Roma – Dopo 14 anni di onorato servizio, l’attuale versione della licenza GNU GPL , scritta nel 1991 da Richard M. Stallman , sembra ormai aver fatto il suo tempo. Con una delle iniziative più ambiziose nella sua storia, Free Software Foundation ( FSF ) ha infatti annunciato un progettone globale, chiamato GPL Version 3 Development and Publicity Project , che coinvolgerà migliaia di organizzazioni, sviluppatori di software e utenti di tutto il mondo nell’aggiornamento della più famosa delle licenze per il software libero.
Il progetto, che accenderà i motori nel corso del 2006, avrà il compito di raccogliere i commenti e le proposte di tutti i partecipanti e redigere quella che sarà la terza grande revisione della licenza GPL, chiamata in breve GPLv3.
Il supervisore globale del processo sarà la stessa FSF, con il supporto del suo centro di competenza legale, il Software Freedom Law Centre ( SFLC ). FSF Europe coordinerà invece le attività in Europa, lavorando strettamente con entrambe le organizzazioni statunitensi e contribuendo alle attività di comunicazione globali.
“Con il rilascio della GPLv3 miriamo ad aumentare l’estensione internazionale del movimento del software libero”, ha dichiarato Peter Brown, direttore esecutivo di FSF. “Per sviluppare questa nuova licenza ci manterremo in contatto con comunità di tutto il mondo, in modo da assicurare la loro partecipazione al processo di aggiornamento di uno dei più importanti documenti per la vita sociale dei nostri tempi”.
“Stiamo lavorando a stretto contatto con la nostra organizzazione sorella e con il SFLC per far sì che la GPLv3 risponda ai principali problemi esistenti a livello nazionale ed europeo”, ha aggiunto il presidente di FSF Europe Georg Greve. “In Europa esiste un ecosistema molto vivo, fatto di sviluppatori di software libero e di piccole e medie imprese basate sul software libero. Sarà nostra cura rafforzarlo e aiutare i governi europei a farlo crescere ancora di più”.
Il primo passo compiuto da FSF per incoraggiare la discussione e il dibattito intorno alla GPLv3 è stato la creazione di una mailing-list aperta a tutti.
Il progetto della FSF ha già ottenuto una donazione di 150.000 euro da parte di Stichting NLnet , una fondazione non profit danese che ha l’obiettivo di stimolare lo sviluppo di tecnologie di rete open source per Internet.
“Il supporto di NLnet alla GPL e al movimento del software libero, e il nostro desiderio affinché l’adozione della GPLv3 sia pienamente realizzata in uno spirito internazionale, hanno reso il finanziamento di questo progetto una vera priorità per noi”, ha detto Teus Hagen, presidente di NLnet. “La nostra speranza è quella di incoraggiare altre organizzazioni a concedere donazioni per aiutare a sostenere questo progetto unico”.
Come noto, la GPL rappresenta una sorta di “costituzione” del movimento free software che sancisce il diritto, per gli utenti, di esaminare, copiare, modificare, riutilizzare, condividere e ridistribuire liberamente il software. Oggi questa licenza è utilizzata da decine di migliaia di progetti software, primo tra tutti Linux, e da imprese e governi di tutto il mondo: da qui è possibile immaginare quanto importante e delicato sia il lavoro di revisione della GPL, e quali responsabilità questo comporti.
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Ideale...
...per rendere le elezioni meno trasparentiAnonimoRe: Ideale...
- Scritto da: Anonimo> ...per rendere le elezioni meno trasparentiConcordo pienamente ! :|AnonimoRe: Ideale...
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > ...per rendere le elezioni meno trasparenti> Concordo pienamente ! :|Dappoiché quelle attuali brillano per trasparenza, concordo perfettamente :(troll)==================================Modificato dall'autore il 07/09/2005 1.43.40avvelenatoRe: Ideale...
La fine di quello straccio di democrazia che rimaneva ai lettoni.NSAclicca Antonio, clicca Antonio...
Bellissimo!!!! :)carbonioRe: clicca Antonio, clicca Antonio...
- Scritto da: carbonio> Bellissimo!!!! :)Mi associo ! Schiavone e' sempre il migliore :-)KerNivoreRe: clicca Antonio, clicca Antonio...
- Scritto da: KerNivore> > - Scritto da: carbonio> > Bellissimo!!!! :)> > Mi associo ! Schiavone e' sempre il migliore :-):)ESTONIANIIIIIIIIIIiiiiiiiiiiiiiiiii :Dsi pero ao ao Schiavoni con la I di Internet, senno' devo far cambiar nome alla Riva dove poggia Piazza San Marco a Venezia, intitolata ai miei parenti ;)LucaS (geek)Luca SchiavoniIl problema del voto elettronico
E' che non lascia traccia cartacea, ovvero non c'è prova fisica dell'espressione del voto.Ok, i brogli si possono fare anche con il voto tradizionale, solo che ad ogni seggio servono "conniventi" e comunque i controllori degli altri schieramenti possono vigilare. Chiaramente ciò non vale nei regimi totalitari tipo Iran. Ma io parlo di stati democratici (o presunti tali).Fare un broglio con questi sistemi è molto più semplice, specie se il controllo del voto è dato al ministero delgi interni in modo centralizzato.Per contro votare via internet è molto più comodo, ma limiterei questo sistema alle consultazioni referendarie et similia.Le elezioni politiche sono troppo delicate per correre rischi.Inoltre sono piuttosto sporadiche...poi non credo che uno non vada a votare solo perchè deve andare al seggio, ovvero per pigrizia, ma perchè non vuole proprio votare. O almeno spero sia così... :|AnonimoRe: Il problema del voto elettronico
- Scritto da: Anonimo> E' che non lascia traccia cartacea, ovvero non> c'è prova fisica dell'espressione del voto.presumo che il server di voto rilasci al votante un certificato di avvenuto voto, firmato digitalmente.AnonimoRe: Il problema del voto elettronico
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > E' che non lascia traccia cartacea, ovvero non> > c'è prova fisica dell'espressione del voto.> > presumo che il server di voto rilasci al votante> un certificato di avvenuto voto, firmato> digitalmente.Presumi, giusto, ma il certificato non serve a niente.Il conteggio dei voti lo fa un programma solo, basta che mostri su uno schermo un numero piuttosto che un altro e le elezioni sono vinte dal partito sbagliato.Poi quando il cittadino incredulo andrà a controllare il proprio voto in remoto sul server governativo, lo troverà comunque invariato.Tutto questo ovviamente avviene a meno che non ci sia un server per ogni seggio, ma poi chi paga tutti quei server e la loro manutenzione?FiamelRe: Il problema del voto elettronico
se un gruppo di cittadini sospetta brogli nessuno gli vieta di tirare su un server di conteggio di voti e chiedere ai cittadini di passare al server il certificato firmato digitalmente all'atto del voto, riconteggiando cosi' i voti; se ci pensi il voto elettronico in questo senso ti da piu' sicurezza di quello cartaceo in quanto da la possibilita' di riconteggiare i voti in altre sedi a piacimento.AnonimoRe: Il problema del voto elettronico
- Scritto da: Anonimo> Inoltre sono piuttosto sporadiche...è questo il problema principale.avvelenato9 --
AnonimoRe: Il problema del voto elettronico
> Inoltre sono piuttosto sporadiche...poi non credo> che uno non vada a votare solo perchè deve andare> al seggio, ovvero per pigrizia, ma perchè non> vuole proprio votare. O almeno spero sia così...> :|Uno magari vorrebeb votare ma il suo seggio si trova a 800 km perche' magari e' via per lavoro e non e' proprio pratico....MauroAnonimoUn passo alla volta
Penso che la strada sia giusta, ma che in Estonia abbiano accelerato eccessivamente i tempi.Insomma, meglio come abbiamo fatto in Italia: prima facciamo gli esperimenti ai seggi, poi vediamo come funziona. Se va bene lo estendiamo e quando il sistema è ben collaudato si può fare un altro passo, magari un test per il voto tramite internet. Ma tutto d'un botto mi lascia perplesso.E poi, è vero adesso i brogli sono facilissimi: certe schede con segni ambigui, ma che vengono "interpretate"; oppure, ancora peggio, schede bianche su cui magicamente compare un segnetto, ma qui si parla di un grosso sforzo per modificare una quantità di voti nell'ordine dello 0,1 o 0,2%. Mentre col voto elettronico magari la probabilità di brogli sara del 10^-n (con n grande a piacere), ma se becchi il baco non modifichi lo 0,1% dei voti...abbassoRe: Un passo alla volta
Faccio presente che in Brasile già da due tre anni si vota esclusivamente con il voto elettronico per tutti i tipi di elezioni (presidenziali, del parlamento, dei governatori, dei sindaci, ecc.) compresi i villaggi sperduti nella foresta amazzonica. Ed il Brasile è grande 28 volte l'Italia. Non capisco quindi quale novità vi sia stata in Estonia.pasnoRe: Un passo alla volta
- Scritto da: pasno> Faccio presente che in Brasile già da due tre> anni si vota esclusivamente con il voto> elettronico per tutti i tipi di elezioni> (presidenziali, del parlamento, dei governatori,> dei sindaci, ecc.) compresi i villaggi sperduti> nella foresta amazzonica. Ed il Brasile è grande> 28 volte l'Italia. Non capisco quindi quale> novità vi sia stata in Estonia.Bisogna recarsi fisicamente al seggio per votare. Invece delle schede ci sono delle "scatole nere" con un visore che mostrano la foto del candidato, per facilitare anche il voto degli analfabeti (che sono tanti...)Il voto non è modificabile, in Estonia lo è.Santos-DumontRe: Un passo alla volta
- Scritto da: pasno> Faccio presente che in Brasile già da due tre> anni si vota esclusivamente con il voto> elettronico per tutti i tipi di elezioni> (presidenziali, del parlamento, dei governatori,Ecco come ha fatto a vincere il corrotto Lula.abbassoRe: Un passo alla volta
- Scritto da: abbasso> > - Scritto da: pasno> > Faccio presente che in Brasile già da due tre> > anni si vota esclusivamente con il voto> > elettronico per tutti i tipi di elezioni> > (presidenziali, del parlamento, dei governatori,> > Ecco come ha fatto a vincere il corrotto Lula.Ecco un giudizio equilibrato ma soprattutto saldamente basato sui fatti! (cylon)Il voto elettronico c'era fin dal 1996, caro mio! Anche se non esteso al 100% del territorio nazionale (All'epoca raggiugeva il 32,07% degli elettori, nel 1998 il 57,62% e finalmente nel 2000 il 100%).Se poi vogliamo andare totalmente OT, la corruzione è un fenomeno endemico in Brasile, qualsiasi politico vada al potere: di destra o di sinistra.Santos-DumontCome al solito...
Come al solito, c'è chi, progressista, che propone qualche idea per creare delle democrazie meno totalitariste e coloro che sono ancora attaccati alla poppa del totalitarismo più austero e maligno, non ne vogliono sapere di cambiare. Che branco di fessi... e si riempono, poi, tanto la bocca che l'high-tech farà passi da gigante. Ma per piacere... Fin quando ci saranno ebeti di questo calibro, nulla andrà da nessuna parte e tutti ci sentiremo, ahimè, ogni giorno, sempre più ignoranti...AnonimoRe: Come al solito...
l'unico totalitarista qui sei tu: il voto a distanza pone davanti a pericolosissime strumentalizzazioni; con la forza si potrebbero costringere migliaia di persone a votare per qualcuno, ed impedire loro di modificare il voto fino alla fine della consultazione (ad esempio raduni di massa per tutto il giorno), è così che vuoi creare la nostra nuova rovina? capissimo poi che 'zzo centra il totalitarismo con il sistema di voto scritto attuale...AnonimoRe: Come al solito...
voto elettronico != voto a distanzaAnonimo9 --
Anonimoahahah Totò
Fantastica la locandina. davvero geniale! (rotfl)(rotfl)(rotfl)(rotfl)(rotfl)(rotfl)(rotfl)AnonimoRe: ahahah Totò
ahaha si si concordo!Anonimo9 --
Anonimoil voto elettronico è la babilonia
dei politici e la morte della domocrazia, il mio augurio è che in Italia non si svolga mai.AnonimoRe: il voto elettronico è la babilonia
io invece me lo auguro in quanto potrebbe portare più democrazia diretta, al limite si può pensare di far votare la gente per ogni leggeda tecnico però temo per i rischi di brogli e sabotaggiBello il tuo "domocrazia": forse volevi dire democrazia, però potrebbe essere l'alba della DOMUCRAZIA, la democrazia da casaishitawaRe: il voto elettronico è la babilonia
- Scritto da: ishitawa> io invece me lo auguro in quanto potrebbe portare> più democrazia diretta, al limite si può pensare> di far votare la gente per ogni legge> da tecnico però temo per i rischi di brogli e> sabotaggi> > Bello il tuo "domocrazia": forse volevi dire> democrazia, però potrebbe essere l'alba della> DOMUCRAZIA, la democrazia da casaTroppo debole nella sicurezza e nella privacy questo sistema..... chi lo spinge e' incosciente o interessato, meglio il voto elettronico al seggio piu' sicuro. e meno costoso delle attuali schede.AlessandroxRe: il voto elettronico è la babilonia
- Scritto da: Alessandrox> > - Scritto da: ishitawa> > io invece me lo auguro in quanto potrebbe> portare> > più democrazia diretta, al limite si può pensare> > di far votare la gente per ogni legge> > da tecnico però temo per i rischi di brogli e> > sabotaggi> > > > Bello il tuo "domocrazia": forse volevi dire> > democrazia, però potrebbe essere l'alba della> > DOMUCRAZIA, la democrazia da casa> > Troppo debole nella sicurezza e nella privacy> questo sistema..... chi lo spinge e' incosciente> o interessato, meglio il voto elettronico al> seggio piu' sicuro. e meno costoso delle attuali> schede.Il voto elettronico puo comunque essere reso non segreto.Pensa se la macchina assegnasse un numero a ciascuno.NSAMa la segretezza?
Ma la segretezza del voto come viene assicurata? Come è possibile garantire che non sia possibile risalire all'identità del votante?AnonimoRe: Ma la segretezza?
- Scritto da: Anonimo> Ma la segretezza del voto come viene assicurata?> Come è possibile garantire che non sia possibile> risalire all'identità del votante?io credo che si possa sempre risalire, violando di fatto la riservatezza...secondo me Qualcuno che vuole che la riservatezza non sia garantita preme per l'introduzione di questo sistema. Non riesco davvero a capire tanta fretta, i sistemi sono paurosamente deboli in relazione all'importanza dei dati che dovrebbero essere trattati, e poi... questi grandi innamorati dell'e-voto se ci tengono così tanto potrebbero spiegare come si vota elettronicamente a mia nonna (se ci riuscissero li proporrei per il nobel).bah, bah e bah....PS: ho anche un sacco di zieearendilRe: Ma la segretezza?
Chiama uno del LUG che installi Linux a tua nonna e alle tue zie e che insegni loro a votareAnonimo9 --
edit-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 26 aprile 2006 19.20-----------------------------------------------------------marcowebRe: Voto elettronico in italia per il 20
- Scritto da: marcoweb> Si> protrà votare tramite cellulare ma non il governo> alle elezioni e poi basta... OGNI SINGOLA LEGGE. > Riforma Energetica? accendi il pc vai sul sito,> inserisci la chiave d'acceso e voti siE nel frattempo il sysadmin che la pensa diversamente da te, accede al db e cambia il tuo voto.> Riforma Parlamentare? ti colleghi con il> cellulare inserisci l'alias e voti.E nel frattempo ti becchi un bel virus per Symbian che si collega al posto tuo e vota.Ahh si, guarda!Fighissimo!Un computer sicuro è un computer spento e scollegato dalla rete, a prescindere dal suo sistema operativo ed i nuovi cellulari sono computer a tutti gli effetti.Spero che vinca veramente la ragionevolezza ed un sistema del genere non venga MAI introdotto.N.B.Chi scrive, tra le altre cose, si occupa anche di sicurezza informatica.AnonimoRe: Voto elettronico in italia per il 20
- Scritto da: Anonimo> - Scritto da: marcoweb> > Si> > protrà votare tramite cellulare ma non il> governo> > alle elezioni e poi basta... OGNI SINGOLA> LEGGE. > > Riforma Energetica? accendi il pc vai sul sito,> > inserisci la chiave d'acceso e voti si> > E nel frattempo il sysadmin che la pensa> diversamente da te, accede al db e cambia il tuo> voto.> > > Riforma Parlamentare? ti colleghi con il> > cellulare inserisci l'alias e voti.> > E nel frattempo ti becchi un bel virus per> Symbian che si collega al posto tuo e vota.> > Ahh si, guarda!> > Fighissimo!> > Un computer sicuro è un computer spento e> scollegato dalla rete, a prescindere dal suo> sistema operativo ed i nuovi cellulari sono> computer a tutti gli effetti.> > Spero che vinca veramente la ragionevolezza ed un> sistema del genere non venga MAI introdotto.> > N.B.> Chi scrive, tra le altre cose, si occupa anche di> sicurezza informatica.il sistema si sta ancora studiando se vuoi partecipare anche per dire che è impossibile una cosa del genere vai sul forum del sito e esponi la tua opinione. Le idee si possono sempre migliorare. E i brogli elettorali ci sono già ora...E cmq già ora i voti possono essere cambiati. Magari un sistema p2p senza database totali potrebbe essere più sicuro. Cmq io non me ne intendo di sicurezza informatica....==================================Modificato dall'autore il 07/09/2005 10.27.13marcowebRe: Voto elettronico in italia per il 20
- Scritto da: Anonimo> - Scritto da: marcoweb> > Si> > protrà votare tramite cellulare ma non il> governo> > alle elezioni e poi basta... OGNI SINGOLA> LEGGE. > > Riforma Energetica? accendi il pc vai sul sito,> > inserisci la chiave d'acceso e voti si> > E nel frattempo il sysadmin che la pensa> diversamente da te, accede al db e cambia il tuo> voto.> > > Riforma Parlamentare? ti colleghi con il> > cellulare inserisci l'alias e voti.> > E nel frattempo ti becchi un bel virus per> Symbian che si collega al posto tuo e vota.> > Ahh si, guarda!> > Fighissimo!> > Un computer sicuro è un computer spento e> scollegato dalla rete, a prescindere dal suo> sistema operativo ed i nuovi cellulari sono> computer a tutti gli effetti.> > Spero che vinca veramente la ragionevolezza ed un> sistema del genere non venga MAI introdotto.> > N.B.> Chi scrive, tra le altre cose, si occupa anche di> sicurezza informatica.quoto, e-voto assolutamente poco sicuroearendildi nuovo...
Per l'ennesima volta i Paesi dell'Est Europa ci hanno superato :)Tecnologicamente sono in tutto anni luce davanti all'Italia.Vedi Estonia,Slovenia,ecc,ecc.....AnonimoQuelli sono paesi onesti
Quelli sono paesi onesti, che vi credete? Da quelle parti il voto elettronico si può fare tranquillamente... ;)AnonimoAnzitutto un primo passo
sarebbe necessario in Italia poter votare in modo meno vincolato, da qualunque SEGGIO sul territorio e NON solo dal seggio nelle cui liste si è iscritti !Non capisco che cavolo serva il certificato elettorale se poi uno per votare DEVE recarsi nel seggio della sua città di residenza e farsi riconoscere con un ulteriore documento !Siamo davvero INDIETRO !Un sistema informatico per il voto consentirebbe almeno di votare anche a chi lavora o si trova lontano dal luogo di residenza nei giorni di voto. Anche andando fisicamente in UN qualunque seggio allestito nella città in cui si trova e usando una tessera elettronica (tipo carta di credito con un sim card) per autenticarsi, sarebbe già un bel risultato.Poi sarebbe più facile evolvere il sistema e consentire il voto completamente elettronico anche da casa.Così addio anche alle campagne qualunquiste astensioniste !SparrowEstonia, difficile fare paragoni
Bisogna aggiugere all' articolo, che in estonia:- sono 4 anni che i cittadini hanno in mano la carta di firma digitale, collegata ai sistemi bancari con la quale essi pagano in tutti gli uffici dotati di lettori appositi (notai per esempio). - le banche funzionano tutte via internet- il parcheggio si paga col cellulare- i piccoli debiti tra amici si saldano con degli speciali SMS che fanno da trasferimento di credito- le banche dati statali sono tutte unificate e facilmente accessibili (non esistono i certificati comunali)- Internet ce l'hanno tutti e costa pochissimo- il territorio e' completamente mappato da celle wi-fi- al tuo conto corrente bancario online ci accedi con la carda digitaleLo dice uno che in Estonia ci viveSyS64738Re: Estonia, difficile fare paragoni
- Scritto da: SyS64738> Lo dice uno che in Estonia ci viveBeh, che culo! :)AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 06 09 2005
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