IBM prepara il salto verso i 100 GHz

IBM prepara il salto verso i 100 GHz

Meno di un anno e i processori di Big Blue voleranno a velocità mai raggiunte prima dai chip in silicio, abbattendo fragorosamente la barriera dei 100 GHz. L'annuncio IBM solleva enorme attenzione
Meno di un anno e i processori di Big Blue voleranno a velocità mai raggiunte prima dai chip in silicio, abbattendo fragorosamente la barriera dei 100 GHz. L'annuncio IBM solleva enorme attenzione


Armonk (USA) – Dopo aver costruito uno dei transistor più veloci al mondo , capace di funzionare ad una frequenza di clock di 210 GHz, Big Blue è ora pronta a dimostrare che questa tecnologia sarà presto matura per dar vita a superchip da 110 GHz ed oltre.

I nuovi processori, attesi per l’inizio del prossimo anno, si avvarranno delle migliorie apportate da IBM alla tecnologia silicon-germanium (SiGe), un materiale composto da molecole di silicio e di germanio che IBM utilizza nei dispositivi di rete ad alte prestazioni e che permette di costruire transistor in grado di consumare la metà rispetto a quelli attuali e fornire prestazioni fino all’80% superiori.

Per il momento IBM conta di dedicare questa futura generazione di chipponi a 100 e più GHz in quei dispositivi di networking di fascia alta che devono gestire elevati flussi di dati. Un annuncio che sta già destando enorme attenzione da parte di osservatori ed esperti.

Big Blue sostiene che con un chip SiGe da 110 GHz sarà possibile gestire velocità di trasferimento dati intorno ai 100 Gbps con consumi fino a 500 volte inferiori rispetto agli attuali chip per il networking.

Sebbene le tecnologie applicate a questi costosissimi apparati di rete non saranno integralmente adottate nei chip per computer desktop, IBM ha già pianificato il rilascio di una tecnologia ibrida, chiamata strained silicon , che consentirà di velocizzare il passaggio del flusso di elettroni all’interno dei transistor e incrementare così le prestazioni dei suoi PowerPC diminuendo, nell’egual tempo, il consumo di energia.

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Pubblicato il 26 feb 2002
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