Acqua dall'aria

Acqua dall'aria

Una risorsa per dissetare anche le zone più torride
Una risorsa per dissetare anche le zone più torride

Una delle difficoltà maggiori che le truppe al fronte nelle zone torride incontrano è la penuria d’acqua. Tutti gli eserciti del mondo, per mantenere idratati i propri militari, provvedono con sistemi logistici adeguati al trasporto dell’acqua sulle linee di guerra, attraverso mezzi terrestri o aerei che spesso si trovano a raggiungere località molto pericolose per l’incolumità di chi li conduce. Oltre alla pericolosità, bisogna fare anche i conti con costi di trasporto davvero esorbitanti. Per risolvere questo problema alla radice, la startup israeliana Water-Gen Ltd ha dato vita a WaterGen.

WaterGen

Si tratta di un dispositivo che funziona con lo stesso principio di un climatizzatore d’aria, ricavando l’acqua necessaria per dissetare le truppe direttamente dall’umidità dell’aria dell’ambiente circostante. L’aria viene convogliata attraverso una ventola nel dispositivo e filtrata, in modo da raccogliere l’acqua. Questa acqua viene poi ulteriormente sottoposta ad un trattamento di purificazione, attraverso appositi filtri e pompe, e viene mineralizzata per essere poi pronta da bere. L’acqua così trattata può essere conservata in apposite taniche e consumata immediatamente attraverso una tubatura alla cui estremità è presente un rubinetto.
A seconda delle condizioni ambientali in cui si utilizza WaterGen, si possono ottenere dai venti ai sessanta litri al giorno di acqua.

Questa riserva d’acqua portatile offre notevoli vantaggi, risolvendo non poche difficoltà di approvvigionamento. Ovviamente, i moduli di assorbimento ed estrazione dell’acqua richiedono la presenza di fonti di energia elettrica per funzionare. Il produttore non riporta però le caratteristiche di consumo elettrico del dispositivo e non fornisce informazioni relative all’autonomia dei generatori interni.

Per quanto progettato per le forze militari, questa evoluzione potrebbe anche essere applicata in ambito civile. Infatti, spesso capita che la tecnologia che si usa nel quotidiano derivi da sistemi pensati per scopi militari. WaterGen potrebbe essere usato con fini più benevoli, ad esempio per portare l’acqua a quelle popolazioni che soffrono la sete, magari per colpa delle guerre stesse.
Insomma, WaterGen è solamente uno strumento e come tale è poi l’uomo a deciderne quale uso farne.

(via Ubergizmo )

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Pubblicato il
8 mar 2012
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