UK, ecco quanto costa intercettare

UK, ecco quanto costa intercettare

Trapelano le cifre degli accordi tra ministero degli Interni e operatori: ad uno dei big del mobile assegnati 875mila sterline l'anno
Trapelano le cifre degli accordi tra ministero degli Interni e operatori: ad uno dei big del mobile assegnati 875mila sterline l'anno


Londra – La questione è scottante ed è quella degli oneri che si assumono gli operatori telefonici e gli internet provider per sostenere le attività di intercettazione delle comunicazioni richieste dalle autorità di pubblica sicurezza: il Financial Times ha pubblicato alcuni dati, secondo cui l’Home Office ha versato 875mila sterline all’operatore O2 per coprire un periodo di almeno 12 mesi.

E’ la prima volta che su questo delicatissimo fronte vengono pubblicate cifre precise. Stando all’autorevole quotidiano finanziario britannico, il ministero degli Interni inglese ha a disposizione un budget di circa 6 milioni di sterline per coprire le spese di tutti gli operatori di telecomunicazione.

Sebbene lo stesso Home Office non abbia voluto confermare le cifre, ha però ammesso che le trattative sono in corso con i diversi soggetti interessati.

Il dato è ancora più interessante se si tengono presenti le pesanti battaglie sostenute in paesi come l’Olanda da provider che denunciano l’assenza di una copertura finanziaria governativa dei costi sostenuti per dare seguito alle richieste di indagine da parte delle forze dell’ordine.

La questione diventa poi bollente considerando che proprio la faccenda dei costi ha suscitato un certo dibattito in Europa, forse persino più della bocciatura delle pratiche di registrazione dei dati di traffico ( data retention ) da parte dei garanti europei della privacy.

Da segnalare infine che proprio Londra ha fin qui spinto, assieme all’Italia , per il varo di normative europee che consentano intercettazioni estese sulle comunicazioni dei cittadini, semplificando l’attuale burocrazia necessaria all’uopo. Per il nostro paese la questione è decisamente centrale visto l’elevatissimo numero di intercettazioni che vengono eseguite , dato che colloca l’Italia tra quelli che più in Europa hanno attivato rigidi sistemi di monitoraggio delle comunicazioni .

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Pubblicato il
4 nov 2005
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