Libero e quelle tariffe che saltano

Libero e quelle tariffe che saltano

Perché chiamare provider non-Libero con il 1055 costa così tanto? E perché lasciare Telecom se questo significa minore libertà di scelta?
Perché chiamare provider non-Libero con il 1055 costa così tanto? E perché lasciare Telecom se questo significa minore libertà di scelta?


Roma – Gentile Redazione di Punto Informatico, sono Vs assiduo lettore ormai da parecchio tempo, e con grande soddisfazione. Sono un utente Infostrada Libero 1055 dall’ormai lontano 01/12/1998 (stiamo parlando del secolo scorso….), e da sempre ho usato saltuariamente il 1055 anche per la navigazione Internet.

Da sempre la chiamata al POP (Tiscali, nel mio caso) è stata comparata, in termini di tariffazione, ad una chiamata “voce”. Per cui ho sempre pagato una cifra vicina alle 13 £/min in fascia ridotta e alle 29 £/min in fascia ordinaria. Quindi una tariffa leggermente più economica rispetto al gestore Telecom (nota bene che le mie sono cifre indicative non avendo in mano i listini ufficiali di allora).

Forte di questa situazione, ho cessato di collegarmi al POP con Telecom e ho iniziato a collegarmi anteponendo il 1055 al numero del mio POP di fiducia.
Con grande soddisfazione scopro che in effetti il peso della connessione ad Internet non è gran cosa, e dunque mi lascio andare a “navigazioni spensierate”.

A Dicembre 2001 la prima sorpresa: un Conto Telefonico da 82,95 ?, oltre 160.000 £, tutte di connessione ad Internet. Amareggiato, ma con la coda di paglia per le “navigazioni spensierate”, pago il Conto Telefonico. Nel frattempo inizio a cercare di capire come mai il conto sia salito tanto (normalmente non superavo le 60.000 £ al bimestre di navigazione), e con tutta la buona volontà non riesco a trovare una ragione valida, visto che, semmai, il tempo dedicato alla navigazione è andato scemando per motivi di lavoro.

Oggi la sorpresa finale: ricevo un Conto Telefonico da 93,44 ?, oltre 180.000 £!

Superata la crisi cardiaca e l’attacco d’iperventilazione, inizio a leggermi da cima a fondo il Conto Telefonico, e con mio grande disappunto scopro che il costo della connessione ad Internet è rimasta invariata, ma solo con Libero. Con tutti gli altri POP è salita a 2,89 centesimi di ?/min, ovvero la folle cifra 56 £/min+IVA 24h/24!!!!

Fesso io, direte Voi, che non mi sono informato prima.
Forse è così. Tuttavia qualche tempo fa ho ricevuto chiamate, fax, avvisi e quant’altro per informarmi che era possibile attivare la Carrier Preselection e passare ad altro operatore unico (in questo caso Infostrada).
Ho temporeggiato a lungo, non essendo convinto della questione dell’operatore “unico”, giacchè preferisco sentirmi libero di scegliere di volta in volta l’operatore che preferisco. Restando con Telecom posso infatti continuare ad anteporre il 1055, o 1022, o quello che mi pare, mentre passando con altri operatori sarei costretto a servirmi di loro per un periodo di tempo ben preciso, senza possibilità di scegliere altri operatori di volta in volta.

Per fortuna!
Se avessi scelto Infostrada come operatore unico, adesso sarei costretto a connettermi per forza di cose con Libero, e quindi a modificare gli account di posta, cosa scomoda al momento visto che ricevo decine di e.mail al giorno.

Ora mi chiedo: ma se questa è la libera concorrenza che tanto ci hanno promesso e che tanto abbiamo aspettato, non era forse meglio il monopolio? Che vantaggio ricavo nello scegliere come operatore unico Infostrada, se poi per collegarmi con Tiscali spendo dalle 2 alle 4 volte tanto? O peggio, che vantaggio ricavo a scegliere come operatore unico Tele2 se poi con loro non posso effettuare connessioni in assoluto?

Non so come la pensate Voi, ma per un operatore telefonico discriminare tra un provider e l’altro suona un po’ di truffa e/o concorrenza sleale. Se Telecom facesse lo stesso si scatenerebbero tutte le associazioni di consumatori possibili ed immaginabili. E se lo fanno gli altri operatori nessuno si lamenta?

Va da sé che Infostrada ha appena perso un cliente..

Paolo Bardotti

Caro Paolo, la questione delle tariffe di accesso via 1055 a provider diversi da Libero è stata ampiamente dibattuta anche su Usenet e ha suscitato non solo sorpresa ma anche moltissime arrabbiature. Se questo è accaduto è probabile che si debba quantomeno alla poca pubblicità che di questa situazione ha fatto Infostrada (oggi Wind). Una gestione deludente che potrebbe aver alienato molte simpatie all’azienda.
L’altra questione, quella della carrier preselection, è centrale: a Punto Informatico gli operatori che già offrono la possibilità di “lasciare Telecom Italia” sfruttando le novità dell’ultimo miglio affermano che “per ragioni di mercato” ai loro utenti non è concesso servirsi di altri operatori. Il rischio per i carrier è che questo si riveli un boomerang, che potrà costar loro caro, visto che gli italiani, da tempo ormai, hanno imparato a scegliersi di volta in volta gli operatori di telefonia mobile e fissa più convenienti.
Occhi aperti dunque! Un saluto, la redazione

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Pubblicato il
27 feb 2002
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