A caccia di hot spot Wi-Fi col cellulare

A caccia di hot spot Wi-Fi col cellulare

Il consorzio di aziende che promuove lo standard wireless Wi-Fi ha varato un servizio WAP gratuito teso a semplificare la ricerca degli hot spot Wi-Fi più vicini
Il consorzio di aziende che promuove lo standard wireless Wi-Fi ha varato un servizio WAP gratuito teso a semplificare la ricerca degli hot spot Wi-Fi più vicini

Mountain View (USA) – La connettività Wi-Fi si sta diffondendo sempre più velocemente sia all’interno delle aziende, dove sostituisce o affianca le reti su cavo, sia nei luoghi pubblici, dove offre l’opportunità agli utenti mobili di collegarsi ad Internet da aeroporti, stazioni ferroviarie, alberghi, pub e persino spiagge.

Questi “punti di presenza” di Wi-Fi, detti hotspot, sono però ancora difficili da trovare, sia per la limitata portata del segnale wireless, pari a circa un centinaio di metri, sia per il loro ancor limitato numero. Per agevolarne la ricerca, e promuovere l’uso della propria tecnologia wireless, la Wi-Fi Alliance ha dato vita ad un servizio gratuito, accessibile attraverso un qualsiasi telefono cellulare che supporti il protocollo WAP, da cui è possibile verificare la presenza, nel luogo in cui ci si trova, di un hotspot.

Il servizio, denominato Wi-Fi ZONE Finder è raggiungibile all’indirizzo wap.wi-fizone.org, contiene oltre 6.000 punti di accesso sparsi in oltre 50 paesi di tutto il mondo, Italia compresa. Per accedervi attraverso un computer è necessario disporre di un browser Web che supporti il WAP, come ad esempio Opera ( UPDATE : come ci hanno segnalato alcuni lettori, il servizio è raggiungibile anche via Web all’indirizzo www.wi-fizone.org ).

Una pagina del servizio Wi-Fi ZONE Finder Nel nostro paese sono presenti circa una sessantina di località: facendo, ad esempio, una ricerca su Milano vengono segnalati gli hotspot degli aeroporti di Linate e Malpensa e quelli di alcuni bar, hotel ed altri punti commerciali della città.

Il metodo di catalogazione scelto dai creatori di Wi-Fi ZONE Finder non è tuttavia dei più felici: spesso, non si comprende bene il motivo, esistono più occorrenze della stessa città (ad esempio, “Milano”, “Milano (MI)” e “Milano(MI)”), inoltre l’elenco, non essendo gerarchizzato secondo un modello ad albero, fa sì che anche i nomi delle località più piccole appaiano sullo stesso livello di quelli delle province, costringendo l’utente a sfogliare molte pagine prima di trovare la località d’interesse (ogni pagina contiene un massimo di 10 voci). Bisogna tuttavia considerare che il servizio è appena partito e che, soprattutto, è gratuito.

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Pubblicato il
9 ott 2003
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