Attesa per la steganografia di cDc

Attesa per la steganografia di cDc

A brevissimo verrà presentata Camera/Shy, sistemino capace di creare e gestire immagini contenenti messaggi nascosti, cifrati e protetti da password
A brevissimo verrà presentata Camera/Shy, sistemino capace di creare e gestire immagini contenenti messaggi nascosti, cifrati e protetti da password


Roma – Ci sono gli hacker di Cult of the Dead Cow (cDc) dietro una delle più pressanti attese per l’ hackfest del 13 luglio a New York. Loro emanazione infatti è il laboratorio Hacktivismo che ha messo a punto Camera/Shy, software capace di creare e gestire immagini contenenti messaggi nascosti, cifrati e/o protetti da password ( qui una galleria di immagini steganografate).

Proprio come altri progetti mai veramente decollati inseguiti proprio dal cDc, anche Camera/Shy è un prodotto pensato per dare una mano a quegli utenti internet che vivono in zone del mondo o in paesi nei quali il controllo sulla rete è esercitato ai massimi livelli. La steganografia, la cifratura e gli altri sistemi di sicurezza di Camera/Shy, infatti, potrebbero consentire un “libero flusso” di informazioni anche in ambienti estremamente ostili alla libera circolazione delle idee.

Stando a The Pull , nick dell’hacker che ha guidato lo sviluppo di questo software, il sistema, concepito come una sorta di browser evoluto, consente di inserire testo nelle immagini con tecniche di steganografia. Ma questo testo può essere preventivamente cifrato e persino ulteriormente protetto con l’utilizzo di password. “Ho pensato – ha spiegato The Pull – che una cosa che spesso manca dalle applicazioni di sicurezza gratuite sia la facilità di utilizzo e funzionalità automatiche per l’utente finale. La mancanza di semplicità e di automazione mi ha spinto come una necessità a cui dare risposta, perché la gente non usa prodotti di sicurezza se per farlo devono metterci l’anima. Alla gente piacciono le scorciatoie, piace l’automazione”.

A quanto pare Camera/Shy punta effettivamente sulla semplicità utilizzando sistemi intuitivi e una interfaccia grafica che consente un utilizzo anche agli utenti meno smaliziati. Non è neppure difficile nascondere persino pagine web all’interno di immagini, con un risultato compresso non particolarmente pesante sul piano delle dimensioni e che quindi consente una facile distribuzione, per esempio via email.

Perché tutto questo? Hactivismo lo spiega. “Se non ci fossero censure imposte dagli stati su internet – hanno spiegato altri hacker di Hacktivismo – se Cisco e altri non creassero buchi su commissione, se non ci fossero attivisti democratici che urlano in cerca di aiuto… Beh, saremmo altrove a divertirci invece di passare lunghe ore dopo il nostro lavoro” a studiare questo progetto.

La release di Camera/Shy – naturalmente sotto licenza GPL – sarà probabilmente l’evento clou di “hackfest”. Mancano ormai solo pochi giorni per conoscere tutti i dettagli del browser anticensura.

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Pubblicato il
8 lug 2002
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