La darknet di John McAfee

La darknet di John McAfee

L'ex patron dell'omonima azienda di sicurezza punta a mettere le conversazioni di tutti al sicuro da orecchie indiscrete. Con un dispositivo da 100 dollari
L'ex patron dell'omonima azienda di sicurezza punta a mettere le conversazioni di tutti al sicuro da orecchie indiscrete. Con un dispositivo da 100 dollari

In fuga dalle autorità sudamericane, il boss degli antivirus John McAfee ha illustrato il suo nuovo progetto alla platea delle C2SV Technology Conference : una sorta di darknet che permetterà agli utenti statunitensi di sfuggire alle estese attività di tecnocontrollo della NSA. D-Central sarà un piccolo gadget capace di aprire delle reti decentralizzate per le comunicazioni sicure tra smartphone, tablet e dispositivi laptop .

Al riparo dai tentacoli della sorveglianza governativa, il progetto D-Central sembra uscito da un film con James Bond, in arrivo sul mercato statunitense a cifre modiche, circa 100 dollari (73 euro) e con due versioni per Android e iOS . “Abbiamo già il design – ha spiegato McAfee all’evento C2SV – Stiamo cercando dei partner per lo sviluppo hardware. Se questo dispositivo verrà bloccato negli Stati Uniti, allora lo venderemo nel Regno Unito, in Giappone, nel Terzo Mondo”.

Lo stesso McAfee ha sottolineato come la darknet di D-Central non abbia alcuna intenzione di sostituire la Rete tradizionale, limitandosi alla creazione di una rete fuori controllo per la condivisione di informazioni e contenuti . In mancanza di ulteriori dettagli, il sistema decentralizzato di McAfee dovrebbe funzionare a blocchi in determinate aree geografiche di utilizzo, modificabili con estrema flessibilità in caso di spostamento dell’utente. In aggiunta, la tecnologia di cifratura annunciata dall’imprenditore statunitense non risulterebbe assolutamente accessibile ai tecnici federali legati al programma PRISM.

Dagli sforzi di McAfee a quelli della californiana BitTorrent, che ha annunciato il rilascio di un’applicazione di messaggeria istantanea che permetta ai suoi utenti di comunicare in tutta sicurezza . Il nuovo tool gratuito non prevede l’archiviazione dei dati su server centrali, sfruttando lo stesso protocollo BitTorrent per conversare in maniera privata e pubblicare messaggi con una tecnologia cifrata su reti P2P.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
1 ott 2013
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