Londra – Il 40 per cento degli utenti britannici sostiene di essersi scontrato con la pornografia online durante la connessione ad internet senza averla cercata. Lo afferma la Consumers Association che ha confermato i risultati di un proprio studio su internet e porno.
Sarebbero 7mila gli intervistati dall’Associazione dei consumatori e molti di loro hanno riferito di essere profondamente colpiti dalla diffusione della pornografia online. Qualcuno si è detto shockato di essersi imbattuto nel porno mentre navigava su web insieme ai propri figli.
Which?Online , il magazine dell’Associazione, ha riportato le dichiarazioni di alcuni degli intervistati. “Stavo cercando informazioni sulla band Boyzone – ha dichiarato Amanda Phillips, madre di famiglia – ho digitato vari nomi cercando il sito e poi mi sono trovata in una situazione assurda, con uomini nudi che apparivano sullo schermo”. La soluzione adottata dalla signora Phillips è stata di visionare pagina per pagina quello che appare e solo successivamente chiamare la figlia di cinque anni per farle vedere quanto ha trovato.
L’Associazione dei consumatori ha intenzione di lavorare con gli indici e i motori di ricerca per rendere meno semplice l’accesso a siti pornografici. Non è chiaro, però, quale debba essere il prezzo di questa sorta di “censura preventiva” e se non sarebbe invece più efficace promuovere una maggiore consapevolezza della rete e degli strumenti a disposizione dei navigatori per scegliere le informazioni di interesse…