Milano – Il 19 dicembre, al Mondadori Multicenter di via Berchet 2, a Milano, si terrà quello che viene definito il primo esame di certificazione Linux University. Una certificazione su Linux in Italia indipendente dalle distribuzioni. Il costo è di 155 euro.
Linux University, indipendente da qualsiasi distribuzione, è una certificazione promossa dalla rivista inter.net e pensata da esperti Linux allo scopo di promuovere la diffusione in ambito aziendale del sistema operativo open source e facilitare l’incontro tra chi cerca e chi offre lavoro.
“L’idea di base – si legge in una nota di inter.net – è stata di rifarsi sempre alla documentazione ufficiale, l’unica indiscutibile. Accanto a questa si è pensato di selezionare dei libri di supporto. Perciò, per prepararsi alla certificazione, bisogna studiare i “man” dei numerosi tool, programmi e comandi che si usano in Linux, aiutandosi con i libri segnalati, che riassumono e semplificano (in italiano) quanto scritto nei manuali.”
Linux University viene proposto non come un corso di Linux, dunque, ma come un esame che consente a tutti di identificare il proprio grado di conoscenza del sistema operativo. Per sostenere l’esame non occorre aver partecipato ad alcun corso.
Le certificazioni di Linux University sono tre: Amministratore di sistema, Amministratore di rete ed Esperto di sicurezza. Parte dei proventi sarà utilizzata per promuovere progetti che la redazione riterrà interessanti per la promozione di Linux in Italia.
Materiale utile all’ottenimento della certificazione e altre informazioni sono disponibili sul sito di inter.net .
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spettacolo
Anonimoma quanto e bello quanto e buono ci vuole un
serverone per far girar du transazionia raga microsoft .net e più veloce e potente e per chi parla dell'essere legato ad una piattaforma a breve i port per linux di .net saranno rilasciati con la benedizione di dio bill.a raga mollate er carrozzone java .net e qui e fra poco multipiattaforma, che volete di più.AnonimoRe: ma quanto e bello quanto e buono ci vuole un
- Scritto da: multi> a raga mollate er carrozzone java .net e qui> e fra poco multipiattaforma, che volete di> più.----------------------------------------------Un amaro LucanoAnonimoInsomma vincono Microsoft e IBM
Se Sun non vuole rischiare di rimanere tagliata fuori con il suo Java, deve scendere a più miti consigli e accettare gli standard che altri (Microsoft e IBM in testa) hanno definito.Così magari Sun imaprerà la lezione: Java non si tocca? IBM e Microsoft sono state citate per avere tentato di modificare Java? Benissimo: cara Sun tieniti pure il tuo Java. Noi si va in un'altra direzione. Se vuoi sopravvivere sarai tu a seguire noi.AnonimoRe: Insomma vincono Microsoft e IBM
- Scritto da: Darth Vader> Se Sun non vuole rischiare di rimanere> tagliata fuori con il suo Java, deve> scendere a più miti consigli e accettare gli> standard che altri (Microsoft e IBM in> testa) hanno definito.-----------------------------------------------Si staranno sbellicando dalle risate. > Così magari Sun imaprerà la lezione: Java> non si tocca? IBM e Microsoft sono state> citate per avere tentato di modificare Java?-----------------------------------------------Solo Microsoft è stata citata. Ha pagato pure 20 milioni di dollari per aver modificato Java in maniera tale che le applicazioni create con un linguaggio che nelle intenzioni di Sun deve essere multipiattaforma, invece potessero girare solo su quella cazzata di windows.> Benissimo: cara Sun tieniti pure il tuo> Java. Noi si va in un'altra direzione. Se> vuoi sopravvivere sarai tu a seguire noi.-----------------------------------------------Infatti se lo tengono e continuano a svilupparlo, non hanno bisogno del tuo benestare. Tu puoi andare in qualunque direzione vuoi. Per la sopravvivenza non è ancora detto. Ti ricordo che il processo non è ancora terminato. 9 stati, capofila la California cioé lo stato più tecnologico del mondo e pure la commissione giustizia del senato americano hanno deciso di continuare. E se per caso la cosa va ancora per le lunghe ( cosa che accadrà) e tra 3 anni torna un democratico alla presidenza? Pensi che sopravviverà un'azienda che fa business come tutte o un'azienda che fa vaporware? Se venisse veramente smembrata, considerando la pochezza del software che producono e venendo a mancare la sinergia tra i vari prodotti, chi pensi sopravviverà? Chi vivrà vedrà.AnonimoRe: aggiornamento
da KWNEWS:«Importanti sviluppi nel processo antitrust che coinvolge Microsoft. Secondo quanto rivelato da Reuters, alcuni dirigenti della Nokia e di Sbc Communications testimonieranno a favore dei nove stati che si sono rifiutati di sottoscrivere l?accordo di compromesso proposto lo scorso settembre dall?azienda di Redmond. Larry Pearson, product design manager per Sbc Operations, e il vice presidente di Nokia William Plummer sarebbero infatti fra i 14 testimoni chiamati a deporre dall?accusa. Il portavoce di Microsoft non ha rilasciato alcun commento ufficiale.»Come vedi caro Darth Vader non sono solo i comunisti linuxiani ad essersi rotti i c****oni dalle pratiche della microsoft. O pensi che tutte le altre aziende sono delle diramazioni dell'internazionale comunista e solo la Microsoft è l'ultimo baluardo del mercato? CiaoAnonimoRe: Insomma vincono Microsoft e IBM
- Scritto da: Darth Vader> Se Sun non vuole rischiare di rimanere> tagliata fuori con il suo Java, deve> scendere a più miti consigli e accettare gli> standard che altri (Microsoft e IBM in> testa) hanno definito.> > Così magari Sun imaprerà la lezione: Java> non si tocca? IBM e Microsoft sono state> citate per avere tentato di modificare Java?> Benissimo: cara Sun tieniti pure il tuo> Java. Noi si va in un'altra direzione. Se> vuoi sopravvivere sarai tu a seguire noi.Come da post di Vito qui sopra: M$ ha modificato il linguaggio e lo chiamava Java: questo era irregolare!!Col C# va molto meglio: spero proprio che M$ non imponga modifiche folli proprio grazie alla standardizzazione che ha ottenuto.Come dicevo ieri, non mi fido dei famosi servizi, da qualunque parte vengano..AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 18 dic 2001Ti potrebbe interessare