30 aprile 2002: portabilità del numero

30 aprile 2002: portabilità del numero

Questa la data in cui sarà possibile per gli utenti di telefonia mobile, UMTS compreso, cambiare gestore senza dover rinunciare al proprio numero di telefonino. Ancora non si sa quanto costerà all'utente. Ecco i dettagli
Questa la data in cui sarà possibile per gli utenti di telefonia mobile, UMTS compreso, cambiare gestore senza dover rinunciare al proprio numero di telefonino. Ancora non si sa quanto costerà all'utente. Ecco i dettagli


Roma – La “number portability” nella telefonia mobile, di cui per mesi hanno dibattuto operatori telefonici e Autorità TLC, scatterà a partire dal 30 aprile del prossimo anno. Lo ha annunciato ieri la stessa Authority TLC che, attraverso la Commissione infrastrutture e reti, ha messo in piedi una serie di scadenze e procedure per consentire agli utenti di mantenere i propri recapiti telefonici pur cambiando operatore mobile.

Il regolamento non si limita a dettare le procedure relative alle reti mobili attualmente utilizzate ma si spinge anche sull’UMTS. Entro la fine di giugno, gli operatori dovranno aver avviato le procedure che porteranno alla sperimentazione, che solo alla fine di aprile del prossimo anno diverrà “servizio effettivo”.

L’Authority ha lasciato aperta la porta di una proroga per eventuali problemi tecnici che, se “insormontabili”, consentiranno agli operatori di trascinare la data di lancio del servizio oltre il prossimo 30 aprile.

In autunno, comunque, i primi utenti mobili inizieranno a partecipare alla sperimentazione che, come hanno specificato gli uomini dell’Autorità, potrà partire solo se tutti i servizi collegati, dagli SMS alla segreteria telefonica, verranno garantiti. In questo ambito opererà una “unità di controllo” che una volta al mese fornirà all’Autorità un rapporto sullo stato dei “lavori”.

La possibilità di cambiare operatore senza cambiare numero riguarderà tutte le reti mobili e in questa fase, secondo quanto stabilito dall’Authority, TIM dovrà assicurare il “rispetto rigoroso del principio di parità di trattamento tra le attivazioni TACS al proprio servizio GSM e le attivazioni che la società stessa garantirà agli altri gestori”.

Punto dolente della questione, che deve infatti ancora essere risolto, è quello del quanto costerà all’utente l’attivazione del servizio. In Gran Bretagna la number portability costa attorno alle 100mila lire.

Stando al comunicato dell’Autorità, sul piano tecnico si è scelto il direct-routing per le chiamate che si svolgono interamente su reti mobili nazionali: “Tale soluzione permette di instradare le chiamate al nuovo operatore tramite l’utilizzo della cosiddetta rete intelligente”. Onward-routing, invece, è la via prescelta per le chiamate fisso-mobile o per quelle che giungono dal di fuori dei confini nazionali. In quel caso la chiamata passa attraverso l’operatore originario su cui si appoggiava il numero dell’utente.

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Pubblicato il 8 giu 2001
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