l'Europa con i CD protetti dalla tecnologia Cactus di Midbar. Quanto durerà?


Tel Aviv (Israele) – Dopo una lunga fase di test, che lo scorso mese l’ha portata a rilasciare sul mercato europeo circa un milione di CD protetti, Midbar ha ora spuntato un contratto col colosso tedesco BMG per la licenza della propria tecnologia anti-copia Cactus Data Shield (CDS).

Ad utilizzare la tecnologia di Midbar sarà Sonopress, una sussidiaria di BMG che, oltre a produrre CD musicali per quest’ultima, ha numerosi altri clienti esterni, fra cui Microsoft, che l’ha scelta per duplicare titoli per Xbox. Prima di quella di Midbar, Sonopress aveva già licenziato le tecnologie anti-copia di Macrovision e SunnComm .

Bertelsmann/Sonopress ha acquisito da Midbar la licenza di tutte e tre le versioni di protezione: la CDS-100, che consente di riprodurre i CD solo da un tradizionale lettore di musica; la CDS-200, che permette la lettura dei CD anche su PC; la CDS-300, che, in aggiunta alla CDS-200, dà all’utente la possibilità di copiare la musica anche su hard disk.

La protezione CDS si basa su un meccanismo simile a quello implementato da altri sistemi di questo tipo, come il SafeAudio di Macrovision: in pratica viene aggiunto del rumore casuale sulla traccia audio, errori che vengono normalmente corretti da un tradizionale lettore CD ma che rimangono invece tali quando si estraggono le tracce come dati per mezzo di un CD-ROM. Grazie poi all’inserimento di una traccia di controllo scombinata, ma perfettamente leggibile da un player audio, questi CD dovrebbero risultare protetti anche dalla masterizzazione.

Il condizionale è d’obbligo, visto che non solo gli utenti più esperti possono aggirare la protezione copiando direttamente il flusso audio che esce da un lettore CD, ma, come si è visto anche recentemente per la tecnologia SafeAudio , questo genere di protezioni sembrano destinate ad essere craccate più rapidamente di quanto impieghino per raggiungere il mercato di massa.

Ma l’obiettivo delle case discografiche non è quello di trovare la protezione a prova di crack, probabilmente impossibile da ottenere se si vuole mantenere la compatibilità con gli attuali lettori, quanto quello di arginare la duplicazione di massa rendendola più difficile da realizzare o, perlomeno, meno accessibile di quanto lo sia oggi.

Ma per Midbar, come per altre società impegnate nello sviluppo di tecnologie anti-copia, la sfida è stata quella di trovare un meccanismo che potesse funzionare con tutti i lettori CD e DVD oggi esistenti, anche quelli più datati. Lo scorso hanno, proprio in un test sul mercato effettuato con BMG, il sistema CDS andò incontro a diversi problemi di incompatibilità con alcuni dispositivi e dovette essere rivisto.

Sebbene queste aziende sostengano che le loro tecnologie di protezione conservino intatta la qualità della musica, gli audiofili sembrano non essere dello stesso parere. Non resta che attendere indagini e test più approfonditi.

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Pubblicato il
6 set 2001
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