Twitter, funzioni fuori dal becco

Twitter, funzioni fuori dal becco

Conversazioni private di gruppo e video da condividere senza uscire dall'app: la piattaforma di microblogging rende disponibili nuovi strumenti
Conversazioni private di gruppo e video da condividere senza uscire dall'app: la piattaforma di microblogging rende disponibili nuovi strumenti

Le funzioni annunciate nei mesi scorsi stanno per essere messe a disposizione degli utenti: Twitter si prepara a lanciare le conversazioni di gruppo private e strumenti nativi per la pubblicazione di video.

Per incoraggiare il dialogo che già si sviluppa privatamente da uno a uno, ed estenderlo a una cerchia di interessati senza coinvolgere spettatori e partecipanti indesiderati, Twitter ha messo a punto una soluzione per le conversazioni di gruppo : in un paio di passaggi, spiega il servizio di microblogging, sarà possibile istituire un gruppo e notificare ai partecipanti l’avvio della discussione. Twitter si avvicina così ad un servizio di instant messaging, abbattendo le barriere dettate dalla relazione tra following e follower : la chat di gruppo si dispiegherà fra scambi di micropost, link (altra funzione di cui molti sentivano la mancanza ), e il coinvolgimento a cascata altri partecipanti, per un massimo di 20 utenti.

Twitter e la funzione video

L’altra funzione che Twitter ha implementato è dedicata ai video , con l’obiettivo di affiancarsi a Vine : a breve sarà possibile registrare, modificare e condividere dei video di durata massima di 30 secondi direttamente dall’app. Gli utenti di iOS potranno scegliere di attingere alla propria galleria, mentre gli utenti Android devono per ora rassegnarsi a catturare i video nel momento in cui desiderano condividerli.

I respoinsabili del servizio spiegano che “il Twitter che conoscete oggi è ricco e immersivo, pieno di immagini, gif, Vine, file audio e video provenienti dai personaggi e dai brand più riconoscibili”: proprio al versante del business sembrano ammiccare le due nuove funzioni, che promettono di alimentare l’interesse, il coinvolgimento e il tempo di permanenza degli utenti sulla piattaforma. I video potrebbero altresì rivelarsi degli strumenti al servizio dell’advertising.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
27 gen 2015
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