Craccato il captcha di Yahoo!

Craccato il captcha di Yahoo!

Un hacker sostiene di aver realizzato un sistema capace di aggirare con una certa frequenza il giochino antispam del portalone. E dice: li avevo avvertiti ma non mi hanno mai risposto
Un hacker sostiene di aver realizzato un sistema capace di aggirare con una certa frequenza il giochino antispam del portalone. E dice: li avevo avvertiti ma non mi hanno mai risposto

Il captcha torna al centro delle cronache: questa volta non si tratta di un problema di accessibilità ma di un hacker, che si fa chiamare John Wane , che sostiene di aver individuato un modo per aggirare il captcha di Yahoo .

Il captcha di Yahoo Come noto il captcha (anzi CAPTCHA: Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart) è un sistema di filtro pensato per impedire che un bot automatico possa attivare un servizio web o inviare un messaggio spacciandosi come utente in carne ed ossa , un filtro antispam e antiabusi adottato ormai in mezzo mondo e che naturalmente anche il portalone americano utilizza estensivamente. Ma ora il suo captcha non sarebbe più così sicuro.

John Wane sostiene che il suo metodo di aggiramento del filtro è assai più efficace di quei giochini anti-captcha che gli spammer si passano l’un l’altro da anni e che di rado riescono però nell’intento di rendere accessibili pagine e servizi protetti. In particolare, a suo dire, il suo sistema di decodifica buca il captcha di Yahoo nel 35 per cento dei casi .

A prima vista può sembrare una percentuale ridotta, ma si tratta in realtà di una voragine in cui malintenzionati che avessero a disposizione la tecnologia potrebbero infilarsi, importando nei sistemi di Yahoo e contro i suoi utenti vagonate di immondizia digitale, pubblicità non richieste se non addirittura codici e siti infetti, tutto in automatico e senza alcuno sforzo da parte dei cybercriminali.

John Wane , che a dispetto del suo nome dice di essere un ricercatore di sicurezza russo, sostiene di aver avvisato Yahoo del problema ormai da tempo, ma di non aver mai ricevuto risposta. Va detto però che Yahoo ha già spiegato di esserne al corrente e di aver avviato una indagine sul problema.

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Pubblicato il
22 gen 2008
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