Kogan Agora rende Android libero ed economico

Kogan Agora rende Android libero ed economico

Un dispositivo libero da vincoli e dal costo abbordabile. Viene dall'Australia, ed è pronto a sconvolgere tutto e tutti
Un dispositivo libero da vincoli e dal costo abbordabile. Viene dall'Australia, ed è pronto a sconvolgere tutto e tutti

Android si è annidato dentro un nuovo smartphone: in attesa che G1 faccia la sua comparsa nel resto dell’Europa, in Australia è già disponibile alla prevendita Kogan Agora , il secondo telefono cellulare al mondo ad essere dotato ufficialmente del sistema operativo sviluppato da BigG.

il nuovo Googlefonino Lo smartphone, disponibile in due versioni, una Pro equipaggiata di tutto punto ed una più essenziale, è di sicuro un device competitivo dalle dimensioni contenute (108 mm x 64 mm x 14.8 mm) e dal peso di 130 grammi circa. Agora Pro monta un processore da 624 MHz, con 256 MB di ROM e 128MB di RAM, schermo TFT-LCD touchscreen da 2.5 pollici e tastiera QWERTY. Per la connettività il terminale è un 3G UMTS/HSDPA con supporto per GSM/GPRS/EDGE, modulo WiFi, Bluetooth 2.0 e GPS. Il dispositivo monta una fotocamera da 2.0 megapixel ed è alimentato da una batteria da 1300 mAh che garantisce un’autonomia di circa 400 minuti in conversazione e 300 ore in standby.

A completare il tutto, lettore multimediale, slot per l’espansione della memoria tramite microSD e tutte le potenzialità offerte dal nuovo sistema operativo marchiato Google, passando dal One-Touch Google Search a Gmail, da Google Talk a Google Maps, da YouTube a Google Calendar e via dicendo. Meno ricca la versione minore che rinuncia al GPS, alla fotocamera e al WiFi.

Di sicuro il dispositivo ha un’estetica più accattivante del cugino di sistema operativo G1, terminale da molti criticato in fatto di estetica e funzionalità. Ma la vera sorpresa che di sicuro interesserà a molti risiede nel prezzo di vendita, fissato a 399 dollari australiani per la versione Pro, pari a poco più di 200 euro e 299 dollari per quella base, 150 euro circa al cambio attuale. Inoltre il produttore ha deciso di vendere il dispositivo senza alcun blocco relativo all’operatore SIM, quindi il telefono è privo di vincoli contrattuali o di operatore. Il telefono sarà disponibile dal 29 gennaio prossimo, ma sul sito del produttore è già possibile ordinare il proprio esemplare.

altri punti di vista Agora non mancherà certamente di far parlare di sé per molteplici motivi: la dotazione tecnica sembrerebbe più che accettabile, ma il condizionale è d’obbligo dal momento che a poche ore dall’annuncio non sono disponibili ulteriori informazioni a riguardo. Ottimo il prezzo, in virtù di un cambio favorevole che non subirà i tanto discussi rialzi di prezzo che hanno accompagnato l’arrivo sul mercato italiano di iPhone, così come di altri dispositivi. Ultimo fattore da non sottovalutare, la mancanza di vincoli contrattuali e abbonamenti: il telefono funziona con tutte le SIM. Navigando sull’homepage dedicata allo smartphone si scopre addirittura che il prezzo iniziale per la versione base era stato fissato a 199 dollari, promessa non mantenuta dal suo creatore Ruslan Kogan, “a causa della crisi finanziaria globale che ha semplicemente reso impossibile vendere il dispositivo a quel prezzo”.

Pur essendo troppo presto per parlare di assi pigliatutto et similia, una considerazione appare quanto mai legittima: il mercato degli smartphone è in continuo fermento, soprattutto se paragonato alla situazione di qualche anno fa, dominata dai soliti noti . Il primo scossone è arrivato grazie ad Apple che ha di fatto creato una nuova categoria, a tal punto che ogni nuovo dispositivo non può esimersi dal confronto con il melafonino. Poi è atterrato l’androide di casa Google, assestando un nuovo colpo al mercato, facendo capolino da un device che promette meraviglie. Di sicuro di Agora e del suo poco conosciuto produttore se ne parlerà ancora, anche se solo un buon test renderà noti eventuali pregi o difetti, ma quello che è certo che uno telefono che monta Android ad un prezzo che per gli standard di mercato attuali può benissimo essere definito come stracciato, farà di sicuro gola a molti.

fonte immagini

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
5 dic 2008
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