100 milioni per l'e-Government

100 milioni per l'e-Government

Andranno alla comunicazione tra le pubbliche amministrazioni: per permettere loro di dialogare su tutti i fronti nella speranza, così facendo, di migliorare i servizi ai cittadini. Rete cercasi
Andranno alla comunicazione tra le pubbliche amministrazioni: per permettere loro di dialogare su tutti i fronti nella speranza, così facendo, di migliorare i servizi ai cittadini. Rete cercasi


Roma – 100 milioni di euro, 35 dei quali finanziari dal dipartimento all’Innovazione , è quanto viene ora messo in campo per dar vita a 56 progetti di governo elettronico o, meglio, per dare una scossa alle reti della pubblica amministrazione.

Si tratta di fondi legati allo sviluppo di infrastrutture telematiche ed informatiche innovative e al cosiddetto Sistema Pubblico di Connettività (SPC); tutti i progetti sono stati presentati da enti locali che hanno risposto al bando promosso da Stanca, il Ministro all’Innovazione, quindi da tutte le Regioni, con la sola eccezione del Molise, e dalle Province autonome.

Obiettivo dei progetti è la condivisione tra enti del patrimonio informativo , per ottenere pratiche e procedimenti più veloci e sicuri, integrazione tra archivi e creazione di archivi condivisi, potenziamento dei servizi regionali e territoriali, diffusione dei nuovi servizi di gestione documentale, gestione delle Carte Servizi regionali e via dicendo.

Si tratta, per fare un esempio, di attivare l’integrazione delle anagrafi (comunale, sanitaria etc) per la semplificazione dei procedimenti. Questo obiettivo, da solo, consente di comprendere la portata dei progetti. L’idea di fondo è dunque ridurre gli oneri per il cittadino nel suo dialogo con la PA anche mediante, come accennato, soluzioni condivise ma anche attraverso il potenziamento delle reti, l’adozione di infrastrutture, applicativi e protocolli più efficienti e altro ancora.

Di seguito le dichiarazioni del ministro Stanca:
“La vasta e qualificata adesione delle autonomie locali a questo bando conferma non solo la validità della strada imboccata dal Governo nel portare avanti in modo condiviso questo delicato processo di ammodernamento di tutta la pubblica amministrazione italiana, centrale e periferica, ma anche il notevole interesse che gli stessi enti annettono alle nuove tecnologie come strumento principale per rendere sempre più dinamico e rapido il rapporto con i cittadini”.

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Pubblicato il 4 apr 2005
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