DALL·E cos'è e come funziona

DALL·E cos'è e come funziona

Scopriamo cos'è e come funziona DALL·E, lo strumento di OpenAI che sfrutta l'Intelligenza Artificiale per creare immagini inedite
DALL·E cos'è e come funziona
Scopriamo cos'è e come funziona DALL·E, lo strumento di OpenAI che sfrutta l'Intelligenza Artificiale per creare immagini inedite

Quando si parla di Intelligenza Artificiale applicata alla grafica, uno dei nomi che vengono maggiormente citati è DALL·E. Stiamo parlando di un modello AI proposto da OpenAI all’inizio del 2021, frutto di anni di lavoro degli sviluppatori, capace di interpretare input testuali e trasformare gli stessi in immagini.

Questa sorta di “conversione” avviene tramite una tecnica nota come sintografia. La stessa sfrutta alcune tecniche di apprendimento automatico per consentire all’AI di lavorare sfruttando la propria memoria, dunque proponendo lavori che con il tempo tendono a migliorare sempre più.

DALL·E rappresenta un punto di riferimento del settore, insieme all’altrettanto noto Midjourney, uno degli strumenti preferiti per chi vuole mettere alla prova le capacità artistiche dell’Intelligenza Artificiale.

Cos’è DALL·E

Cercando di capire più nello specifico cos’è DALL·E, è possibile definire questo algoritmo come un modello che si basa su una tecnologia nota come CLIP, ovvero Computational Linguistics for Information Processing.

Attraverso esso, gli sviluppatori hanno pre-costruito un database costituito da testo e immagini che costituisce una “base” da cui l’AI ha attinto per cominciare il suo lavoro (si parla di oltre 650 milioni di immagini).

L’evoluzione, in tal senso, ha portato alla nascita di DALL·E 2, capace di intervenire su elaborazioni grafiche precedenti e di lavorare con risoluzioni di ben quattro volte superiori. Ad oggi, l’AI può contare su un database di immagini e input testuali enormi, capaci di fornire elaborazioni sempre più complesse e raffinate.

Con queste premesse, DALL·E è dunque in grado di realizzare immagini mai esistite prima, ma anche di editare le stesse, aggiungendo o eliminando elementi, attraverso una funzione chiamata inpainting. In alternativa, è possibile sfruttare lo stesso prompt e chiedere un nuovo lavoro che, come è facile intuire, offrirà un risultato del tutto inedito.

Come funziona DALL·E

Una volta aperto un account (o sfruttato quello già creato per ChatGPT, se esiste), mettere alla prova questo fantastico strumento è necessario recarsi sul sito labs.openai.com. La finestra che viene proposta all’utente è alquanto semplice ed esaustiva:

DALL-E 2

Sul menu in alto è possibile avere accesso allo storico delle immagini generate (tramite la voce History) o ai lavori salvati in collezioni (voce Collections).

Più in basso è presente il classico campo in cui inserire gli input testuali per fornire le istruzioni al fine di creare le immagini. Cliccando su upload an image è invece possibile caricare un lavoro grafico già pronto e chiedere all’AI di effettuare modifiche allo stesso.

Infine, poco sotto, è disponibile una vetrina con alcuni dei lavori che DALL·E ha effettuato in passato: un’ottima dimostrazione delle sue capacità.

Tornando sul menu orizzontale, in alto a destra è disponibile un’icona che rappresenta il profilo utente. Cliccando su di esso è possibile acquistare crediti, leggere informazioni riguardo le novità legate a DALL·E oppure provare un nuovo strumento noto come Outpainting.

Questa interessante funzione permette all’Intelligenza Artificiale di “allargare il campo” di un’immagine, creando un contorno alla stessa. A livello pratico, per esempio, è possibile caricare un ritratto e arricchire il suo sfondo, proponendo dei contesti realistici e coerenti con il soggetto stesso.

Nota bene: così come accade con ChatGPT, molto spesso anche questa piattaforma risulta sovraccarica e non permette di elaborare le immagini.

DALL·E app e crediti

Anche se abbiamo analizzato le funzioni di DALL·E sotto il punto di vista desktop, dunque attraverso l’utilizzo di un semplice browser, va detto che questo strumento è accessibile anche attraverso app specifiche per smartphone Android e iPhone/iPad. Di fatto, i meccanismi non variano più di tanto tra le diverse piattaforme.

Infine, è bene spiegare il sistema attraverso cui DALL·E auto-finanzia le proprie attività. Tenendo conto dell’enorme mole di dati e dall’energia richiesta per elaborare gli stessi, è comprensibile come OpenAI abbia concreta necessità di far fronte a spese non da poco.

Proprio per questo motivo è stato studiato un sistema a crediti. Ogni utente ha a disposizione 15 crediti mensili gratuiti per interagire con la piattaforma. Una volta terminati, è possibile acquistare un pacchetto da 115 crediti per 15 dollari. Questo pacchetto, giusto per dare concretezza alla sua utilità, permette di elaborare all’incirca 450 immagini.

Una tecnologia ancora imperfetta e controversa

Così come tante altre applicazioni dell’AI, anche DALL·E presenta delle limitazioni concrete (almeno al momento).

Per esempio, l’integrazione di testo all’interno di un’immagine sembra mettere l’Intelligenza Artificiale in grande difficoltà: ciò è paradossale, visto che si tratta di un’operazione relativamente semplice. Lato etico e legale poi, non mancano gli abusi dello strumento. Nonostante i filtri che impediscono la creazione di contenuti violenti o comunque eticamente discutibili, l’AI risulta per certi versi “ingenua”, dunque ancora facile da raggirare. A ciò poi, va aggiunta la questione legata ai diritti d’autore e conseguenti problematiche legali.

Sebbene DALL·E sia l’avanguardia dell’Intelligenza Artificiale applicata al contesto grafico, la strada da fare per un utilizzo “perfetto” è dunque ancora molto lunga.

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Pubblicato il 25 mar 2023
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