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Alcuni giovani ricercatori australiani sostengono di aver ottenuto il teletrasporto di miliardi di fotoni, distruggendoli e ricreandoli in un altro luogo
Alcuni giovani ricercatori australiani sostengono di aver ottenuto il teletrasporto di miliardi di fotoni, distruggendoli e ricreandoli in un altro luogo


Roma – Ha solo 34 anni il dottor Ping Koy Lam , a capo del team dell’Università nazionale australiana che afferma di aver battuto altri team di ricerca europei ed americani nella ricerca sul teletrasporto, ovvero sulla possibilità di trasferire fotoni da un luogo ad un altro attraverso un processo elettronico.

Lam sostiene di aver utilizzato un procedimento che ha definito “cattura quantica” che consiste nella codifica di un segnale radiofonico e nel suo inserimento in un input laser. Questo laser, una volta combinato con il segnale, è stato scansionato e distrutto nel processo di scansione. Ma il segnale radio è sopravvissuto e trasmesso ad una stazione di ricezione dove è stato decifrato e riassemblato.

A far da tramite tra la postazione di partenza e quella di arrivo è stata una fibra ottica lunga un metro. “Quello che abbiamo dimostrato – ha spiegato Lam – è che possiamo prendere miliardi di fotoni, distruggerli contemporaneamente e poi ricrearli in un posto diverso”.

Secondo Lam le applicazioni per questa tecnologia e i suoi successivi sviluppi sono “molto eccitanti” quando si viene al computing e alle telecomunicazioni. Per arrivare invece al teletrasporto degli umani di trekkiana memoria, invece, Lam sostiene che ci vorrà “molto, molto” tempo.

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Pubblicato il 18 giu 2002
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