A Longhorn gli hard disk piacciono così

A Longhorn gli hard disk piacciono così

Conditi con memoria flash. E' così che Microsoft pensa di servire gli hard disk al suo prossimo pupillo, per corteggiare uno dei settori del mercato dei computer a più alto tasso di crescita: quello dei notebook
Conditi con memoria flash. E' così che Microsoft pensa di servire gli hard disk al suo prossimo pupillo, per corteggiare uno dei settori del mercato dei computer a più alto tasso di crescita: quello dei notebook


Roma – Microsoft è dell’opinione che, al contrario di quanto accadeva in passato, oggi è l’hardware a doversi adattare al software. Una convinzione che ben giustifica la sua recente proposta ai produttori di hard disk di sviluppare drive per notebook ottimizzati per una delle tecnologie che sarà alla base di Longhorn.

Il progetto di Microsoft, illustrato durante la conferenza WinHEC della scorsa settimana, prevede l’integrazione nei futuri hard disk da 2,5 e 1,8 pollici di una certa quantità di memoria flash gestita dal sistema operativo: il suo scopo è quello di velocizzare gli accessi al disco e ridurre i consumi energetici.

Microsoft ha spiegato che attraverso la tecnologia Superfetch di Longhorn, che consiste essenzialmente di una tecnica di read-ahead (lettura anticipata) per la previsione della lettura dei dati su disco, è possibile utilizzare la memoria flash come un contenitore dove depositare le informazioni che, durante le successive operazioni di lettura su disco, hanno maggiori probabilità di essere richieste dal software. Questa tecnica, già utilizzata per gestire la cache e il buffer delle memorie di massa, in Longhorn verrà ottimizzata per sfruttare proprio l’eventuale presenza, negli hard disk, di quantitativi anche generosi di memoria flash. Quest’ultima si affiancherà al tradizionale buffer del disco, composto da memoria volatile molto più veloce della flash ma anche decisamente più costosa.

Microsoft sostiene che la memoria flash può poi immagazzinare i dati destinati ad essere archiviati sul disco e differirne la scrittura ad un momento successivo. Da alcuni test emergerebbe che un tipico utente di notebook scrive sul disco meno di 100 MB di dati ogni 10 minuti: questo significa, ad esempio, che una memoria flash da 128 MB potrebbe consentire al sistema operativo di scrivere sul disco a intervalli di tempo di una decina di minuti. La tal cosa, secondo Microsoft, contribuisce ad allungare l’autonomia delle batterie e la vita del drive.

L’utilizzo di una memoria non volatile per il caching dei file ha poi il vantaggio, in caso di blocco o inaspettato spegnimento del sistema, di poter consentire il recupero delle informazioni ancora non scritte su disco.

Una memoria flash ha una vita media di 100.000 cicli di lettura/scrittura, dopo i quali l’affidabilità dei dati non è più garantita. Tale limite, a detta di Microsoft, non rappresenta tuttavia un grosso problema: il colosso calcola infatti che un utente medio potrebbe utilizzare la stessa memoria flash per circa 40 anni. Anche nel caso in cui si scrivessero dati con una frequenza di 10 minuti per 24 ore al giorno, il disco a stato solido continuerebbe a funzionare con affidabilità per quasi 2 anni.

Lo scoglio che Microsoft dovrà superare, a detta degli analisti, è la diffidenza dei produttori verso l’aggiunta nei propri hard disk di un componente che, inevitabilmente, si tradurrà in un aggravio dei costi di produzione. Nel momento in cui Longhorn arriverà sul mercato, il big di Redmond stima che una memoria flash da 128 MB costerà ai produttori circa 6 dollari a drive: un costo che, secondo alcuni analisti, potrebbe incidere sul prezzo finale del prodotto di un fattore compreso fra il 3 e il 5 per cento.

Un portavoce di Microsoft ha detto che l’azienda ha già preso contatti con due grossi produttori di hard disk allo scopo di illustrargli la propria idea e valutare insieme i pro e i contro.

Con il suo prossimo sistema operativo il gigante di Redmond introdurrà diverse altre tecnologie dedicate ai laptop: fra queste c’è un’interfaccia per l’accesso istantaneo alle funzioni multimediali, come la riproduzione di video e audio, a cui si potrà accedere prima del completo avvio di Windows.

Non è difficile immaginare perché Microsoft dedichi tanta attenzione ai notebook: questa categoria di computer è infatti destinata, in breve tempo, a dominare il mercato consumer e alcuni segmenti di quello professionale.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 11 mag 2004
Link copiato negli appunti