Santa Clara (USA) – I notebook stanno acquisendo sempre più rilevanza anche nel mondo enterprise, dove un crescente numero di impiegati, consulenti e manager li utilizza per connettersi alla LAN aziendale e condividere dati con gli altri PC della rete locale. Per rispondere a questa nuova esigenza, Intel ha deciso di estendere la propria piattaforma business vPro , lanciata lo scorso anno per i desktop aziendali, anche ai notebook basati sull’imminente tecnologia Santa Rosa .
Con il nuovo brand Centrino Pro Intel contraddistinguerà quei notebook che, oltre ai componenti standard di Centrino, integreranno le sue giovani tecnologie di gestione, monitoraggio e sicurezza. Come in vPro, il cuore della nuova piattaforma è dato da Intel Active Management 2 , una tecnologia che permette agli amministratori aziendali di gestire e amministrare i sistemi da remoto (anche nel caso siano spenti), diagnosticare e riparare i guasti più comuni, e isolare i PC infettati prima che questi diffondano malware verso gli altri host della rete aziendale.
Centrino Pro si differenzierà da vPro sotto vari aspetti, il più importante dei quali è dato dal supporto alla gestione remota dei laptop via WiFi : vPro supporta esclusivamente connessioni cablate (Ethernet). Le due piattaforme seguiranno anche due roadmap distinte: mentre Centrino Pro sarà lanciato il prossimo mese, in coincidenza con il debutto di Santa Rosa, la seconda versione di vPro, nota in codice come Weybridge , arriverà soltanto nella seconda parte di quest’anno.
Tra le altre cose, Weybridge introdurrà il supporto alla tecnologia Trusted Execution Technology , anche nota con il nome in codice La Grande , e alla specifica WS-MAN per i web service.
Come si è detto, il brand “Pro” si legherà esclusivamente alla prossima evoluzione di Centrino , Santa Rosa, la prima a comprendere i processori mobile Core 2 Duo, un modulo WiFi 802.11n e un chipset grafico in grado di supportare l’interfaccia Aero di Windows Vista. Santa Clara introdurrà inoltre la tecnologia Turbo Memory , prima nota come Robson , che sfrutterà l’eventuale presenza di una memoria NAND flash integrata sulla scheda madre per incrementare fino al 20% la velocità di avvio delle applicazioni utilizzate più di frequente.