5 modi sorprendenti per stimolare la creatività con l'AI

7 modi sorprendenti per stimolare la creatività con l'AI

L'AI può rendere più creativi se si utilizza in modo non convenzionale: ecco alcuni metodi insoliti per stimolare l'immaginazione.
7 modi sorprendenti per stimolare la creatività con l'AI
L'AI può rendere più creativi se si utilizza in modo non convenzionale: ecco alcuni metodi insoliti per stimolare l'immaginazione.

Bisogna essere onesti. Quante volte abbiamo sentito dire che l’AI avrebbe stravolto il nostro modo di lavorare, di creare, di pensare?… Tante, forse troppe. Dopo l’ennesimo annuncio roboante, è comprensibile che molti di noi abbiano alzato gli occhi al cielo con scetticismo. “Sì, va bene, ChatGPT ha scritto una mail decente e Microsoft Designer ha generato un’immagine carina. Ma rivoluzione? Non esageriamo…“.

Quando l’AI può accendere la creatività

Certo, non si può negare che l’AI sia utile per certe cose, ma non è che ti cambia la vita. E se invece, non ci avessimo creduto abbastanza? Perché se impariamo ad usarla nel modo giusto, l’AI può davvero dare una scossa al nostro lato creativo. A patto però che non diventi un sostituto del pensiero umano, ma un catalizzatore. C’è una bella differenza.

Pensiamo a un architetto che, invece di passare ore a disegnare varianti di una facciata, chiede all’AI di generarne cinquanta in pochi minuti. Non per scegliere la migliore, ma perché tra quelle proposte scorge elementi inaspettati che stimolano connessioni mentali originali. O ancora, allo scrittore bloccato davanti alla pagina bianca che usa l’AI come sparring partner creativo: “E se il protagonista facesse questo invece di quello?”, “Come sarebbe questa scena narrata da un altro punto di vista?“.

Questo è il modo giusto per sfruttare l’intelligenza artificiale. Farle fare il lavoro al posto nostro, non solo non è eticamente corretto, ma è anche controproducente. L’AI piuttosto, dovrebbe aiutarci a superare i nostri blocchi mentali, e a farci vedere le cose da prospettive che non avremmo mai considerato da soli.

Come usare l’AI per sbloccare la creatività

Ecco 7 consigli “non convenzionali” per ricredersi sull’AI.

1. Uscire dagli schemi

Il primo trucco è non accontentarsi di chiedere all’AI le solite cose. Spesso usiamo l’intelligenza artificiale per compiti pratici e ripetitivi. Sì, va bene farsi aiutare a scrivere una presentazione o a disegnare un logo, Tutto utile, certo, ma se vogliamo davvero stimolare la creatività, il primo passo è uscire dalla confort zone. Perché non osare di più?

Invece di dire: “Scrivi una storia d’amore“, “Inventa una trama che combini un thriller psicologico e una poesia d’amore, ambientata su una stazione spaziale.” Il risultato potrebbe essere sorprendente, e persino ispirare un racconto, un cortometraggio o una canzone. Invece di chiedere: “Fai un ritratto realistico“, perché non chiedere: “Genera l’immagine di una donna metà in stile surrealista e metà astratto, come se Dalí e Kandinsky l’avessero disegnata insieme.

Questo tipo di input spinge anche l’AI oltre i limiti “standard”. Salteranno fuori idee pazzesche. E magari saranno d’ispirazione per qualcosa di completamente nuovo.

2. Trasformare l’AI in un personal trainer… creativo

Molti usano l’AI come un semplice strumento, ma per sfruttare il suo potenziale, bisogna trattarla da personal trainer, anche se della fantasia. Come? Facendola allenare su di noi, raccontando come si lavora, quando ci si sente più produttivi, che tipo di contenuti si creano, cosa ispira e cosa blocca. Si possono dare in pasto anche dei testi già scritti, o il proprio portfolio, per aiutarla a riconoscere il proprio tone of voice, il proprio ritmo e i propri punti di forza.

Ad esempio: “Analizza questo articolo che ho scritto. Dimmi cosa rende riconoscibile il mio tone of voice e come potrei svilupparlo in un post LinkedIn.

3. Creare connessioni inusuali

Un altro superpotere dell’AI, è creare connessioni imprevedibili tra cose che apparentemente non c’entrano niente tra loro. È proprio da questi accostamenti improbabili che spesso nasce la vera creatività! Basta chiedere di fondere due generi opposti, tipo giallo e romantico, o techno e jazz. Il risultato potrebbe essere strano, comico o geniale. In ogni caso, spinge fuori dalla zona di comfort, e spesso apre la porta a idee nuove, originali e inaspettate.

4. Imporsi dei limiti per liberare la creatività

Sembra un controsenso. Abbiamo appena detto di osare e di sperimentare, quindi ora perché porsi dei limiti? Ma è proprio questo il bello: a volte, per tirare fuori il meglio da noi stessi, abbiamo bisogno di paletti, di vincoli. Per vedere l’effetto che fa, basta chiedere all’AI (ChatGPT o qualunque altro chatbot) di imporre delle regole assurde o inaspettate (paletti formali, stilistici, tematici), tipo: “Scrivi un racconto d’amore usando solo termini burocratici.” oppure “Crea un’immagine ispirata a Van Gogh usando solo tre colori: nero, arancione e verde menta.

Il cervello si ingegnerà per creare qualcosa di unico nonostante (o grazie a) quei vincoli. Perché l’arte, spesso, nasce proprio dai limiti, e non è un caso. Le infinite possibilità possono paralizzare, invece i limiti costringono a usare il famoso pensiero laterale.

5. Cercare l’oro negli scarti

Non bisogna buttare via niente di quello che si cera. Nemmeno gli scarti, i fallimenti, le idee a metà. Perché in quelle “schegge” creative potrebbe nascondersi un tesoro. E l’AI può aiutare a trovarlo. Basta farle scandagliare i propri appunti, le idee abbozzate, compresi i tentativi abortiti. Lei saprà scovare il filo rosso che li unisce, il potenziale nascosto, l’intuizione geniale che magari aspetta solo di essere sviluppata.

Usare l’AI in modo creativo con metodi non convenzionali

La creatività va allenata, altrimenti si atrofizza, proprio come i muscoli, che senza esercizio regolare, perdono tono e vitalità. E nel mondo di oggi, l’intelligenza artificiale offre una “palestra” sorprendente per farlo, ma solo se impariamo ad allenarci con tecniche non convenzionali.

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Pubblicato il
20 mag 2025
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