UE, nessuna discriminazione dai grandi dei pagamenti

UE, nessuna discriminazione dai grandi dei pagamenti

In un report del Parlamento d'Europa, giganti come Visa e Mastercard potrebbero subire una nuova regolamentazione per evitare che impongano il blocco dei pagamenti come è successo a Wikileaks o per i siti dello sharing
In un report del Parlamento d'Europa, giganti come Visa e Mastercard potrebbero subire una nuova regolamentazione per evitare che impongano il blocco dei pagamenti come è successo a Wikileaks o per i siti dello sharing

Una relazione dalla commissione per i problemi economici e monetari al Parlamento d’Europa, per una regolamentazione più efficace del mercato unico dei pagamenti tramite carte di credito, Internet e telefonia mobile . I giganti dei pagamenti – da Visa a Mastercard – dovranno aderire a regole più ferree nella gestione dei canali verso le più svariate tipologie di business.

Come ormai noto, le grandi società di credito avevano fatto saltare i ponti delle donazioni verso il sito delle soffiate Wikileaks, nel mirino del governo statunitense per il corposo pacchetto di cablo diplomatici consegnato dall’ex-militare Bradley Manning. In Islanda , una corte distrettuale di Reykjavik aveva ordinato il ripristino dei canali tramite il partner Valitor, accusato di violazione dei termini contrattuali stipulati con la stessa Wikileaks.

I membri del Parlamento Europeo hanno ora ascoltato la mozione presentata dal Partito Pirata svedese, che ha puntato il dito contro la discriminazione nei confronti di determinati tipi di business . Dalla vendita di giocattoli sexy ai film pornografici, “Visa e Mastercard sembrano nella posizione di poter far chiudere tutte quelle imprese che distribuiscono prodotti non graditi”, a cominciare dalle piattaforme della condivisione selvaggia.

Nel report pubblicato dalla commissione per i problemi economici e monetari, le attuali piattaforme digitali dipendono fortemente dalle transazioni effettuate dagli utenti attraverso i canali di pagamento, che siano Visa e Mastercard o PayPal . Per giungere ad un autentico mercato unico dei pagamenti online, queste società dovrebbero evitare discriminazioni basate sulla tipologia di servizio o contenuto a disposizione dei netizen.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
22 nov 2012
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