New York (USA) – MySpace , il gigantesco social network di proprietà della NewsCorp di Rupert Murdoch, ha eliminato almeno 200mila utenti accusati di “infangare l’immagine” dell’azienda – una vera e propria gallina dalle uova d’oro che conta su 66 milioni di membri ed una media quotidiana di 250mila nuovi iscritti.
I blog censurati , secondo Ross Levinsohn della divisione nuovi media di NewsCorp, presentavano “contenuti troppo rischiosi, di carattere esplicito e talvolta razzista”. Troppo rischiosi soprattutto per gli inserzionisti , pronti a guerreggiare per ottenere un target pubblicitario tanto segmentato quanto fidelizzato.
“Adesso siamo pronti a nuovi accordi pubblicitari perché godiamo di maggiore sicurezza ed affidabilità”, ha detto Peter Chernin, presidente di NewsCorp, in un’intervista rilasciata al Financial Times . Il sito, infatti, negli ultimi mesi è stato il bersaglio preferito di media e politici , che hanno messo MySpace alla gogna come “ritrovo protetto per criminali, pedofili e maniaci sessuali”.
La struttura di MySpace permette di ricercare contatti in tutto il mondo, in base a dettagli demografici e culturali molto approfonditi. Una particolarità che qualcuno considera pericolosa e che molte associazioni di genitori statunitensi hanno associato ad alcuni casi di stupro ed omicidio verificatisi tra membri della comunità virtuale.
Secondo l’azienda, i profili eliminati da MySpace, che prevede una procedura di registrazione anonima ed offre un servizio gratuito di blog e messaggistica personale , sono stati accuratamente selezionati anche se c’è chi avrebbe voluto una maggiore trasparenza sui criteri di scelta. Il punto di forza di MySpace, infatti, è da sempre la grande varietà delle presenze sul network , si va da sedicenti pornostar a cantanti, da attori in carriera ad estremisti politici d’ogni sorta.
Tommaso Lombardi