2,5 miliardi di utenti mobili nel mondo

2,5 miliardi di utenti mobili nel mondo

Gli utenti di telefonia cellulare crescono a rimti vertiginosi e le stime prevedono di arrivare a 3 miliardi entro il prossimo anno
Gli utenti di telefonia cellulare crescono a rimti vertiginosi e le stime prevedono di arrivare a 3 miliardi entro il prossimo anno

Il loro tasso di crescita è più elevato di quello degli esseri umani nel mondo. Ma non si tratta di roditori o insetti bensì di utenze di telefonia mobile. Che, a un anno di distanza dall’ ultimo censimento hanno raggiunto, nel mondo, la ragguardevole soglia dei 2,5 miliardi.

Una crescita di rilievo, dal momento che un anno fa le utenze ammontavano a due miliardi tondi. Il dato, anche questa volta, arriva dal capace pallottoliere di Wireless Intelligence , partnership di servizi di informazione siglata tra Ovum e la GSM Association . Particolarmente indicativo il commento del responsabile Martin Garner, riportato da The Register : “L’industria della telefonia cellulare ha impiegato vent’anni per raggiungere un miliardo di utenze, tre anni per arrivare ai due miliardi e c’è l’obiettivo di raggiungere il terzo miliardo nell’arco di due anni”.

Target che, a questi ritmi, sarà verosimilmente raggiunto entro il 2007: “In tutto il mondo – prosegue infatti Garner – l’incremento sta viaggiando ad una velocità mensile di oltre 40 milioni di nuovi utenti, il più altro volume di crescita mai visto in questo mercato”.

Secondo Wireless Intelligence (ma si tratta di dati condivisi da molti analisti) la parte del leone sarebbe svolta dai mercati emergenti, in cui la telefonia mobile ha ancora un livello di penetrazione basso ma che evidentemente può solo crescere, contrariamente ai mercati più maturi e vicini alla saturazione come il vecchio continente.

Scendendo in dettaglio, la “top ten” dei Paesi con il più alto volume di crescita nell’ultimo anno annovera Cina, India, Russia, USA, Pakistan, Ucraina, Brasile, Indonesia, Nigeria e Bangladesh: questi mercati, complessivamente, costituiscono oltre la metà del volume di crescita mondiale. Cina e India, in particolare, rappresentano da sole il 25%.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
12 set 2006
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