Lo spam si distrugge se si condivide

Lo spam si distrugge se si condivide

Questa la speranza di Cloudmark, azienda che ha appena presentato il suo nuovo SpamNet, una rete collaborativa che potrebbe dare filo da torcere sul serio a chi spamma. Un progetto senza precedenti che ha molte carte da giocare
Questa la speranza di Cloudmark, azienda che ha appena presentato il suo nuovo SpamNet, una rete collaborativa che potrebbe dare filo da torcere sul serio a chi spamma. Un progetto senza precedenti che ha molte carte da giocare


Roma – Cosa accadrebbe se un network di utenti molto ampio, ognuno dei quali capace di segnalare dello spam che viene verificato dagli altri come tale, ciascuno dotato di un proprio “rating” in base alle azioni corrette svolte, si mettesse a contrastare giorno per giorno la crescente marea di spam?

Secondo Cloudmark, una startup americana, un network del genere potrebbe davvero creare ostacoli enormi a quella quantità di spammatori che, sempre più attrezzati, aggrediscono la rete in tutto il mondo. Ed è per questo che l’azienda ha appena presentato SpamNet , la “soluzione finale”.

Stando alla società di San Mateo, in California, il tool è stato messo in piedi da un celebre sviluppatore open source, Vipul Ved Prakash, e dal cofondatore di Napster, Jordan Ritter, che avrebbero così realizzato un sistema di cui si parla in termini di “networking democratico e collaborativo”.

Sulla strada dell’azienda sono naturalmente molti gli ostacoli da superare, primo tra i quali il raggiungimento rapido di una quantità davvero elevata di “volontari” pronti a formare un battaglione d’assalto contro lo spam.

“Immagina – si legge sul sito di SpamNet – un messaggio spam che arriva nella tua mailbox, tu lo cancelli e lui scompare dalla tua inbox, da quella della tua famiglia, dei tuoi amici e del resto del mondo. SpamNet è una comunità antispam mondiale che ti offre email senza spam per cancellare lo spam dalla tua inbox. Unisciti a SpamNet ora e contribuisce alla guerra mondiale contro lo spam”.

L’idea dunque è quella di “condividere lo spam” per poterlo distruggere. Un’urgenza notevole, visto l’aumento esponenziale dello spam che si sta avendo in tutto il mondo. Secondo Jupiter Media Metrix, infatti, quest’anno ogni utente riceverà in media 1.400 messaggi di spam contro i meno di 700 dell’anno scorso…

Il funzionamento del tutto è semplice. Quando un messaggio di spam viene sottoposto a SpamNet, il sistema genera una “firma” sicura sul messaggio. Questa firma può essere condivisa con tutti gli altri utenti SpamNet per identificare lo stesso messaggio di spam. In questo modo l’email della persona è tutelata mentre contribuisce alla riduzione dello spam.

Con SpamNet non ci sono filtri di bloccaggio antispam nella mail che viene fornita dal sistema. Di fatto, quando arriva un messaggio spam viene spostato nella cartellina Spam dove l’utente può verificare se si tratta davvero di spam.

Unico vero problema, che però potrebbe presto venire risolto, è che al momento il plugin necessario per entrare nella comunità di SpamNet funziona solo su Microsoft Outlook. Per saperne di più clicca qui .

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Pubblicato il
20 giu 2002
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