Bruxelles chiede la flat-rate europea

Bruxelles chiede la flat-rate europea

Presa di posizione decisa quella della Commissione Europea, che invita gli Stati membri a muoversi subito per l'adozione di tariffe di accesso ad internet a canone forfetario. Non ci sono più scuse. Il 10 dicembre si decide in Italia
Presa di posizione decisa quella della Commissione Europea, che invita gli Stati membri a muoversi subito per l'adozione di tariffe di accesso ad internet a canone forfetario. Non ci sono più scuse. Il 10 dicembre si decide in Italia

Bruxelles – Arriva dalla Commissione Europea il più importante stimolo per tutti i paesi membri della UE verso la flat-rate, ovvero verso l’implementazione di sistemi di accesso ad internet con canone forfetario. All’interno del rapporto annuale sullo stato delle TLC nell’Unione, la Commissione ha messo in evidenza con grande chiarezza che solo l’adozione diffusa della flat-rate può consentire un rapido ed ulteriore sviluppo di internet.

Ma se gli utenti, quelli italiani ma anche quelli francesi e britannici, sono ormai stufi di sentire promesse, le parole che arrivano da Bruxelles pesano come macigni sui paesi membri nei quali la flat-rate stenta a partire o viene messa all’angolo da altre formule di accesso.

“La Commissione – si legge nel rapporto – ritiene che l’interconnessione flat per le chiamate ad internet deve essere incoraggiata. Un deterrente per un uso più estensivo di internet è infatti la consapevolezza che, in assenza di flat-rate o di una bollettazione non a tempo, il conto da pagare aumenta per ogni minuto passato online”.

Flat-rate come chiave allo sviluppo dell’accesso e soprattutto all’uso della rete, dunque, osservazioni già sentite anche in bocca ad alcuni politici di spicco in Italia che, fino a questo momento, non si sono però tradotte in una effettiva “possibilità flat” per l’utenza nostrana.

Nel rapporto si legge che la diffusione dell’accesso ad internet nelle famiglie europee è cresciuto a quota 36 per cento nel mese di giugno. E si paragona il risultato con il 41,5 per cento negli Stati Uniti, dove da sempre è la flat-rate la modalità di accesso più utilizzata dagli utenti internet.

Non è un caso che proprio un’azienda americana, la divisione europea di America Online, AOL Europe, abbia per prima reagito al rapporto della Commissione spiegando che l’appello della Commissione “è una novità benvenuta e tempestiva che dovrebbe accelerare grandemente la nostra stragegia, quella di portare tutti online”.

Paroloni, dunque, ai quali oggi si appendono decine di milioni di cittadini europei, speranzosi di poter mettere le mani al più presto su una connettività a costi certi e senza sorprese.

Per l’Italia la situazione è come noto intricatissima. Dopo mesi nei quali si è assistito ad una vera e propria decimazione delle offerte flat, si è in attesa di una decisione in materia da parte dell’Autorità TLC che dovrebbe arrivare entro il 10 dicembre. Il Garante ha infatti da tempo avviato una istruttoria per indagare sulle possibilità di flat-rate italiane, sebbene lo abbia fatto con grande ritardo rispetto alle omologhe autorità britanniche o tedesche.

Per saperne di più è a disposizione il Canale Flat-Rate di Punto Informatico.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 30 nov 2001
Link copiato negli appunti