Redmond (USA) – Il progetto partorito poco più di un mese fa dalla mente di Joseph Cheek, ex Microsoft e attuale impiegato alla Linuxcare , sebbene non originale nell’obiettivo principe – quello di rendere Linux più facile da utilizzare – è senz’altro il primo a voler portare una fetta della filosofia Microsoft nel mondo open source.
Cheek ritiene di aver accumulato un bel po ‘ di esperienza nei sistemi operativi Microsoft, che ora vuole riversare in questa sua distribuzione, battezzata Redmond Linux, e unirla ai concetti del mondo open source.
Sebbene gli obiettivi che Cheek rincorre siano comuni ad altri staff di sviluppo, come Eazel e Helixcode, Redmond Linux si rifarà molto più da vicino a quei concetti di base che caratterizzano il processo di sviluppo software che Microsoft utilizza per i suoi prodotti e che, a detta di Cheek, dovrebbero porre maggiore attenzione alle necessità dei normali utenti, dai ragazzini che vogliono giocare alle segretarie che vogliono solo battere qualche lettera.
E’ facile immaginare come buona parte della comunità open source griderà all’eresia, ma tutto sommato Linux è grande proprio perché aperto ad ogni esperienza.