Roma – La connessione internet satellitare è una chimera per moltissimi da molto tempo e i primi servizi di questo genere stanno mostrando i muscoli. Secondo Aconet, il satellite non ha soltanto un brillante futuro ma ha anche un presente broadband convincente. Ed è quanto emerge dalla “prova su strada” che Punto Informatico ha effettuato sul servizio di connettività satellitare bi-direzionale AIR DSL. Un servizio che Aconet propone a professionisti ed aziende interessati ad un servizio ADSL, anzi “ADSL-like”, che non sia limitato dall’annosa questione della copertura territoriale.
Per andare anche tecnicamente a fondo dell’offerta, descritta dal sito di Aconet , Punto Informatico ha intervistato Massimiliano Ziegler, nominato di recente Direttore Generale dell’azienda che si propone come “Network Application Solution Provider”.
Punto Informatico: Aconet parla di ADSL-like, cioè di connessione a banda larga fornita però via satellite. Questo vuol dire che il vostro servizio viene proposto in concorrenza all’ADSL tradizionale?
Massimiliano Ziegler: No. L’esigenza del satellite è nata come complementare all’offerta terrestre, perché le esigenze della banda larga sono tali da non poter essere confinate ai problemi di copertura territoriale. Nel caso di Aconet significa offrire un modello broadband flessibile, per la costruzione di VPN, per la fruzione di applicazioni in rete e via dicendo.
Il plus di questa soluzione è il fatto che si serve di un un satellite geostazionario a sette gradi est, e la copertura arriva quindi in tutta Europa, fino alla Scandinavia e in NordAfrica. Quindi si può pensare a VPN in modo diverso e molto più ampio che in passato. L’equipment nasce predisposto per garantire 2 Mb/s in downstream e 512 Kb/s in upstream.
PI: Qualche tempo fa, Tiscali annunciò TiscaliSat, che si proponeva come prima soluzione satellitare bidirezionale per la connettività internet. La proposta di Aconet è la stessa?
MZ: Le tecnologie sono simili, ma il carrier è diverso. Basti pensare che il nostro progetto nasce da una partnership con un leader di mercato, la Hughes Network System. E rispetto a Tiscali noi ci rivolgiamo ad un target aziendale, coprendo un’esigenza business.
PI: Per fruire del servizio Aconet, l’utente professionale o l’azienda cosa deve installare in sede? Sono possibili connessioni LAN? E chi esegue l’installazione?
MZ: Noi forniamo per dna aziendale un servizio chiavi in mano. Questo significa che nello startup è compreso tutto quello che va dall’installazione della parabola al puntamento fino alla configurazione LAN. Il nostro installatore lascia il cliente solo quando tutto è perfettamente funzionante.
I componenti sono ovviamente la parabola, che sfrutta due canali, uno di trasmissione e uno di ricezione. Nel cavo di ricezione, splittandolo e inserendo un terzo illuminatore, è anche possibile condividere i segnali tradizionali della pay-tv, una funzionalità da tenere d’occhio in una fase successiva, quella della fornitura di contenuti specializzati. Per le postazioni singole l’equipment sono due elementi USB di ricezione e trasmissione, che per la LAN hanno due porte ethernet, per connettere due LAN.
PI: Perché un’azienda o un professionista dovrebbe optare per una soluzione satellitare, anche se bidirezionale? Non ci sono alternative con minori costi di attivazione?
MZ: Attualmente a parità di cavo, il satellite potrebbe non essere concorrenziale. Il vantaggio è nel provisioning, non si passa per Telecom Italia né per i carrier alternativi. Questo è uno dei motivi per cui entro tre giorni dall’ordine possiamo fornire tutto al cliente. Non ci sono congestioni. La stazione permette la ricezione di contenuti multimediali, in streaming o altro, a 2 megabit. PI: Si è parlato spesso del delay causato dal satellite, ovvero quel ritardo nello scambio dati dovuto al fatto che ci sono molte migliaia di chilometri tra la postazione dell’utente e il satellite stesso. Questo delay è un problema per la navigazione? È risolvibile?
MZ: Occorre fare alcune considerazioni.
È innegabile che il satellite, a 36mila chilometri dalla Terra, nella fascia di Clarke, solidale con la rotazione terrestre, soffra di un ritardo fisico di 500 millisecondi.
Ma bisogna vedere che uso se ne fa. Sicuramente il confronto sulla resa a livello di “http” risulta ingeneroso, per via del ritardo costante. Il ritardo non è tanto nella navigazione “hit and run” quanto nel fatto che quando l’utente clicca su un link, per esempio, deve attendere 500 millisecondi per vedersi poi recapitare tutto insieme il contenuto della pagina. Al ritardo ovviamo via proxy, con un server di active caching che si trova direttamente nella stazione di uplink.
Se da una parte è ovvio che in una zona non coperta da altri servizi broadband in cui ci si può al massimo accontentare dei 6 K di un ISDN mi trovo con un sistema più efficiente, dall’altra nelle sessioni aperte, dall’FTP allo streaming audio e video, all’uso delle applicazioni di rete, la nostra soluzione è molto più potente.
PI: La proposta commerciale di Aconet è centrata anche sulla fornitura di servizi in modalità ASP. Si parla da anni delle soluzioni ASP, il mercato è pronto?
MZ: Il mercato inizia oggi a recepire una soluzione digitale capace di superare le problematiche attuali, da quelle regolamentari all’ultimo miglio ancora legato a Telecom Italia. Noi interveniamo su questi fronti, offrendo un pacchetto alternativo ma dalle caratteristiche simili all’ADSL. Di fatto AIR DSL risponde alla diffusa insofferenza rispetto all’ADSL tradizionale e all’esigenza di poter sfruttare applicativi su tutto il territorio europeo.
PI: Ha senso parlare di banda minima garantita nel caso del servizio satellitare di Aconet? Esiste una banda massima?
MZ: Uno dei vantaggi della nostra offerta sta nel fatto che il pacchetto IP per arrivare a destinazione viaggia principalmente via satellite dove non è congestionato, sfruttando un’architettura TDMA che non consente congestionamenti.
Per di più il pacchetto per tutto il tratto satellitare viaggia in modalità crittata DES (128 bit).
PI: Uno degli elementi più significativi nel giudicare un provider è per l’utente quello dell’assistenza. Cosa offre Aconet?
MZ: Così come per i nostri altri servizi terrestri, come l’ADSL con banda garantita, ci posizioniamo su un pricing leggermente più alto che sposa il concetto degli SLA, i Service Level Agreement. Al cliente sul contratto offriamo una serie di parametri sui quali tariamo il servizio, e gli SLA sono al primo posto. Negli SLA l’assistenza è centrale. Ogni cliente ha un proprio codice per un’assistenza 24 ore su 24.
PI: Tutto bello, tutto funzionante ma per un’azienda tutto questo che costo ha?
MZ: Per le imprese interessate alle soluzioni LAN ovviamente dipende dal progetto di network. Come single station, il canone mensile con banda garantita è di 187 euro al mese.
La parte che incide maggiormente rispetto ad un ADSL terrestre è lo start up, legato ai costi di installazione e all’equipment, che sfiora i 1.500 euro. È d’altra parte un prodotto legato alle attività delle aziende, ovviamente disponibile anche per gli entusiasti “heavy-user”, ma è un prodotto per un business, capace di offrire costi fissi e non variabili.
Intervista a cura di Paolo De Andreis