WebTheatre/ Italia, la prima webserie professionale

WebTheatre/ Italia, la prima webserie professionale

di Gabriele Niola - Muove a cavallo tra narrazione e gioco, propone al pubblico enigmi da risolvere sullo sfondo di episodi realizzati in maniera professionale. Qualcosa si muove nello Stivale?
di Gabriele Niola - Muove a cavallo tra narrazione e gioco, propone al pubblico enigmi da risolvere sullo sfondo di episodi realizzati in maniera professionale. Qualcosa si muove nello Stivale?

È arrivata al terzo episodio (venerdì sarà la volta del quarto) Frammenti la serie italiana per la rete (in onda anche in televisione su Current Tv, canale 130 di Sky) che sperimenta una curiosa fusione tra racconto per il web e alternate reality game , cioè quei giochi che prevedono un forte coinvolgimento degli utenti e che ipotizzano scenari alternativi a partire da elementi della nostra realtà (luoghi, oggetti, eventi…).
La serie è incentrata attorno al Letenox , farmaco definito come un “sedativo memoriale” in grado di cancellare parte dei ricordi, che sta per essere messo in commercio. C’è un protagonista (Lorenzo Soare) che conduceva un’inchiesta su di esso e che aveva scoperto cose sensazionali ma, avendo iniziato ad assumerlo per motivazioni oscure (si scopre nel secondo episodio), ricorda poco e i frammenti sono appunto le parti che vanno ricostruite dal pubblico al termine della messa in onda di ogni puntata prima dell’inizio della seguente. Il gioco ha origine online, nelle pagine dei singoli video, ma si sposta subito nel mondo reale. Gli indizi infatti vanno cercati ovunque, in rete come per strada.

Dal punto di vista della messa in scena Frammenti è un’opera di fantascienza distopica (come spesso capita ai prodotti per internet) pur svolgendosi nel presente. In ogni episodio si respira la disperazione di un vivere oppressi da un controllo esagerato, da cospirazioni e dall’eccessivo dominio dei prodotti dell’uomo sull’uomo stesso. Il modo in cui vengono trattate le connessioni tra droghe, memoria ed effetti collaterali rimanda ad opere letterario-cinematografiche come Atto di Forza o Strange Days, quella sorta di interrogazione su quanto possiamo controllare della nostra mente attraverso elementi terzi, sia che si tratti di tecnologie che di medicinali o droghe. Mentre il modo di filmare ricorda le migliori fiction italiane, ovvero quelle prodotte (forse non a caso) da Sky, e mai fino ad ora si era realizzato un prodotto per la rete tanto pensato, progettato e sponsorizzato. Questo per dire che il budget, al momento non dichiarato, qualunque esso sia è alto per una webserie e i risultati sembrano arrivare, anche se forse è più un trionfo ludico che narrativo.

Il progetto ha un’origine assolutamente poco canonica per il nostro panorama (ma non se si guarda a quello che succede all’estero). Current Tv ha fortemente voluto il progetto, ovvero una serie per la rete da mettere in onda anche in televisione che andasse un po’ più in là rispetto a quanto si sia fatto finora nei termini di interazione con gli spettatori, e ha commissionato la realizzazione a SHADO e LOG607 società di H-Farm , e in particolare a Simone Sarasso, che si sono occupati di tutto dalla produzione degli episodi fino alla realizzazione del sito e della campagna stampa di promozione del Letenox. A metà tra guerrilla marketing, truffa e promozione alternativa meno di un mese fa si è parlato un po’ del Letenox, qualche giornale ha infatti pensato che il farmaco che cancella la memoria fosse davvero pronto ad andare in commercio.

Al di là del sensazionalismo e delle trovate ad effetto, Frammenti sta scatenando com’era previsto un’interazione non tanto con i contenuti del racconto quanto all’interno della comunità di chi ne fruisce, un risultato mirabile ma poco innovativo e già sperimentato in altre sedi e con altri tipi di prodotti. In tutto questo purtroppo quello che si perde è il racconto: Frammenti funziona bene per lo scopo del gioco, lasciando di continuo indizi e buchi nella trama, ma male per uno spettatore che voglia essere solo tale senza prendere parte agli enigmi. Gli 8 minuti di ogni episodio (durata straordinaria che tuttavia non pesa) sono densi di atmosfere indubbiamente intriganti e ben rese ma soffrono di continue battute d’arresto nello scorrere della narrazione dovute alle esigenze ludiche. Per questo i paragoni che si sono azzardati, probabilmente per motivi promozionali, con la serie cardine lonelygirl15 non hanno nessun senso: in comune i due prodotti hanno la “truffa” (lì che la serie fosse realtà, qui che il farmaco esista) ma per il resto lonelygirl15 aveva un racconto attraverso più canali (YouTube) con cui c’era poco da interagire se non da spettatori puri mentre qui c’è un gioco vero e proprio che arranca nelle parti narrative.

Se dunque in rete Frammenti vive della sua doppia natura con un pubblico di giocatori (i numeri delle visualizzazioni somigliano a quelli di chi interagisce) più difficile è immaginare una fruizione televisiva, decontestualizzata dal gioco, atomizzata perché priva della possibilità di vedere o rivedere gli altri episodi, e sostanzialmente poco soddisfacente. E lo stesso dicasi per gli altri canali. Già vedendo la serie attraverso YouTube vengono a mancare le spiegazioni sulla natura ludica e se ne perde così quell’unico livello di lettura che gli dia senso.

SPOT LETENOX

FRAMMENTI EPISODIO 1: CHI NON HA TESTA HA GAMBE

FRAMMENTI EPISODIO 2: UNA GITA AL LAGO

Gabriele Niola
Il blog di G.N.

I precedenti scenari di G.N. sono disponibili a questo indirizzo

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Pubblicato il
13 nov 2009
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