Mondiali, oggi scendono in campo i robot

Mondiali, oggi scendono in campo i robot

Inizia oggi, in parallelo ai mondiali di calcio, la RoboCup 2002, la coppa del mondo dei robot. Un evento a cui parteciperanno scienziati da oltre 35 paesi
Inizia oggi, in parallelo ai mondiali di calcio, la RoboCup 2002, la coppa del mondo dei robot. Un evento a cui parteciperanno scienziati da oltre 35 paesi

Busan (Corea del Sud) – Quest’anno, in Corea e Giappone, il campionato del mondo di calcio raddoppia. Ad affiancare i beniamini in carne ed ossa, quelli le cui gesta sono seguite da mezza umanità, arrivano le macchine, robot di varie forme e dimensioni che si sfideranno all’ultimo gol.

La RoboCup , questo il nome dell’evento, arriva alla sua sesta edizione, la 2002, che si disputerà sia su suolo giapponese (a Fukuoka) sia su suolo coreano (a Busan). All’evento, che durerà fino al 25 giugno, parteciperanno oltre 3.000 ricercatori provenienti da 35 paesi di tutto il mondo.

Quest’anno si disputano cinque differenti tornei ai quali partecipano altrettante categorie di robot: da quelli tradizionali, con trazione su rotelle girevoli, a quelli a due o quattro “zampe”, per passare a quelli simulati al computer.

La categoria senza dubbio più interessante, introdotta soltanto lo scorso anno, è quella dei robot umanoidi, capaci di “correre” (si fa per dire) su due gambe. Questo specifico torneo, a cui partecipano 12 team provenienti da 6 paesi, è quello che può offrire uno spettacolo più simile a quello di una vera partita di calcio: qui i robot sono effettivamente in grado di caricare il tiro e calciare la palla, battere in velocità l’avversario e… commettere fallo. E del resto è proprio questo il tipo di robot con cui, entro il 2050, gli scienziati intendono battere, in una sfida calcistica regolare, la squadra umana campione del mondo.

Dietro ai “robocalciatori” c’è, oltre ad una sofisticata tecnologia meccanica, complessi software di intelligenza artificiale che costituiscono il “cervello” di ogni singolo robot: rispetto ad una simulazione al computer, o ad un videogioco, nella RoboCup la squadra di calcio non è controllata da un singolo programma, ma è composta da giocatori artificiali in grado di agire in piena autonomia e coordinarsi con gli altri.

L’obiettivo principe della RoboCup non è tanto quello di far spettacolo o finire sui grandi media ma, semmai, quello di promuovere lo sviluppo di tecnologie che possano poi essere applicate in vari ambiti della robotica: dalle applicazioni industriali a quelle sociali. Esempio ne è il fatto che la RoboCup 2002 ospiti anche una dimostrazione dei cosiddetti “RoboCup Rescue”, robot che possono essere utilizzati in operazioni di soccorso anche molto critiche.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
19 giu 2002
Link copiato negli appunti