Xeon 5100 libera l'architettura Core

Xeon 5100 libera l'architettura Core

La nuova microarchitettura Core di Intel fa il suo debutto con il nuovo Xeon 5100, un processore con cui Intel tenterà di frenare il galoppo di Opteron e stabilire nuovi parametri per consumi e prestazioni
La nuova microarchitettura Core di Intel fa il suo debutto con il nuovo Xeon 5100, un processore con cui Intel tenterà di frenare il galoppo di Opteron e stabilire nuovi parametri per consumi e prestazioni

Santa Clara (USA) – Intel ha sparato contro l’Opteron di AMD lo Xeon 5100 , anche noto come Woodcrest , portabandiera di quell’architettura di nuova generazione, Core , destinata ad unificare progressivamente tutti i chip x86 del gigante di Santa Clara.

Gli Xeon della serie 5100, indirizzati a server, workstation e apparati di comunicazione e storage, sono in assoluto i primi processori di Intel a trarre vantaggio dall’architettura Core , la stessa che sarà alla base degli imminenti Core 2 Duo e che promette di migliorare sensibilmente l’ormai cruciale rapporto tra performance e consumi energetici.

“In breve, la microarchitettura Core è un’innovazione tecnica che porta a una nuova era di risparmio energetico senza compromettere le prestazioni dual-core a 64 bit”, ha affermato Pat Gelsinger, senior vice president e general manager del Digital Enterprise Group di Intel.

Rispetto alla precedente generazione di Xeon, basata sull’architettura NetBurst del Pentium 4, Intel afferma che gli Xeon 5100 consumano fino al 40% in meno e forniscono fino al 135% in più di performance .

Dotati di una cache di secondo livello (L2) condivisa di 4 MB, i nuovi Xeon saranno disponibili a breve con frequenze di clock fino a 3 GHz e front-side bus a 1.333 MHz. Il loro massimo consumo energetico (anche detto Thermal Design Point, TDP) sarà di 80 watt per il modello più veloce (3 GHz) e di 65 watt per tutti gli altri modelli. Più tardi, nel corso del quarto trimestre, verrà rilasciata una versione Low Voltage a 2,33 GHz con consumo massimo di 40 watt.

Gli Xeon 5100 mancano della tecnologia Hyper-Threading presente sugli Xeon con architettura NetBurst ma da alcuni benchmark indipendenti sembra emergere che questi chip se la cavino piuttosto bene anche con le applicazioni che fanno uso massiccio del multi-threading.

Tra le novità che l’architettura Core porta in dote agli Xeon di nuova generazione c’è un più efficiente sistema di riparmio energetico; un motore di esecuzione capace di completare fino a quattro istruzioni simultaneamente utilizzando una pipeline a 14 stadi; la tecnologia Advanced Smart Cache, che consente a una delle due unità di elaborazione (core) di utilizzare, se necessario, l’intera riserva di memoria mentre l’altra è inattiva; e la tecnologia Smart Memory Access, che riduce le latenze della memoria e i colli di bottiglia.

Lo Xeon 5100 si incastona nella piattaforma Bensley , che supporta l’Intel Virtualization (supporto in hardware alla virtualizzazione), l’Intel Active Server Manager (funzionalità per la gestione dei sistemi di rete), l’Intel I/O Acceleration (accelerazione in hardware del trasferimento dei dati tra l’interfaccia di rete e le applicazioni), e le memorie Fully Buffered-DIMM ( FB-DIMM ).

Seppure siano stati presentati ufficialmente ieri, i nuovi Xeon 5100 arriveranno sul mercato a partire dalle prossime settimane con prezzi che andranno da 209 a 851 dollari per lotti di 1.000 unità.

Come si è detto di recente, la tecnologia NetBurst non è destinata a morire tanto presto. Nel terzo trimestre dell’anno Intel lancerà infatti sul mercato una nuova famiglia di Xeon nota in codice come Tulsa . Progettato per i server a quattro socket, Tulsa rimpiazzerà l’attuale famiglia di chip multiprocessore Paxville , che lo scorso autunno portarono la tecnologia dual-core all’interno della linea di CPU Xeon. I nuovi processori avranno ben 16 MB di cache L3 e, stando ad Intel, saranno in grado di duplicare le performance di Paxville.

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Pubblicato il
27 giu 2006
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