Web – Il suo nome è Adore, anche conosciuto come Red worm, ed è il terzo vermicello per Linux a venire alla ribalta nel giro di poco tempo.
Secondo gli esperti di sicurezza, sarebbe comparso per la prima volta il primo di aprile e sarebbe figlio degli ormai noti Ramen e Lion, due worm con i quali sembra avere molto in comune.
Adore scandisce la Rete alla ricerca di host Linux vulnerabili a quattro falle di sicurezza relative ai software LPRng, rpc-statd, wu-ftpd e BIND. I primi tre exploit sono gli stessi sfruttati da Ramen, mentre l’ultimo è quello utilizzato da Lion.
Il vermicello rimpiazza soltanto un file, ps , con un cavallo di Troia, dopodiché spedisce un e-mail ad alcuni indirizzi di domini ospitati su server cinesi e americani. L’e-mail contiene i seguenti file:
/etc/ftpusers
ifconfig
ps -aux
/root/.bash_history
/etc/hosts
/etc/shadow
Fatto questo, come già succedeva con Ramen e Lion, il worm si preoccupa di installare una backdoor, una porta d’entrata nascosta che consente l’accesso illecito nel sistema a chi ne sia a conoscenza. Come ultima operazione, Adore rimuove ogni sua traccia dal sistema vittima, eseguendo infine un riavvio della macchina in piena notte.
Per rilevare e rimuovere il virus è già disponibile un tool, ” adorefind “, capace di fermare l’esecuzione del worm e cancellarlo in modo definitivo dal sistema.
Gli esperti di sicurezza sostengono che le patch che pongono fine alle vulnerabilità sfruttate da Ramen e dai suoi fratellini sono già disponibili da tempo: la più recente (fine gennaio) è quella di BIND, disponibile qui .
-
WWW.ATSOPOCNAB.IT E' CON VOI!!!
APPOGGIO TOTALE ALL'INIZIATIVAWWW.ATSOPOCNAB.ITMODENAAnonimoScrivete a questo forum... :-)
http://www.ilcerchio.tv/community/user/forum_thread.jsp?forumid=153Si intitola: A chi consegneresti il tapiro ?Risposta scontata... :-)Vediamo se sono indipendenti come si professano...AnonimoRe: Scrivete a questo forum... :-)
- Scritto da: Warp9> http://www.ilcerchio.tv/community/user/forum_> > Si intitola: A chi consegneresti il tapiro ?> > Risposta scontata... :-)> > Vediamo se sono indipendenti come si> professano...Consegnerei il tapiro a tutti i Ministri della Pubblica Istruzione (tranne uno) succedutisi in Italia dal dopoguerra ad oggi. Il "tranne uno" è l'ex Ministro Giovanni Galloni che ebbe il coraggio di dire alla tv di Stato che i testi letterari che vengono proposti ai giovani nelle varie scuole - Università compresa - grondano di contenuti nichilisti, pessimisti e depressivi... che non c'era (e ancora non c'è) assolutamente libertà di leggere altro, se non quanto suddetto e stigmatizzato... e che si sarebbe dovuto lavorare per modificare tali testi. Cosa ovviamente non fatta da chi repentinamente ne prese il posto e dai tanti succedutisi poi.Il mio tapiro ai Ministri della Pubblica Istruzione in ItaliaAnonimoIl mio dominio è al servizio della causa
Su www.cagni.it sto cercando di organizzare la protesta,per ora ci sono solo alcuni link, aspetto adesioni e documentazione da pubblicare, link a siti correlati e tante idee. Per contattarmi cagni@tiscalinet.itAnonimoSegnalo anche peacelink
http://www.peacelink.it/censura/ un'altra iniziativa legata a questo problemalord auberonAnonimoRe: Segnalo anche peacelink
- Scritto da: lord auberon> http://www.peacelink.it/censura/ > > un'altra iniziativa legata a questo problemasi ma poi che fine hanno fatto? cioe' avevano lanciato una iniziativa lodevole, ma oggi dove sono? non mi sembra neanche di leggere ancora il loro link ne' la loro adesione , speriamo arrivino presto perche' sono forti ! :)AnonimoKK aderisce in pieno!
Complimenti a Punto Informatico per la rapidita' nell' attivare la petizione!In poche ore ecco pronti una bella serie di banner per i nostri siti.PI, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo...e pensare che loro sono una testata giornalistica registrata , ma mi sa che sono una mosca bianca nel panormama del giornalismo italiano...paoloxwww.kontrokultura.orgAnonimoNon ho parole!
No, non è possibile esprimere lo sdegno che provo nei confronti di chi amministra il paese in cui vivo!Questa legge rappresenta una limitazione gravissima al diritto di parola, un mezzo per controllare e irreggimentare il libero flusso di informazioni,flusso che evidentemente faceva paura a troppi.Come nelle dittature si bruciano i libri,(gesto emblematico della paura di una "eccessiva" disponibilità di informazione scomoda) in Italia con una semplice legge si é "bruciato" in un sol colpo la possibilità, da parte di un qualsiasi utente, di contribuire ad un così libero mezzo di circolazione dell'informazione quale è internet.Tutto questo, naturalmente, con il silenzio e la compiacenza dei mezzi di comunicazione "ufficiali" che si sono guardati bene dal diffondere la notizia dell' approvazione di questa legge-bavaglio!No, non possiamo e non dobbiamo starcene buoni mentre c'é chi,zitto zitto, si ingegna per toglierci ogni giorno un pezzettino della nostra libertà e della nostra individualità!Sveglia ragazzi, l'Italia siamo soprattutto noi!AnonimoMetal It presente
Banner inserito, siamo con tutti voi.Non avrete la nostra libertà...e pagherete tutto un giorno.AnonimoAnch'io
Ho firmato la petizione e collocato un banner su ciascuna pagina del mio sito. Questa storia mi fa star male.Anonimowww.tsponline.net presente!
Tutti possiamo parlare poichè tutti ne abbiamo diritto oppure cambiamo la costituzione e dichiariamoci stato del terzo mondo.......TSP aderisce in pieno alla causa e non può far altro che aspettare che il prossimo governo abolisca questa assurda legge.......Anonimonotizia seguente... querela
si... comunque leggetevi ancheQUERELATO L'AUTORE DI UN POST SU PI...Anonimoscrivete anche agli altri siti!!!!!
mi raccomando scrivete anche agli altri siti, tempestateli di domande se non parlano di questa cosa vergognosa!!!mettete in causa il vostro provider (che e' responsabile di quello che VOI scrivete...)mi raccomando!AnonimoPERCHE ALTRI SITI NON NE PARLANO
perche questa notizia tende a passare inosservata?????vi pare che i giornalisti abbiano detto qualcosa su questo?www.clarence.com parla oggi dei siti dei tifosi del milan, che qui e' notizia di qualche giorno fa...possibile non dicano niente di questo???AnonimoRe: PERCHE ALTRI SITI NON NE PARLANO
> perche questa notizia tende a passare> inosservata?????> vi pare che i giornalisti abbiano detto> qualcosa su questo?Stamattina ci sono 2 articoli su repubblica in merito:Intervista a Chiti http://www.repubblica.it/online/politica/leggeditoria/chiti/chiti.htmlArticolo generico sulla faccendahttp://www.repubblica.it/online/politica/leggeditoria/leggeditoria/leggeditoria.htmlEntrambi gli articoli tendono a minimizzare il problema, ma il contenuto non è affatto tranquillizzante secondo me.Anonimoricordatevene anche domani
E' vero che ieri avrete avuto mille visitatori... ma se ne ricorderanno la settimana prossima?Io sono dell'idea di diffondere quanto più mi è possibile tutto questo...ma ho l'impressione, come un commentatore di ieri, che tutti qui blaterino molto... magari li beccate oggi... forse ancora domani... ma si faranno portavoce della (propria, tra l'altro) libertà?Mi rendo conto che suona molto epico... ma si tratta proprio dei diritti fondamentali della persona. Mille persone sono troppo poche.La sola Milano ne conta parecchie di più.Si potrebbe dare per scontato che quelli d'accordo sono tutti i non-votanti.Temo quelli che non fanno nulla o lo fanno solo quando sono un po' caldi.Anonimosito www.camera.it
Visitando il sito www.camera.it (sito della camera dei deputati italiani) non ho trovato indicazione dell'editore e del direttore responsabile.Sbaglio o dovrebbero anche loro averlo inserito?Qualcuno più capace di me, può controllare se il sito è fuorilegge?AnonimoRe: sito www.camera.it
- Scritto da: Paolo Capobianco> Visitando il sito www.camera.it (sito della> camera dei deputati italiani) non ho trovato> indicazione dell'editore e del direttore> responsabile.> Sbaglio o dovrebbero anche loro averlo> inserito?> Qualcuno più capace di me, può controllare> se il sito è fuorilegge?Lo stesso vale anche per il sito www.governo.it(visitato ieri e controllato oggi)Anonimooffresi giornalista per fare il direttore
sono d'accordo con la protesta e col fatto che sia una legge assurda, ma dato che migliaia di pubblicisti guadagnano poche migliaia di lire ad articolo, come me appunto, io offro il mio nome per fare il direttore responsabile a chiunque lo voglia: 100mila lire al mese.AnonimoRe: offresi giornalista per fare il direttore
Facciamo 70 e non se ne parli più.(e lascio perdere)- Scritto da: luca marinai> sono d'accordo con la protesta e col fatto> che sia una legge assurda, ma dato che> migliaia di pubblicisti guadagnano poche> migliaia di lire ad articolo, come me> appunto, io offro il mio nome per fare il> direttore responsabile a chiunque lo voglia:> 100mila lire al mese.AnonimoRe: offresi giornalista per fare il direttore
Guarda che sei vai sul lungomare guadagni di piu'.- Scritto da: luca marinai> sono d'accordo con la protesta e col fatto> che sia una legge assurda, ma dato che> migliaia di pubblicisti guadagnano poche> migliaia di lire ad articolo, come me> appunto, io offro il mio nome per fare il> direttore responsabile a chiunque lo voglia:> 100mila lire al mese.AnonimoFinalmente qualcuno ci risponde!
Finalmente questa mattina ne parlano anche i siti di informazione "ufficiale" :ecco l'articolo di Repubblica.it:--------------------------------------La norma prevede la registrazione dei siti di informazioneinsorgono gli amatori: "Vale anche per noi? Dovrò chiudere?"La legge sull'editoriascatena il panico in ReteIl sottosegretario Vannino Chiti rassicura"Le nuove regole riguardano solo le imprese editoriali"di DARIO OLIVERO --------------------------------------------------------------------------------ROMA - Arriva senza preavviso sottoforma di una valanga di e-mail. Messaggi preoccupati. "Dovrò registrarmi? Dovrò chiudere il mio sito? Rientro nella nuova legge?". Con la velocità che ha solo la Rete, la preoccupazione cresce, si moltiplica e sfiora il panico. La causa: la nuova legge sull'editoria entrata in vigore due giorni fa. Le "vittime": centinaia di persone che hanno o gestiscono, per hobby o per lavoro, da sole o con altri, un sito Internet. Perché, tra i molti aspetti che la legge regola, c'è un nodo centrale: quello che riguarda l'informazione su Internet.Tutto ruota intorno al concetto di "prodotto editoriale" che, secondo la nuova legge, è quello "realizzato su supporto cartaceo, ivi compreso il libro, o su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o comunque alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico, o attraverso la radiodiffusione sonora e televisiva, con esclusione dei prodotti discografici o cinematografici".Che cosa significa? Significa che d'ora in poi, le regole che valgono per l'editoria "classica" (giornali, riviste, libri) ora valgono anche per l'editoria multimediale. Nello specifico, se un sito Internet fa informazione periodica, deve essere registrato come se fosse un normale giornale periodico. Questo, per poter individuare un responsabile (il direttore) delle informazioni che vengono diffuse.In che modo? Basterebbe che l'autore del sito si iscrivesse all'albo dei giornalisti professionisti, al registro dei pubblicisti oppure, e questa è la novità, al registro degli operatori di comunicazione che l'Autorità garante per le comunicazioni sta per stilare. In questo modo, il sito avrebbe un responsabile che risponde delle informazioni che diffonde.Ma ecco che sorgono i problemi. Quali sono i siti che si devono registrare? Tutti? Quali sono i siti che rientrano nella definizione di diffusori di un "prodotto editoriale"? Questo aspetto ha scatenato una serie di reazioni preoccupate (anche alla redazione di Repubblica.it sono arrivate numerose e-mail) di persone che hanno un sito Internet e che non sanno che cosa fare. Non sanno se devono registrarsi, se il contenuto delle loro pagine costituisce informazione, che cosa si intenda per informazione.Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l'editoria Vannino Chiti invita alla calma: "Questa legge non è una legge normativa di Internet, ma dell'editoria. Riguarda solo le imprese editoriali. Chi ha un sito amatoriale deve stare tranquillo". La discriminante fondamentale, aggiunge, che separa un sito che fa informazione da uno che non la fa è la periodicità, cioè la continuità nel tempo della diffusione delle notizie.Ma le cose non sono così semplici. Perché, nonostante le rassicurazioni, molti continuano a vedere nella nuova legge troppi margini di ambiguità e soprattutto temono di incorrere in sanzioni.C'è anche un altro aspetto della vicenda. I giornali si registrano in tribunale certificando luogo e anno di pubblicazione, nome e domicilio dello stampatore e l'editore. Tre caratteristiche che, nel caso di un sito Internet non sono immediatamente individuabili. A questo punto potrebbero essere i provider, cioè coloro che forniscono l'accesso a Internet del sito, ad avere un'ampia responsabilità. Potrebbero essere loro infatti a rischiare di incorrere nelle sanzioni amministrative in quanto divulgatori di "stampe o stampati pubblicati senza l'osservanza delle prescrizioni di legge".(6 aprile 2001)AnonimoRe: Finalmente qualcuno ci risponde!
- Scritto da: paolox> .......omissis............> Il sottosegretario alla presidenza del> Consiglio per l'editoria Vannino Chiti> invita alla calma: "Questa legge non è una> legge normativa di Internet, ma> dell'editoria. Riguarda solo le imprese> editoriali. Chi ha un sito amatoriale deve> stare tranquillo". La discriminante> fondamentale, aggiunge, che separa un sito> che fa informazione da uno che non la fa è> la periodicità, cioè la continuità nel tempo> della diffusione delle notizie.> Questa risposta del sottosegretario non mi rassicura per niente, perchè chi aggiorna il sito periodicamente INCORRE nelle sanzioni previste .Quindi le parole suonano così: "Aprite pure un sito internet ma non fate concorrenza a chi detiene il monopolio dell'informazione e dell'opinione "Evidentemente in sottosegretario , imbarazzato, FINGE di non conoscere questo aspetto del problemaAnonimoRe: Finalmente qualcuno ci risponde!
Lode a Repubblica che ne parla, ma le parole dell'On. Chiti mi sembrano:Non preoccupatevi, non censureremo internet, ma solo i siti internet. Queste sono le sue parole:Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l'editoria Vannino Chiti invita alla calma: "Questa legge non è una legge normativa di Internet, ma dell'editoria. Riguarda solo le imprese editoriali. Chi ha un sito amatoriale deve stare tranquillo". La discriminante fondamentale, aggiunge, che separa un sito che fa informazione da uno che non la fa è la periodicità, cioè la continuità nel tempo della diffusione delle notizie.Punto Informatico da quanti anni diffonde le notizie?Se io aggiorno il sito tutti i giorni, o una volta al mese non lo faccio con periodicità?Ciao Massimiliano3000 firme in un giorno, PI è grande e noi siamo i suoi profeti.AnonimoRe: Finalmente qualcuno ci risponde!
State tranquilli che quando vi arriva l'avviso di garanzia e vi sequestrano tutto, ci và l'On. CHITI A PARLARE COL GIUDICE :-(- Scritto da: paolox> > Finalmente questa mattina ne parlano anche i> siti di informazione "ufficiale" :> ecco l'articolo di Repubblica.it:> > --------------------------------------La> norma prevede la registrazione dei siti di> informazione> insorgono gli amatori: "Vale anche per noi?> Dovrò chiudere?"> > La legge sull'editoria> scatena il panico in Rete> Il sottosegretario Vannino Chiti rassicura> "Le nuove regole riguardano solo le imprese> editoriali"> > di DARIO OLIVERO > > ---------------------------------------------> ROMA - Arriva senza preavviso sottoforma di> una valanga di e-mail. Messaggi preoccupati.> "Dovrò registrarmi? Dovrò chiudere il mio> sito? Rientro nella nuova legge?". > Con la velocità che ha solo la Rete, la> preoccupazione cresce, si moltiplica e> sfiora il panico. La causa: la nuova legge> sull'editoria entrata in vigore due giorni> fa. Le "vittime": centinaia di persone che> hanno o gestiscono, per hobby o per lavoro,> da sole o con altri, un sito Internet.> Perché, tra i molti aspetti che la legge> regola, c'è un nodo centrale: quello che> riguarda l'informazione su Internet.> > Tutto ruota intorno al concetto di "prodotto> editoriale" che, secondo la nuova legge, è> quello "realizzato su supporto cartaceo, ivi> compreso il libro, o su supporto> informatico, destinato alla pubblicazione o> comunque alla diffusione di informazioni> presso il pubblico con ogni mezzo, anche> elettronico, o attraverso la radiodiffusione> sonora e televisiva, con esclusione dei> prodotti discografici o cinematografici".> > Che cosa significa? Significa che d'ora in> poi, le regole che valgono per l'editoria> "classica" (giornali, riviste, libri) ora> valgono anche per l'editoria multimediale.> Nello specifico, se un sito Internet fa> informazione periodica, deve essere> registrato come se fosse un normale giornale> periodico. Questo, per poter individuare un> responsabile (il direttore) delle> informazioni che vengono diffuse.> > In che modo? Basterebbe che l'autore del> sito si iscrivesse all'albo dei giornalisti> professionisti, al registro dei pubblicisti> oppure, e questa è la novità, al registro> degli operatori di comunicazione che> l'Autorità garante per le comunicazioni sta> per stilare. In questo modo, il sito avrebbe> un responsabile che risponde delle> informazioni che diffonde.> > Ma ecco che sorgono i problemi. Quali sono i> siti che si devono registrare? Tutti? Quali> sono i siti che rientrano nella definizione> di diffusori di un "prodotto editoriale"?> Questo aspetto ha scatenato una serie di> reazioni preoccupate (anche alla redazione> di Repubblica.it sono arrivate numerose> e-mail) di persone che hanno un sito> Internet e che non sanno che cosa fare. Non> sanno se devono registrarsi, se il contenuto> delle loro pagine costituisce informazione,> che cosa si intenda per informazione.> > Il sottosegretario alla presidenza del> Consiglio per l'editoria Vannino Chiti> invita alla calma: "Questa legge non è una> legge normativa di Internet, ma> dell'editoria. Riguarda solo le imprese> editoriali. Chi ha un sito amatoriale deve> stare tranquillo". La discriminante> fondamentale, aggiunge, che separa un sito> che fa informazione da uno che non la fa è> la periodicità, cioè la continuità nel tempo> della diffusione delle notizie.> > Ma le cose non sono così semplici. Perché,> nonostante le rassicurazioni, molti> continuano a vedere nella nuova legge troppi> margini di ambiguità e soprattutto temono di> incorrere in sanzioni.> > C'è anche un altro aspetto della vicenda. I> giornali si registrano in tribunale> certificando luogo e anno di pubblicazione,> nome e domicilio dello stampatore e> l'editore. Tre caratteristiche che, nel caso> di un sito Internet non sono immediatamente> individuabili. A questo punto potrebbero> essere i provider, cioè coloro che> forniscono l'accesso a Internet del sito, ad> avere un'ampia responsabilità. Potrebbero> essere loro infatti a rischiare di incorrere> nelle sanzioni amministrative in quanto> divulgatori di "stampe o stampati pubblicati> senza l'osservanza delle prescrizioni di> legge".> > (6 aprile 2001)> >AnonimoCerta gente capisce solo potere e soldi
Sono tutti coinvolti, politici, giornalisti, editori, giornalai .... basta vedere la cortina di silenzio stesa .....Da parte mia, almeno finche' non faranno qualche altra legge liberticida (non si sa mai, visto che gli italiani leggono poco che facciano una bella legge che obbliga a leggere, naturalmente a leggere i loro libri), non comprero' piu' nessun quotidiano, settimanale, votero' contro ogni iniziativa di qualsiasi governo che abbia fra le sue file qualcuno coinvolto con questa legge a dir poco anti democratica.Per evitari colpi bassi ai partiti politici hanno strozzato la liberta' di tutti, hanno ricordato a tutti che siamo solo carne da voto.Salve DbgAnonimoQualcuno può postare un annuncio in inglese.
Volevo mettere su slashdot un articolo che facesse riferimento a questa campagna, ma mi sono trovato in difficolta' a scrivere in inglese di questo argomento (a proposito, qualcuno sa dove trovare in internet un dizionarioitaliano->inglese?).Qualcuno potrebbe postare un piccolo annuncio in inglese (poche righe) con il link a questo sito?Poi mi occupero' io di postarlo su slashdot.AnonimoRe: Qualcuno può postare un annuncio in inglese.
Purtroppo non sono forte con l'inglese, e neanche con l'italiano. Se mi mandi o mi mandate un articolo in italiano lo pubblico su mio sito. Aspetto anche idee e commenti, link a siti e articoli che parlano della censura on-line.mandate i messaggi a cagni@tiscalinet.it.Il sito è www.cagni.it, l'ho messo in piedi ieri in 30 minuti, non sapevo come usarlo, ora lo so!Ciao MassimilianoAnonimoRe: Qualcuno può postare un annuncio in inglese.
Puoi trovare su PeaceLink del materiale in Italiano Inglese e Francese.http://www.peacelink.it/censura/anche io sto' cercando di mettere insieme un po' di documenti per preparare una o piu' pagine.Lavoriamoci, tanto la faccenda non finisce certo con le fastidiose dichiarazioni di Vannino Chiti.AnonimoRe: Qualcuno può postare un annuncio in inglese.
- Scritto da: Massimiliano> Purtroppo non sono forte con l'inglese, e> neanche con l'italiano. > Se mi mandi o mi mandate un articolo in> italiano lo pubblico su mio sito. Uhm...Ce l'hai l'autorizzazione?Chi è il direttore responsabile?E' iscritto all'albo?Ahi ahi ahi...AnonimoRe: Qualcuno può postare un annuncio in inglese.
Saluti.- Scritto da: Andrea Polci> Volevo mettere su slashdot un articolo che> facesse riferimento a questa campagna, ma miIo ho postato ieri questo, ma non l'hanno pubblicato... Puoi riusarlo se vuoi.More normalization for the online frontier.A recently passed by the italian parliament, heavily lobbied bythe association of professional journalists, requires that any"periodic publication" on paper or online, be registered at a localtribunal, with indication of a responsible director, owner, "printer",etc. etc. The responsible director must , of course, be a memberof the association of professional journalists (surprise, surprise).Violators can be fined up to $250 imprisoned for up to two years andpunished with the confiscation of the presses (a.k.a webserrver).Some sites are already (this one is a high school bullettin...). Italy did notinvent professional associations "corporazioni" for nothing - that,however, was in the Middle Age.AnonimoAnche noi collaboriamo
Salve a tutti sono il webmaster di Grafici Dentrovi segnalo che anche noi siamo molto preoccupati x quello che potrebbe succedere... e ci impegnamo x sensibilizzare i nostri visitatori inserendo il banner di P.I. ... non vogliamo andare in CINA!!!AnonimoW l'italia....
bhe che dire non ho parole.....da scelte del genere si può capire benissimo da che tipo di gente siamo governati.....Secondo me questa decisione si traduce in limitazione della libertà personale e di espressione anzi è repressioneCome sappiamo tutti Internet per filosofia è nata come strumento acessibile e libero a tutti, quindi con questa legge si stravolgerebbe anche la sua filosofia e lo scopo per cui è nata, inoltre chi a emesso questa legge ha trovato in internet un altro metodo per rubarci dei soldi.....non ho altre parole sono indignatoTi saluto e spero che non sia stato il solo (e non penso) della manifestazione del mio disappunto, e mi raccomando continuate a manifestare anche voi sul sito la vostra posizione come state facendo e magari qualcuno ci ascolteràGrazie per l'attenzione e vi saluto .AnonimoPerché dopo le elezioni?
Mi piacerebbe sapere cosa intendono fare a proposito i canditati se saranno eletti.La petizione dovrebbe essere usata adesso, in modo che i partiti ed i candidati prendano almeno una posizione in proposito.Perché non mandare le firme ai 2 schieramenti e chiedere un impegno ufficiale prima delle elezioni?AnonimoRe: Perché dopo le elezioni?
- Scritto da: Marco> La petizione dovrebbe essere usata adesso,> in modo che i partiti ed i candidati> prendano almeno una posizione in proposito.> > Perché non mandare le firme ai 2> schieramenti e chiedere un impegno ufficiale> prima delle elezioni?> Per due motivi:1) adesso entrambi i leaders ti direbbero "certamente è una legge iniqua e incostituzionale, per questo il primo impegno del mio Governo sarà quello di riparare l'errore". Frasi fatte che tornano in auge in periodo elettorale;2) perché adesso non si otterrebbe un bel niente: quasi il 50% dei parlamentari non sarà rieletto, quindi non è possibile che mantengano le promesse che potrebbero fare (vedi punto 1).Attendiamo il 14 maggio (il giorno dopo le elezioni): nel frattempo diamoci da fare per diffondere la notizia e far aderire qquante più persone possibile alla petizione.AnonimoViva l'Italia... non capisco come...
Ci si può rischiare 2 anni di reclusione per pubblicare INFORMAZIONE CLANDESTINA mentre si discute o meno sulla possibile scarcerazione di persone che uccidono i propri familiari. Siamo davvero in Italia. Dovremmo tutti vergognarci di essere Italiani! VERGOGNA!AnonimoRe: Viva l'Italia... non capisco come...
Non ci dobbiamo vergognare di essere Italiani ma di chi ci governa...- Scritto da: Un Italiano> Ci si può rischiare 2 anni di reclusione per> pubblicare INFORMAZIONE CLANDESTINA mentre> si discute o meno sulla possibile> scarcerazione di persone che uccidono i> propri familiari. Siamo davvero in Italia.> Dovremmo tutti vergognarci di essere> Italiani! VERGOGNA!>AnonimoMi vergogno dell'ipocrisia
Non solo pubblico sul web da più di due anni cercando di dare un tipo d'informazione che sulla penisola manca quasi totalmente, non solo studio Scienze della Comunicazione in una nazione che mi ha appena negato la libertà di parola, ma devo addirittura vedermi mettere i piedi in testa da dei parlamentari che non sanno nemmeno cosa faccia "loro" il popolo italiano su Internet.Mi fanno pietà, mi sento uno schifo.Imparate a governare una repubblica, la dittatura è morta da tempo.AnonimoMa siamo veramente liberi???
Non capisco perchè tanto accanimento a voler tenere sempre i primi posti dappertutto.Cominciando dall'alto dove si vendono l'anima per una poltrona e la maggior parte non ha idea realmente su cosa sta mettendo le mani, l'unico obbiettivo soldi!Che importa cosa si calpesta per amore di essi così quest'Italia decadente ci ha indebitato, affamato, ridotto in schiavitù psicologica e materiale.Portiamo catene ogni giorno per favorire i signori che giocano alla staffetta!!!Miliardi spesi per carta inutile per sapere chi è il più bello del reame!In più gli stessi signori vogliono decidere cosa pensare cosa guardare come vivere.La televisione, la stampa, un ammasso di bugie colossali con un pizzico di realtà per carpire meglio la fiducia, e un continuo fare notizia a tutti i costi che ha già provocato un bel pò di vittime, una volta si sapeva di meno è vero ma non tutti sono in grado di ascoltare obbiettivamente e di capire ogni cosa. Non si rispettano i gradi dell'età, nell'educazione si eccede nell'informazione al punto di creare dei disabili con le conseguenze che si leggono attualmente.Sarebbe troppo lungo da spiegare......Proprio per questo per la mancanza di una comunicazione che non sia truccata politicizzata tutti devono avere la possibilità di parlare se non si capirà questa esigenza non oso immagginare le conseguenze.Si sà già chi c'è dietro al monopolio della comunicazione chi chiuderà questa porta avrà decretato la fine di un intesa popolare.Io personalmente che sono un'amante dei libri ne acquisto parecchi e inoltre compro un certo numero di riviste al mese se queste legge sarà esecutiva non comprerò più nulla.Se l'Italia fosse un paese unito altro che silenzio stampa!Anonimofacciamo cosi'!
che bella cosa......TUTTI IN GALERA per aver rispettato 1 articolo della costituzione "sulla liberta' di stampa e di pensiero".......scommessa che voteranno un 'altra FINANZIARIA ......per cosa?..mmmmmmm"FONDI- STRAORDINARI PER COSTRUZIONE DI CARCERI PER INTERNAUTI FUORILEGGE".... e sopra una bella scritta.."qui viene chi esprime le propie idee" ci scommetto tutto che lo faranno!!!!AnonimoANDIAMO TUTTI A ROMA - MANIFESTIAMO
Per quello che io considero il bene più importante, la libertà, a volte credo si possa e si debba fare un sacrificio.Credo che sarebbe GIUSTO trovarci un giorno a ROMA, e manifestare insieme contro questo schifo.Perderemmo un giorno, certo, dovremmo fare molti chilometri, certo; ma ne va del nostro futuro.NON SAREBBE MALE, IL 13 MAGGIO, FARCI SENTIRE, A ROMA, TUTTI INSIEME!AnonimoAndianoci ma prima del 13
Andiamoci prima del 13, facciamo pesare la nostra presenza prima delle elezioni, così "forse" vedremo quali sonon le reazioni dei candidati.Inoltre dubito che si riesca ad organizzare qualcosa per il giorno delle elezioni. Tieni presente che non è possibile organizzare manifestazioni o concerti a meno di 300 metri (mi sembra da un seggio elettorale.Ciao Massimilianowww.cagni.netAnonimoRINASCE IL CORPORATIVISMO!
Ma questa volta è Fascista o Comunista? A me pare tanto che le due cose e i due schieramenti di un tempo siano ormai la stessa cosa. Dietro la maschera democratica, maggioranza e opposizione sono sempre d'accordo...per stare al governo!Anonimosotto il segno sbagliato!
Cari amici e autori di PI,credo proprio che questa petizione nasca sotto il segno di un giorno sfortunato per tutti gli assidui navigatori... non vedere una sola parola spesa sulle decisioni prese da GALACTICA in qesti giorni e leggere la notizia di una denucia per un post che solo qualche fortunato lettore ha visto, mi fa pensare che non ci siano grandi possibilità per questa iniziativa che mi accingevo a sottoscrivere.Purtroppo, pur non avendo particolari esigenze, sento la necessità di ricercare notizie nell'underground di Internet dove i poteri forti non hanno ancora motivo di censurare, o peggio ancora, di filtrare informazioni e opinioni.come ho già detto oggi non è un buon giornoun saluto a tutti, nella speranza di non essere querelato!AnonimoRe: sotto il segno sbagliato!
Scusa a cosa ti riferisci?Io ho disdetto e ho sentore che ci sia stato qualcosa di strano sotto visto che i servizi non funzionavano correttamente dopo il cambio di numero (prima funzionavano...) solo che poi non ho piu` seguito la faccenda, ci sono notizie??basta un link...- Scritto da: Roberto> Cari amici e autori di PI,> credo proprio che questa petizione nasca> sotto il segno di un giorno sfortunato per> tutti gli assidui navigatori... non vedere> una sola parola spesa sulle decisioni prese> da GALACTICA in qesti giorni e leggere la> cut cut cutAnonimoRe: sotto il segno sbagliato!
Caro ex utente,galactica ha cominciato l'epurazione!!!qualche notizia la trovi qui, purtoppo non è una pagina di PI :-(http://www.virgilio.it/newsgroup/cgi/list?group=it/tlc/provider/disservizi- Scritto da: un ex utente di g@l@ctic@> Scusa a cosa ti riferisci?> Io ho disdetto e ho sentore che ci sia stato> qualcosa di strano sotto visto che i servizi> non funzionavano correttamente dopo il> cambio di numero (prima funzionavano...)> solo che poi non ho piu` seguito la> faccenda, ci sono notizie??> basta un link...> > - Scritto da: Roberto> > Cari amici e autori di PI,> > credo proprio che questa petizione nasca> > sotto il segno di un giorno sfortunato per> > tutti gli assidui navigatori... non vedere> > una sola parola spesa sulle decisioni> prese> > da GALACTICA in qesti giorni e leggere la> > cut cut cutAnonimoRe: sotto il segno sbagliato!
Allora il mio sospetto era fondato...Rendendomi conto della gravita` della faccenda, non posso pero` metterla davanti a quel che sta accadendo ora con questa nuova legge, ma non e` un "Non me ne frega" bensi` un "Arrivera` anche il tempo di Galactica"- Scritto da: Roberto> Caro ex utente,> galactica ha cominciato l'epurazione!!!> qualche notizia la trovi qui, purtoppo non è> una pagina di PI :-(> > http://www.virgilio.it/newsgroup/cgi/list?gro> > - Scritto da: un ex utente di g@l@ctic@> > Scusa a cosa ti riferisci?> > Io ho disdetto e ho sentore che ci sia[cut cut]Anonimohanno ragione loro
perche' mai qualcuno dovrebbe tenere alla propria liberta' di pensiero? ma conformiamoci, diventiamo tutti editori e giornalisti. o cacchio ho pensato, mi devo registrare!!! o ho pensato di nuovo e non mi sono ancora registrato qualcuno mi denunci!!!VERAMENTE PESSIMO COMPLIMENTI AI NOSTRI LEGISLATORI!!!A questo punto perche' non diventiamo lobbisti come negli USA?che schifo!!!AnonimoBisogna SENSIBILIZZARE i non addetti ai lavori...
Ragazzi, per fare veramente qualcosa che serva bisogna sensibilizzare tutti, noi "Internauti" siamo purtroppo la minoranza, ricordate, e la parte piu` difficile per farci valere e` essere in tanti e soprattutto UNITI.Vedo con piacere che ci stiamo muovendo tutti nella stessa direzione (anche se per natura di Internet siamo un po' come greggi, ci sono diverse iniziative parallele che se fossero unite in una unica iniziativa sarebbe moooolto meglio)Ma il punto dolente e` un altro: come dicevo siamo la minoranza e quindi dobbiamo sensibilizzare TUTTI per quanto e` successo: al panettiere sotto casa probabilmente non glie ne frega niente se non ci sono siti "liberi", magari neanche sa cosa e` Internet... percui dobbiamo parlare con tutti quelli che conosciamo e fargli capire il problema, qui non si sta solo parlando di Internet ma di Diritti Umani! (e scusate se e` poco)Questa e` una ragione per "lottare" (sempre stando nel civile ovviamente!) e farci valere, coraggio!Red Angel (www.redangel.it)AnonimoWWW.CENSURA.ORG ospita la protesta
chi offre contenuti viene ospitato o linkato.Buono per passare dalle parole ai fatti!AnonimoFACCE DI CULO...........................
FICCATEVELE BENE NELLA TESTA SIA LE FACCE CHE I NOMI E COGNOMI PROSSIMAMENTE QUANDO ANDRETE A VOTARE.LIBERIAMO IL PARLAMENTO ITALIANO DALLE FACCE DI CULO CHE NON FANNO GLI INTERESSI DEL POPOLO, DELLA GENTE, MA CHE FANNO GLI INTERESSI PARTICOLARI DI CHI LI SPONSORIZZA.RIPULIAMO IL PARLAMENTO ITALIANO DALLE FACCE DA CULO......by AlienAnonimoRe: FACCE DI CULO...........................
- Scritto da: Alien> RIPULIAMO IL PARLAMENTO ITALIANO DALLE FACCE> DA CULO......Già, però alla fine ci rimangono da votare le donne delle pulizie, perché l'attributo faccia da... è molto diffuso.AnonimoRe: FACCE DI CULO...........................
- Scritto da: Alkadia> - Scritto da: Alien> > RIPULIAMO IL PARLAMENTO ITALIANO DALLE> FACCE> > DA CULO......> > Già, però alla fine ci rimangono da votare> le donne delle pulizie, perché l'attributo> faccia da... è molto diffuso.Ergo NON VOTARE! ANNULLA LA LORO (NON TUA) SCHEDA ELETTORALE!AnonimoRe: FACCE DI CULO...........................
> Già, però alla fine ci rimangono da votare> le donne delle pulizie, perché l'attributo> faccia da... è molto diffuso.Hehehehe.....potere alle massaie!! :)))AnonimoHo voglia di cambiare Paese
Ma dico, è possibile che siano in grado di togliere il poco di buono che è rimasto in questo Paese? Inutile commentare, una scelta del genere può essere stata presa solo per una vergognosa ignoranza in merito all'argomento... mi sento davvero schifato.AnonimoERA ORA CI VOLEVA
Benequesto potrebbe finalmente spingermi a :1- licenziarmi2- vendere casa e tutto il resto3- comperarmi finalmente un portatile4- trasferirmi in qualche Paese estero particolareche sia già un paradiso fiscale ed in futuro diventi anche un paradiso per il webe da li fare tutto quello che voglio in rete.E ci vengono a raccontare che siamo in Europa ??!!Ma non sanno neppure di cosa parlano e su cosa fanno le leggi.Del resto bisogna pur difendere le caste, i privilegi e le poltrone.Probabilmente qualcuno ben ammanigliato ha/avrà intenzione di mettersi a fare un qualsiasi tipo di informazione/editoria on line e così potrà anche beccarsi le prebende che lo Stato conferisce.AnonimoPensate che sarebbe successo all'estero...
Credo che come popolo non valiamo troppo se siamo riusciti a far votare ai nostri rappresentanti una simile legge. Una sola riflessione: credo che in qualunque altra democrazia al mondo ci sarebbero stati scontri piu' vivaci e si sarebbe giunti a fermare l'iter legislativo. E invece ci siamo fatti di nuovo sbeffeggiare dalle logiche di potere. Un motivo in piu' per credere di vivere in un regime e di essere circondato dal consenso a questo meccanismo.AnonimoMa la Costituzione?
C'è in giro la sensazione che una lobby, se abbastanza forte, possa scavalcare leggi, diritti e libertà.E' solo una mia impressione?Vorremmo solo lavorare...grazie!AnonimoGIORNALISTA offresi
avete ragione ma...100mila lire al mese per fare da direttore responsabile di qualsiasi sito.AnonimoRe: GIORNALISTA offresi
Hehehe> 100mila lire al mese per fare da direttore> responsabile di qualsiasi sito.Neanche tanto x finire dentro x: pedofilia organizzazione di spaccio internazionale, organizzazione di contrabbando, mafia. E tutto quello che si puo' fare con un sito uinternet quando il resp legale e' un altro.AnonimoRe: GIORNALISTA offresi
> 100mila lire al mese per fare da direttore> responsabile di qualsiasi sito.Troppo caro !!c'e' chi lo fa gratis http://web.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=3499AnonimoNessuna accondiscendenza con gli incapaci
Ancora un esempio dell'incapacità dei nostri "onorevoli legislatori" (sic!) siano essi di sinistra, centro o destra (sembra che l'incapacità sia l'unico vero tratto unificante di tale consesso).Da parte nostra il dovere di non far passare sotto silenzio tali monumenti di stolidità e di ricordare a quei signori che il paese non è fatto di collegi, candidati paracadutisti, percentuali, sondaggi, quando-arrivo-io-rifaccio-i-codici, ecc... ma di concreti bisogni cui loro, purtroppo per tutti, non sanno come rispondere.Una legge come questa non può che far ridere ... se non ci fosse che probailmente ci farà piangereAnonimoCredibilità dell'Italia
Io mi chiedo come - dopo tutte le campagne che il Presidente sta facendo per ricordare a tutti cosa sia l'Italia e sollecitare a ricordare che siamo italiani - come, dicevo, possano i giovani fidarsi di un paese in cui nel caso migliore le leggi passano senza che chi ha firmato abbia capito cosa ha firmato, e nel caso peggiore le leggi passano comunque.Anonimocensura.da.ru appositamente istituito !!
Forum sull'argomento per combattere questa botta di ingegno !!http://censura.da.ruAnonimoLa rettifica del sottosegretario
Vorrei segnalare un'intervista al sottosegretario Vannino Chiti su Repubblica.it a proposito della legge sull'editoria, alla url http://www.repubblica.it/online/politica/leggeditoria/leggeditoria/leggeditoria.html.Faccio un riassunto: state tranquilli, la legge l'abbiamo fatta ma non vogliamo applicarla davvero a tutti, solo ai giornali. Quali sono i giornali e quali no? Be', si vede a occhio.Signori, siamo nelle mani di gente così.AnonimoRe: La rettifica del sottosegretario
Beh, mi sembra un riassunto un po' semplicistico. Io consiglio invece di leggere direttamente l'intervista, riportata sempre da Repubblica, all'indirizzo http://www.repubblica.it/online/politica/leggeditoria/chiti/chiti.htmlChe mi sembra abbastanza rassicurante... Poi si vedrà.- Scritto da: Silvio Sosio> Vorrei segnalare un'intervista al> sottosegretario Vannino Chiti su> Repubblica.it a proposito della legge> sull'editoria, alla url> http://www.repubblica.it/online/politica/legg> > Faccio un riassunto: state tranquilli, la> legge l'abbiamo fatta ma non vogliamo> applicarla davvero a tutti, solo ai> giornali. Quali sono i giornali e quali no?> Be', si vede a occhio.> > Signori, siamo nelle mani di gente così.AnonimoRe: La rettifica del sottosegretario
- Scritto da: Roberto Manunta> Beh, mi sembra un riassunto un po'> semplicistico. Io consiglio invece di> leggere direttamente l'intervista, riportata> sempre da Repubblica, all'indirizzo> http://www.repubblica.it/online/politica/legg> Che mi sembra abbastanza rassicurante... Poi> si vedrà.Scusami, ma per definire "rassicurante" l'intervista di Chiti, secondo me, bisogna avere gli occhi foderati di prosciutto.Chiti usa dei toni rassicuranti ma i concetti che esprime sono:"La legge dice che se uno fa un giornale online, è chiaro - e io dico è giusto perché va a tutela dei giornalisti e dei cittadini - che abbia una forma di registrazione"OK. Abbiamo capito che si vogliono tutelare gli interessi dei giornalisti. Ne' eravamo gia' sicuri."Innazitutto una premessa. Manca ancora il regolamento definitivo che dovrà varare l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Ma, naturalmente, se uno apre un sito personale e ogni tanto mette informazioni di avvenimenti o manifestazioni, difficilmente questo può essere equiparato a un giornale"Come al solito si fanno delle leggi talmente nebulose che richiedono ulteriori interpretazioni o precisazioni, magari addirittura da parte di soggetti diversi dal Parlamento.Alla domanda: "Altro esempio: ho un sito per i tifosi di una squadra di calcio e mando in linea le informazioni sulla squadra. Che succede? Faccio o no informazione?"Risponde: "Se nel suo sito cita le fonti, non ci sono problemi. In questo caso lei fa opera di ritrasmissione di notizie che hanno già un riferimento di garanzia. Se invece periodicamente e in modo continuato ha un rapporto informativo io sostengo che è giusto registrarsi".Appunto quello che tutti temono !!!!Uno che pubblica per hobby delle informazioni di qualsiasi tipo si internet (calcio, luoghi di vacanze, ricette di cucina, ecc. ecc.) trasmette delle informazioni (cosa vuol dire periodicamente e in modo continuativo ? una volta al mese ? una volta alla settimana ? una volta all'anno ? e quale sarebbe la differenza ? Un mensile esce una volta al mese. Se io scrivo della mia squadra di calcio presumibilmente lo faccio una volta alla settimana) "A livello cartaceo lei avrebbe dubbi su che cosa è un giornale o che cosa non lo è? Anche su Internet si vede se è uno scambio di informazioni amatoriali o tra singoli cittadini. E' chiaro che di questi ultimi non si parla nella legge"Chiarissimo. Qualcuno ha pero' capito quale e' la linea di confine ? Ah gia' dobbiamo aspettare che "l'Autorità emetta il regolamento, dovrebbe essere già stato fatto. E' questione di giorni""Questa legge non è una normativa di Internet. Questa è la legge di chi sta facendo un giornale online anziché su carta. Se io faccio un volantino, lo faccio anche dieci, cento, mille volte, non mi registro, dico solo chi sono"E se non lo voglio dire ? Voglio fare un sito dove non compare il mio nome, cognome ed indirizzo ? Magari non intendo offendere nessuno. Solamente ritengo che in Italia esista ancora un diritto alla privacy che e' qualche cosa in piu' oltre alla rottura di scatole di firmare un pezzo di carta ogni cosa che fai. O sbaglio ?"Poi ne rispondo se ci scrivo sopra qualcosa che costituisce reato"Puo' essere fatto in molti altri modi.(http://punto-informatico.it/poc.asp?fid=35721)AnonimoRe: La rettifica del sottosegretario
Ciò che intendevo dire è che, prima di allarmarsi, è assolutamente opportuno sapere con precisione quali siano i nuovi confini tracciati dalla legge (attualmente in attesa di essere delineati dall'Autorità). Sono convinto che, in assenza di norme precise, sia inutile gridare allo scandalo.Infine, sono completamente d'accordo sul fatto che ognuno debba ritenersi responsabile di ciò che pubblica e scrive; e che tu non riesca ad accettare di sentirti coinvolto è ovvio, considerato che ti celi dietro un nickname.- Scritto da: TeX> > > - Scritto da: Roberto Manunta> > Beh, mi sembra un riassunto un po'> > semplicistico. Io consiglio invece di> > leggere direttamente l'intervista,> riportata> > sempre da Repubblica, all'indirizzo> > > http://www.repubblica.it/online/politica/legg> > Che mi sembra abbastanza rassicurante...> Poi> > si vedrà.> > Scusami, ma per definire "rassicurante"> l'intervista di Chiti, secondo me, bisogna> avere gli occhi foderati di prosciutto.> Chiti usa dei toni rassicuranti ma i> concetti che esprime sono:> > "La legge dice che se uno fa un giornale> online, è chiaro - e io dico è giusto perché> va a tutela dei giornalisti e dei cittadini> - che abbia una forma di registrazione"> > OK. Abbiamo capito che si vogliono tutelare> gli interessi dei giornalisti. Ne' eravamo> gia' sicuri.> > "Innazitutto una premessa. Manca ancora il> regolamento definitivo che dovrà varare> l'Autorità per le garanzie nelle> comunicazioni. Ma, naturalmente, se uno apre> un sito personale e ogni tanto mette> informazioni di avvenimenti o> manifestazioni, difficilmente questo può> essere equiparato a un giornale"> > Come al solito si fanno delle leggi talmente> nebulose che richiedono ulteriori> interpretazioni o precisazioni, magari> addirittura da parte di soggetti diversi dal> Parlamento.> > Alla domanda: "Altro esempio: ho un sito per> i tifosi di una squadra di calcio e mando in> linea le informazioni sulla squadra. Che> succede? Faccio o no informazione?"> > Risponde: "Se nel suo sito cita le fonti,> non ci sono problemi. In questo caso lei fa> opera di ritrasmissione di notizie che hanno> già un riferimento di garanzia. Se invece> periodicamente e in modo continuato ha un> rapporto informativo io sostengo che è> giusto registrarsi".> > Appunto quello che tutti temono !!!!> Uno che pubblica per hobby delle> informazioni di qualsiasi tipo si internet> (calcio, luoghi di vacanze, ricette di> cucina, ecc. ecc.) trasmette delle> informazioni (cosa vuol dire periodicamente> e in modo continuativo ? una volta al mese ?> una volta alla settimana ? una volta> all'anno ? e quale sarebbe la differenza ?> Un mensile esce una volta al mese. Se io> scrivo della mia squadra di calcio> presumibilmente lo faccio una volta alla> settimana) > > "A livello cartaceo lei avrebbe dubbi su che> cosa è un giornale o che cosa non lo è?> Anche su Internet si vede se è uno scambio> di informazioni amatoriali o tra singoli> cittadini. E' chiaro che di questi ultimi> non si parla nella legge"> > Chiarissimo. Qualcuno ha pero' capito quale> e' la linea di confine ? Ah gia' dobbiamo> aspettare che "l'Autorità emetta il> regolamento, dovrebbe essere già stato> fatto. E' questione di giorni"> > "Questa legge non è una normativa di> Internet. Questa è la legge di chi sta> facendo un giornale online anziché su carta.> Se io faccio un volantino, lo faccio anche> dieci, cento, mille volte, non mi registro,> dico solo chi sono"> > E se non lo voglio dire ? Voglio fare un> sito dove non compare il mio nome, cognome> ed indirizzo ? Magari non intendo offendere> nessuno. Solamente ritengo che in Italia> esista ancora un diritto alla privacy che e'> qualche cosa in piu' oltre alla rottura di> scatole di firmare un pezzo di carta ogni> cosa che fai. O sbaglio ?> > "Poi ne rispondo se ci scrivo sopra qualcosa> che costituisce reato"> > Puo' essere fatto in molti altri modi.> (http://punto-informatico.it/poc.asp?fid=3572> > > > > > > > > > > > > > > > > > > >AnonimoL'incompetenza
A prescindere da una rabbia che nasce in maniera ovvia e naturale, a prescindere dalle giuste proteste contro un tentativo di censura malcelato e tutto quello che volete, il vero punto fondamentale di questa vicenda a mio avviso è il seguente; mai, in tanti anni, i nostri governanti hanno dato prova di una incompetenza e di una incapacità tali.Basti fare una riflessione; questa legge può incanalarsi in due punti di vista diversi;1. Tentativo di censuraSe così fosse, è il caso più maldestro e azzardato che io abbia avuto modo di vedere!2. Tentativo di regolamentazioneSe così fosse, è palese il fatto che a prendere decisioni siano stati personaggi del tutto incompetenti in materia.Comunque si veda la faccenda, abbiamo una unica certezza; l'amarezza nel prendere atto che chi ci governa non è assolutamente in grado di assolvere il suo compito. Quando un cittadino ha la netta consapevolezza che chi lo guida non ha nè conoscenza nè esperienza nel farlo...vuol dire che siamo proprio messi male.AnonimoRe: L'incompetenza
Io vedo il secondo.L'incompetenza è al potere!- Scritto da: Daniele Di Gregorio> A prescindere da una rabbia che nasce in> maniera ovvia e naturale, a prescindere> dalle giuste proteste contro un tentativo di> censura malcelato e tutto quello che volete,> il vero punto fondamentale di questa vicenda> a mio avviso è il seguente; mai, in tanti> anni, i nostri governanti hanno dato prova> di una incompetenza e di una incapacità> tali.> > Basti fare una riflessione; questa legge può> incanalarsi in due punti di vista diversi;> > 1. Tentativo di censura> Se così fosse, è il caso più maldestro e> azzardato che io abbia avuto modo di vedere!> > 2. Tentativo di regolamentazione> Se così fosse, è palese il fatto che a> prendere decisioni siano stati personaggi> del tutto incompetenti in materia.> > Comunque si veda la faccenda, abbiamo una> unica certezza; l'amarezza nel prendere atto> che chi ci governa non è assolutamente in> grado di assolvere il suo compito. Quando un> cittadino ha la netta consapevolezza che > chi lo guida non ha nè conoscenza nè> esperienza nel farlo...vuol dire che siamo> proprio messi male.AnonimoUna rivoluzione che è già iniziata...
Una volta c'erano le radio libere... le hanno chiuse.Una volta si scrivevano libri senza registrarli alla SIAE, ora non +.Una regola non è un dogma, e se anche lo fosse non sarebbe perfetta, non esiste al mondo la perfezione.L'uomo continuerà, secondo un freddo meccanicismo, a creare la libertà in vari modi e a tentare di regolamentarla.Si dice che internet non sia sicura ma io mi chiedo.... il mondo è sicuro?Quando uscirono i bancomat uscì anche il metodo per truffare chi li usava, Varrone oltre 2000 anni fa stringeva legami mafiosi e fregava il senato romano.E' un ciclo che torna e continuerà per tutta la vita, ma la vita non è solo questo ciclo meccanicistico.Il meccanicismo è soggetto al relativismo, a sua volta soggetto all'umano dogmatismo che si scontra con un'impossibilità di base di rendere delle leggi assolute.Volete evitare la censura? Riflettete sulle censure che nel mondo sociale vengono fatte ogni giorno, al di là di ogni comunismo o nazismo che esso sia.C'è solo un piccolo problema, la rivoluzione francese ha dimostrato l'inutilità di un'azione di massa... questa non è una lotta contro altri uomini che comandano, perchè essi sono buoni e cattivi come noi, questa non è una lotta, perchè si concluderebbe come le altre.Non serve una rivoluzione, ne un'ideologia, non serve criticare, ogni critica ha punti giusti e sbagliati come il discorso che sto facendo.Un discorso di questo tipo potrebbe andare avanti per secoli, lo ha già fatto Plutarco prima di me e chissà quanti altri, io non cerco il giusto o lo sbagliato di una cosa.Non do giustificazioni a ciò che farò, se qualcuno un giorno mi accuserà di qualcosa non dirò lui che sbaglia.E' l'unica volta che lascerò messaggi su un forum, da oggi parte la mia rivoluzione, segreta ma di cui, vi posso assicurare, ne sentirete parlare...AnonimoPer favore astenersi, grazie
Ho aderito alla campagna di punto informatico e per questo motivo ho in elenco uno dei miei siti che aderiscono alla pubblicazione del relativo banner.Ho ricevuto una visita al mio sito proveniente dal link pubblicato sulla pagina di punto informatico e il visitatore ha deciso di inviare una messaggio tramite form presente sul sito.L'ingenuo che si riconosce nel sottoindicato messaggio è pregato di astenersi dall'inviare ulteriori messaggi di questo tipo onde evitare inutili quanto superflue denunce.Grazie_____________________________________________Spedito il: 06/04/2001 alle ore: 14.45.57Indirizzo Internet (IP) del mittente: 213.45.12.35 (r-mi131-6-35.tin.it) Browser utilizzato: Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 5.5; Windows 98; Win 9x 4.90)Nome e cognome:fuck u bastardE-mail: suckIT@goddman.motherfuckerMESSAGGIO: NO BULLSHIT!!!!!_____________________________________________AnonimoAvvisate altri siti che conoscete
Se avvisate della cosa altri siti che avete nei bookmark, e piu probabile che l'iniziativa raggiunga l'attenzione di molta gente (anche navigatori meno esperti o occasionali)AnonimoEcco che ha detto il corriere della sera pfu
4 aprile 2001. Dalla FNSI - Il Segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato:"L?informazione via Internet è sottoposta da oggi alle stesse norme della legge sulla stampa (la n. 47 del 1948) valide per gli altri prodotti editoriali. Pertanto chi fa informazione on line ha l?obbligo di pubblicare il nome del proprietario e del direttore responsabile del prodotto che deve essere registrato presso il tribunale competente. E? quanto prevede l?aspetto più innovativo della legge n. 62/2001, relativa alla riforma della legge sull?editoria, pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale il 21 marzo scorso e da oggi in vigore.Finisce così, almeno in Italia, l?assurda anarchia che consente a chiunque di fare informazione on line senza regole e senza controlli e garantisce al cittadino ? utente di avere minimi standard di qualità di tutti i prodotti informativi, per la prima volta anche quelli comunque diffusi su supporto informatico. Ancora non sappiamo quale sarà lo sviluppo del web; sappiamo però che il nostro Paese definisce, tra i primi nel mondo, regole certe almeno per l?informazione. Alla magistratura e all?Autorità di garanzia per le telecomunicazioni, presso la quale esiste il registro nazionale di tutti gli operatori che fanno comunicazione, spetta il compito di far rispettare la legge, mentre al Sindacato spetterà quello di far rispettare i contratti.La legge 62/2001 prevede, come è noto, altre importanti norme che riformano le disposizioni sulla proprietà delle imprese e le modalità di erogazione delle provvidenze per l?editoria (non solo su carta), la realizzazione di fondi pubblici specifici per il credito agevolato, per la promozione del libro e per la mobilità e la riqualificazione professionale dei giornalisti di aziende in crisi."-------------------------------------------------AnonimoRe: Ecco che ha detto il corriere della sera pfu
Tra i primi al mondo..... appunto.Notoriamente gli USA sono una paese del terzo mondo.... eh sì le nostre norme sono sempre più avanzate.....l.AnonimoRe: Ecco che ha detto il corriere della sera pfu
ringraziamo quindi tutti il Corriere per aver caldamente appoggiato questa legge GRAVE e LESIVA nei confronti di noi webmasters italiani.Ora non ci resta che emigrare le nostre società o iniziative web altrove (isole Tonga) e sperare che l'ODG non si trasferisca anch'esso all'estero.Chissà perchè in Italia dobbiamo sempre distinguerci per stupidità politica?AnonimoRe: Ecco che ha detto il corriere della sera pfu
Non comprerò mai più il Corriere della SeraAnonimoRe: Ecco che ha detto il corriere della sera pfu
- Scritto da: bubu> 4 aprile 2001. Dalla FNSI - > Il Segretario della Federazione Nazionale> della Stampa Italiana, Paolo Serventi> Longhi, ha dichiarato:> Finisce così, almeno in Italia, l?assurda> anarchia che consente a chiunque di fare> informazione on line senza regole e senza> controlli e garantisce al cittadino ? utente> di avere minimi standard di qualità di tutti> i prodotti informativi, ROTFLMAO !!!minimi standard di qualità !!!quelli dei giornali italiani?Non c'è più il senso del ridicolo.AnonimoRe: Ecco che ha detto il corriere della sera pfu
Serventi Longhi fà il suo mestiere. Garantire reddito agli iscritti alla sua lobby.Ma serve davvero giustificarsi?Parlare di standard minimi?Ma non c'è la registrazione di dominio e la proprietà dello stesso per individuare i responsabili?Oppure questi soldi non finendo ad un giornalista producono bassa qualità?Quel che è vero che in Italia, unico esempo al mondo (o prima al mondo!(tanto vale esagerare)), abbiamo una corporazione dei giornalisti che ricatta la società civile in buona compagnia con la società autori-editori- Scritto da: bubu> 4 aprile 2001. Dalla FNSI - > Il Segretario della Federazione Nazionale> della Stampa Italiana, Paolo Serventi> Longhi, ha dichiarato:> > "L?informazione via Internet è sottoposta da> oggi alle stesse norme della legge sulla> stampa (la n. 47 del 1948) valide per gli> altri prodotti editoriali. Pertanto chi fa> informazione on line ha l?obbligo di> pubblicare il nome del proprietario e del> direttore responsabile del prodotto che deve> essere registrato presso il tribunale> competente. E? quanto prevede l?aspetto più> innovativo della legge n. 62/2001, relativa> alla riforma della legge sull?editoria,> pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale il 21> marzo scorso e da oggi in vigore.> > Finisce così, almeno in Italia, l?assurda> anarchia che consente a chiunque di fare> informazione on line senza regole e senza> controlli e garantisce al cittadino ? utente> di avere minimi standard di qualità di tutti> i prodotti informativi, per la prima volta> anche quelli comunque diffusi su supporto> informatico. Ancora non sappiamo quale sarà> lo sviluppo del web; sappiamo però che il> nostro Paese definisce, tra i primi nel> mondo, regole certe almeno per> l?informazione. Alla magistratura e> all?Autorità di garanzia per le> telecomunicazioni, presso la quale esiste il> registro nazionale di tutti gli operatori> che fanno comunicazione, spetta il compito> di far rispettare la legge, mentre al> Sindacato spetterà quello di far rispettare> i contratti.> > La legge 62/2001 prevede, come è noto, altre> importanti norme che riformano le> disposizioni sulla proprietà delle imprese e> le modalità di erogazione delle provvidenze> per l?editoria (non solo su carta), la> realizzazione di fondi pubblici specifici> per il credito agevolato, per la promozione> del libro e per la mobilità e la> riqualificazione professionale dei> giornalisti di aziende in crisi."> > ---------------------------------------------AnonimoPI predica bene, ma razzola male !!!
Senti, sentiPI si fa` paladino della lotta contro la censurae sulle sue pagine pubblica un articolo "Querelato l'autore di un post su PI" nel quale non cita lamisteriosa compagnia telefonica che ha sportodenuncia contro ignoti. Nonostante le innumerevolirichieste dei lettori che nel relativo forumchiedono maggiori dettagli (almeno il nome delladitta denunciante), PI si chiude nel suo silenziocensorio.Noi abbiamo il diritto all'informazione !E prima di lanciarsi in crociate anti-censura sarebbe bene recuperare un po di coerenza e direputazione.Vergognatevi !AnonimoRe: PI predica bene, ma razzola male !!!
La rimozione di quel messaggio si è resa necessaria secondo le leggi vigenti.AnonimoRe: PI predica bene, ma razzola male !!!
- Scritto da: La redazione> La rimozione di quel messaggio si è resa> necessaria secondo le leggi vigenti.Non avete capito: la censura NON consiste nelrimuovere il messaggio incriminato, BENSI` nel non rendere pubblico il nome del denunciante.AnonimoArticolo su Corriere della Sera
Propongo di istituire una raccolta firme per abrogare l'ODG in quanto anticostituzionale.Se ci riusciamo, manderemo la comunicazione anche al presidente dell'ordine dei giornalisti per comunicargli la nostra gioia per questa iniziativa tesa a liberalizzare le forme di espressione nel nostro paese all'avanguardia.Scrivetemi a daniele@ikaro.zzn.comAnonimoNostra legislatura dell'ipocrisia
Hanno fatto voti con faccia scaltra a nostra signora dell'editoria perchè una legge lavasse un'altra e la costituzione volasse via ( art21 ) Soltanto i pochi che si incazzareranno metteranno firma contro l'odiato atto fatto dai soliti che ci marciano per poi rimetterlo sempre là in basso, poi tutto si conformerà, ma piano, piano in silenzio il web tornerà a pensare.AnonimoMafiosi
Dopo il pizzo del bollino anche sul softwareper cui l'autore non richieda il pagamento di diritti, ora siamo arrivati alla censura, vogliono tapparci la bocca, a quando una leggeche preveda l'incaprettamento o la dissoluzionenell'acido per chi posta nei newsgroups senzaessere iscritto a una speciale corporazione?Sono peggio di Totò Riina, almeno a quel tappo malefico se gli dai un bacetto si calma subito :-)Forse sono khomeinisti...AnonimoRe: Mafiosi
- Scritto da: Alberto> Dopo il pizzo del bollino anche sul software> per cui l'autore non richieda il pagamento> di diritti, ora siamo arrivati alla censura,> vogliono tapparci la bocca, a quando una> legge> che preveda l'incaprettamento o la> dissoluzione> nell'acido per chi posta nei newsgroups senza> essere iscritto a una speciale corporazione?> Sono peggio di Totò Riina, almeno a quel> tappo malefico se gli dai un bacetto si> calma subito :-)> Forse sono khomeinisti...Hai proprio ragione!!!L'assurdo è che a capitare è nel 2001 e non 50 fa, almeno allora ti potevi attaccare a un regime qui mi sa a un c........AnonimoRe: Mafiosi
Caro Alberto non posso che essere d'accordo con te !!!Ho lo stomaco sottosopre per la rabbia !!!Io dico ma come ca..o e' possibile che questo manipolo di personaggi che non so' come definire, che si becca 19 milioni al mese di stipendio, che dopo 35 mesi (35 MESI)di "lavoro" puo' andare in pensione (a 4.762.669 di lire),che non paga treni, aerei, GIORNALI....(per un elenco piu' dettagliato dei "vantaggi" del fare il deputato consultate:htt://www.oikos.org/Politica/deputato.htm), che stanno lordando le strade delle nostre citta' con faccioni sorridenti e slogan tutti uguali e tutti vuoti che non pagheranno le multe per le affissioni illecite (guarda inchiesta report http://www.report.rai.it)e che infine senza che nessuno glielo chieda si mettono a regolare Internet !!!Arrivano come gli sceriffi, con scorte di giudici, poliziotti, giornalisti ed ecco che ristabiliscono l'ordine !!!Con una arroganza "spaventosa" che lascia veramente senza parole. Ma come e' possibile ???Hanno adattato al web una legge del 1948 DEL 1948DEL MILLENOVECENTOQUARANTOTTO!!!!!!E se uno glielo fa notare ti rispondono "ma voi vi allarmate per un nonnulla!!!, si vede a occhio chi e' colpevole!!!"Io mi vergognerei, lo dico con tutta sincerita', non sarei capace di tanto neanche se fossi pagato dalla lobby degli editori !!!Io frequento ed uso Internet da quasi 8 anni (per lavoro e per diletto), passo molte ore tutti i giorni su Internet non ricopro cariche politiche non sono un giornalista e voglio affermare:NON HO BISOGNO CHE L'ORDINE DEI GIORNALISTI MI FILTRI LE NOTIZIE !!!!Non e' abbastanza il filtro sulle radio, televisioni e carta stamapata ????Non ci proteggete gia' abbastanza dalle false notizie ????Chiedo scusa a tutti per lo sfogo - Scritto da: Alberto> Dopo il pizzo del bollino anche sul software> per cui l'autore non richieda il pagamento> di diritti, ora siamo arrivati alla censura,> vogliono tapparci la bocca, a quando una> legge> che preveda l'incaprettamento o la> dissoluzione> nell'acido per chi posta nei newsgroups senza> essere iscritto a una speciale corporazione?> Sono peggio di Totò Riina, almeno a quel> tappo malefico se gli dai un bacetto si> calma subito :-)> Forse sono khomeinisti...AnonimoWhois: chi ha un dominio e' in regola (spero)
"Ogni stampato deve indicare il luogo e l'anno della pubblicazione, nonche' il nome e il domicilio dello stampatore e, se esiste, dell'editore".Ho un dominio per la homepage personale che pubblico da casa.Il luogo di pubblicazione e' nel whois; l'anno e' nell'header HTTP "Last modified"; il mio nome e domicilio sono anch'essi nel database whois, l'indirizzo dell'editore si ottiene chiedendo a chi e' assegnato l'indirizzo del server.Non basta?AnonimoDiego
Portate il sito fuori dalla EU.Noi abbiamo preso un hosting presso un provider svizzero a basso costo il quale ci offre anche asilo politico presso la sua sede:-)..registrando sul dominio la nostra sede presso di loro in Svizzera.Ovviamente va bene solo per i siti di importanza relativa.Non credo proprio che siti come PI potranno fare altrettanto.Ciao ciaoDiegoAnonimoRe: Diego
- Scritto da: Diego> Portate il sito fuori dalla EU.Perchè fuori dalla EU?Questa è una legge italiana, mica europea!Basta farlo fuori dall'Italia.AnonimoRe: IL TRUCCO C'E'
Certo, basta che sia fuori dai confini italiani!!In questo modo lo $tato non potrebbe controllare neppure i download/upload..anzi non potrbbe controllare proprio nulla!CiaoDiego diegolamb@hotmail.com- Scritto da: Salkaner> > > - Scritto da: Diego> > Portate il sito fuori dalla EU.> > > Perchè fuori dalla EU?> > Questa è una legge italiana, mica europea!> Basta farlo fuori dall'Italia.AnonimoRe: Diego
Scusate, ma se per assurdo io scrivessi sulla homepage del mio sito che si tratta di una pubblicazione "una tantum" e non periodica allora sarei nel pieno rispetto della legge? Qualcuno verrebbe materialmente a controllare se io lo aggiorno oppure no?Mi sembra davvero ridicolo....Se mai qualcuno fosse trascinato in tribunale per un sito "illegale" di questo genere, beh, perdonate l'ottimismo ma io confido in un'interpretazione intelligente da parte della giurisprudenza.AnonimoIL TRUCCO C'E'!!!
Portate il sito fuori dalla EU.Noi abbiamo preso un hosting presso un provider svizzero a basso costo il quale ci offre anche asilo politico presso la sua sede:-)..registrando sul dominio la nostra sede presso di loro in Svizzera.Ovviamente va bene solo per i siti di importanza relativa.Non credo proprio che siti come PI potranno fare altrettanto.Ciao ciaoDiegoAnonimoRe: IL TRUCCO C'E'!!! - MAGARI FOSSE VERO!
NO, non è proprio così: se si pubblica il web, sul server extracee, si fa l'upload dall'Italia (a meno che uno nonsi trasferisca all'estero); in ogni caso, anche il semplice download in Italia fa scattare la giurisdizione italiana, con tutte le conseguenze, in particolare penali.Avv. Marzio Vaglio - info@vaglio.org- Scritto da: Diego> Portate il sito fuori dalla EU.> Noi abbiamo preso un hosting presso un> provider svizzero a basso costo il quale ci> offre anche asilo politico presso la sua> sede:-)..registrando sul dominio la nostra> sede presso di loro in Svizzera.> Ovviamente va bene solo per i siti di> importanza relativa.> Non credo proprio che siti come PI potranno> fare altrettanto.> > Ciao ciao> DiegoAnonimoRe: IL TRUCCO C'E'!!! - MAGARI FOSSE VERO!
- Scritto da: Avv. Marzio Vaglio> NO, non è proprio così: se si pubblica il> web, sul server extracee, si fa l'upload> dall'Italia (a meno che uno nonsi> trasferisca all'estero); in ogni caso, anche> il semplice download in Italia fa scattare> la giurisdizione italiana, con tutte le> conseguenze, in particolare penali.> Avv. Marzio Vaglio - info@vaglio.orgIl download ?Quindi se ogni volta che un cittadino italiano accede ad un sito web estero (che ovviamente non risponde alle normative italiane) viene commesso un illecito ? E da parte di chi ? Di chi ha pubblicato il sito ? Del navigante ?Se e' cosi' non siamo messi come in Cina.Siamo peggio !!!AnonimoRe: IL TRUCCO C'E'!!! - MAGARI FOSSE VERO!
- Scritto da: TeX> Il download ?> Quindi se ogni volta che un cittadino> italiano accede ad un sito web estero (che> ovviamente non risponde alle normative> italiane) viene commesso un illecito ? > E da parte di chi ? Di chi ha pubblicato il> sito ? Del navigante ?Infatti sta cosa non si capisce...avvocato ci spieghi, e come farebbe poi la "giustizia" italiana a individuare il colpevole?Colpevole di che poi?Mah...Anonimoio speriamo che me lo scrivo
Ai tempi del liceo, un quotidiano provinciale scrisse a caratteri cubitali "bomba al liceo, scuola evacuata". Ma tu da dentro sapevi tutto: era un insulso petardino, e la scuola col cavolo che era stata evacuata, ci avevi pure fatto l'interrogazione di matematica.Da allora la mia fiducia nei periodici è totale, basta ponderare...ma oggi scopro che loro sì che sanno fare informazione, anzi capisco proprio che sono gli unici che possono sparare stronzate.Basta dirlo, oltre al mondo reale, anche quello virtuale , sarà un mondo di MERDA.AnonimoDA http://www.fnsi.it/Fnsi-Forum/DDefault.htm
"....I nuovi interventi compariranno in un primo momento in fondo alla colonna degli interventi a sinistra, successivamente saranno posti dal web master in ordine cronologico.Regola fondamentale per partecipare al forum della Fnsi è quella di evitare l'anonimato, se non giustificato da ottimi motivi che potete comunicarci con una mail...."ahahahahahaha, "regola fondamentale per partecipare al forum è quella di evitare l'anonimato"!!!!!ahaahhahahahhah, che poverelli che sono cristo.AnonimoRe: DA http://www.fnsi.it/Fnsi-Forum/DDefault.htm
In realtà io vedo ancora i messaggi postati ieri.Secondo me il "moderatore" ha deciso di prendersi le ferie.AnonimoCensura su Misura
Basta: basta con il corporativismo di una classe professionale che in Italia gode di privilegi quasi unici al mondo: in quasi nessun'altro paese al mondo esiste un Ordine dei Giornalisti nato esplicitamente per garantire a una categoria privilegi inaccessibili al resto della popolazione. La figura del giornalista in Italia non solo gode di privilegi particolari - derivanti da una specie di mefistofelico patto di sangue stipulato con le Autorità e che si basa su uno scambio di utili favori - ma rappresenta una delle figure più conservatrici e ostili allo sviluppo della libera informazione. Arroccato in difesa del suo piccolo giardino privato, il giornalismo italiano è riuscito a farsi approvare una legge su misura per impedire a chiunque non abbia in tasca una tessera dell'ordine (e spesso anche di partito) di fare informazione sul Web. Il ragionamento medievale che sta alla base di questa legge è che soltanto gli eletti iscritti a un circolo ristretto sono in grado di fare informazione in modo attendibile e indipendente. E che deve esistere soltanto una Informazione, necessariamente "istituzionalizzata", che si nutra di veline di palazzo, frattaglie di comunicati Ansa e cascami di lanci stampa aziendali. Secondo questa logica il giornalista scriva, e il lettore legga senza lamentarsi o proporre visioni alternative: è l'investitura feudale dell' Ordine che stabilisce chi è in grado di produrre informazione e chi no. Tutto questo deve finire. Dal basso, da dietro le nostre tastiere non investite di alcun titolo nobiliare, rivendichiamo il diritto - anzi il vero e proprio dovere sociale e morale - di combattere questo elitarismo feudale. L'informazione è di tutti e si misura soltanto in base alla sua qualità, non all'autorevolezza delle fonti o alla potenza mediatica del mezzo che usa per propagarsi. E' giunta l'ora di una rivoluzione nel mondo dei media, che riporti l' informazione tra chi produce veramente pensiero e testimonia direttamente degli eventi. O giornalista snob, che spesso disprezzi le opinioni del tuo lettore, scendi dalla cattedra e misurati alla pari con il tuo pubblico. Forse imparerai che non è necessaria una tessera per avere delle idee, anzi che il fatto di averne una spesso le idee le uccide.-----LucaLink: un altro intervento sulla legge sull'editoria apparso su PIhttp://punto-informatico.it/p.asp?i=35326Anonimohelp!
Ho solo pochi anni: qualcuno vorrebbe x favore spiegarmi qual è il nocciolo della questione?Grazie,AnonimoRe: help!
- Scritto da: Sara> Ho solo pochi anni: qualcuno vorrebbe x> favore spiegarmi qual è il nocciolo della> questione?> Grazie,Cara Sara, non so i pochi tuoi anni quanti siano, ma se ti sorge curiosità allora vuol dire che hai l'età giusta per capire.Dunque in Italia (almeno in italia, altrove non so) esistono quelle cose che qualcuno ha ciamato congreghe, nel senso che sono raggruppamenti di persone, ad esempio i giornalisti, che per il fatto di essere giornalisti, sono autorizzati a fare i giornalisti, ed allora chiedono al governo che nessuno possa scrivere all'infuori di essi. Ed allora il governo dice: benissimo, chi volesse scrivere, chiede all'ordine dei giornalisti se può scrivere e se quelli dicono di si allora potrà farlo. E quelli dicono di no, sempre, a meno che ... non si isia abbastanza preparati, abbastanza colti, abbastanza affidabili, abbastanza ..., insomma a meno che non vi siano abbastanza motivi per dire di si.E allora, cara sara, se tu avessi delle cose da dire, che magari non offendono nessuno, non puoi se un giornalista non dice che sei abbastanza... tutte quelle cose di prima.Forse neanche lo riterrai giusto, ma poi se diventerai giornalista, allora magari cambi idea e realizzi che sia meglio che nessuno scriva all'infuori di te.Con simpatia ....AnonimoRe: help!
Grazie x l'aiuto, in seguito alla tua risposta e ad altre info che ho cercato/trovato in giro nella rete, stamattina ho firmato la petizione (sono maggiorenne!!).Ciao e ancora grazie,SaraP.S.: nel caso decidessi di diventare una giornalista, spero che, per allora, non dovrò più essere costretta da iscrivermi a nessun albo!- Scritto da: Ugo > > > - Scritto da: Sara> > Ho solo pochi anni: qualcuno vorrebbe x> > favore spiegarmi qual è il nocciolo della> > questione?> > Grazie,> > > Cara Sara, non so i pochi tuoi anni quanti> siano, ma se ti sorge curiosità allora vuol> dire che hai l'età giusta per capire.> Dunque in Italia (almeno in italia, altrove> non so) esistono quelle cose che qualcuno ha> ciamato congreghe, nel senso che sono> raggruppamenti di persone, ad esempio i> giornalisti, che per il fatto di essere> giornalisti, sono autorizzati a fare i> giornalisti, ed allora chiedono al governo> che nessuno possa scrivere all'infuori di> essi. Ed allora il governo dice: benissimo,> chi volesse scrivere, chiede all'ordine dei> giornalisti se può scrivere e se quelli> dicono di si allora potrà farlo. E quelli> dicono di no, sempre, a meno che ... non si> isia abbastanza preparati, abbastanza colti,> abbastanza affidabili, abbastanza ...,> insomma a meno che non vi siano abbastanza> motivi per dire di si.> E allora, cara sara, se tu avessi delle cose> da dire, che magari non offendono nessuno,> non puoi se un giornalista non dice che sei> abbastanza... tutte quelle cose di prima.> Forse neanche lo riterrai giusto, ma poi se> diventerai giornalista, allora magari cambi> idea e realizzi che sia meglio che nessuno> scriva all'infuori di te.> Con simpatia ....AnonimoA proposito di Direttore responsabile
Il 4 Aprile è entrata in vigore la nuova legge sull'editoria, che impone, ai siti che offrono informazione periodica, a registrarsi presso il Tribunale ed assumere un Direttore responsabile iscritto all'albo dei giornalisti.L'alternativa è l'iscrizione all'albo dei comunicatori che l'Autorità garante per le comunicazioni sta per stilare. In questo modo, il sito avrebbe un responsabile che risponde delle informazioni che diffonde.Perchè dobbiamo sottostare a queste imposizioni?Ogni sito ha un proprietario ben identificato all'atto della registrazione e ogni sito ha un webmaster.O dobbiamo forse registrare i nostri siti all'estero?Luca Della Volta webmaster@bergamo2000.comhttp://www.bergamo2000.com/AnonimoMi vergogno di essere italiano ! -->
Siamo indietro a livello diffusione di internet.....dicono di volerlo rendere accessibile a tutti....e cosa fanno??Ci vogliono far chiudere????Ma secondo VOi è possibile che noi che finora non abbiamo ricavato cento lire, dovremmo ragistrarci all'albo, ecc ecc.OOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!MA SIETE PAZZI CARI POLITICI??????????ABBIAMO BUTTATO 5 MESI PER RIDURCI COSI'???????FATE VOI, IO ME NE VADO DALL'ITALIA, BASTA NON NE POSSO PIU', ANDASSERO A CACA*E TUTTI QUANTI!( QUANDO CE VO' CE VO')SCUSATE.Sarei disposto a capeggiare una rivoluzione contro il sistema politico italiano che ci prende per il cu*o da 50 anni.Io ne ho 25 e sono già nauseato...Mi hanno veramente rotto i ...Piuttosto che subire come fanno tutti me ne vado via. Non sentirò mai nostalgia di un paese così di mer*a. Cari Politichetti Vi saluto, avete fatto di me un altro ASTENUTO ! Arrivederci a tutti!**Bruce - cooresponsabile www.traderlife.itAnonimoIl paese delle congreghe:
Questo è il paese delle congreghe: di che ti mando io; se papà è onorevole lo sarà anche il figlio; il giornalista si sposa con la giornalista; quello con le pezze al culo si sposa con quella.........anzi non si sposa. Ora abbiamo questa bella trovata praticamente i siti che fanno informazioni dovranno cercarsi l'uomo di paglia, il prestanome, altri soldi altra congrega da alimentare oltre a quella dei notai. A ragione Luttazzi quando dice che questo è un paese di.............Cordiali saluti GiorgioAnonimoSono disgustato, ho solo voglia di VOMITARE.
Come da oggetto. In questo momento non riesco a dire altro. Che schifo. :(AnonimoNon ce la faranno mai a fermare Internet
Sono + stupito del fatto che siano così cretini da aver fatto una legge del genere che non arrabbiato che l'abbiano fatta...ehehe già mi vedo i servizi del tg che mostrano gli intrepidi finanzieri navigare su internet alla ricerca siti senza giornalisti!!!come disse Luttazzi...L'ITALIA E' UN PAESE DI M***A !AnonimoA proposito di questa nuova legge...
Ho visto che siamo in più di 6.500 ad aver firmato la petizione, a questo punto dico una cosa: che ne dite di cominciare a scrivere qualche e-mail ai ministeri o a chiunque abbia avuto la brillante idea di questa legge ? Credo che con qualche migliaio di letterine al giorno nella casella, se non gli faremo cambiare idea, quantomeno faremmo sentire la nostra voce !!Anonimoha ragione stefano, scriviamo!!!
ha ragione stefano, facciamoci sentire, io personalmente voglio avere delle risposte perchè la cosa è tutto fuorchè chiara!!!Quindi, vado a fare le mie leggittime domande per capirci qualcosa, prima di sbagliare.Li di fianco ci sono i links necessari...AnonimoIl potere della lobby dei giornalisti
Questa legge ridicola e censoria, ottusa e retrograda, sembra fatta apposta per favorire la sempre piú potente e arrogante lobby dei giornalisti, piú simile ad una vera e propria casta di intoccabili che a una corporazione di professionisti. Questa sorta di bieca congrega di ignoranti semianalfabeti, tranne rare eccezioni, che ogni giorno non perde occasione per dare sfoggio della propria abissale insipienza sbagliando congiuntivi, desinenze, pronunce straniere e via smarronando, crede di aver trovato l'ennesima gallina dalle uova d'oro con questa pensata macchiettistica degna di un regime dittatoriale da repubblichetta delle banane.Ma, allo stesso modo delle case discografiche con la questione Napster, io credo e auspico che anche questi piccoli ignoranti presuntuosi potranno ben presto rendersi conto che nulla potrà fermare la libertà individuale che deriva dalla padronanza delle nuove tecnologie informatiche.Argomento peraltro misconosciuto dai cosiddetti giornalisti, avete mai notato in quanti e quali ridicoli sfondoni si producono ogni volta che sono costretti a parlare di informatica per motivi di cronaca?Roba da mettersi le mani nei capelli...o sulla pancia, per il gran ridere!Il comportamento del governo è vergognoso ma non voglio neanche pensare a quello che succederebbe se le elezioni avessero l'esito che tutti ritengono piú probabile...dalla padella nella brace!Mi sembra che il nostro sia uno dei pochi paesi, se non l'unico, a contemplare l'esistenza del Grande e Sacro Ordine dei Giornalisti!!! :-OCredo che la sua totale e definitiva abolizione sia ben piú che auspicabile alla luce di questa vicenda a dir poco vergognosa.Sono d'accordo anch'io con Luttazzi, l'Italia è proprio quello che ha detto lui...AnonimoRe: Il potere della lobby dei giornalisti
tanto i giornali non si vendono mentre internet cresce in continuazioneAnonimoChi produce siti WEB, rischia sanzioni penali?
Se la pubblicazione di siti in difformità dalla legge di cui si sta disquisendo è ILLEGALE, a questo punto, chi produce siti, chi realizza in sostanza home pages (legalmente o in nero, come fanno tanti studenti per ricavare qualche soldo), rischiano qualcosa, penalmente?Di fatto producono materiale che può essere illegale, se il sito non è in regola con la legge suddetta (un pò come chi fa il tipografo per le testate clandestine)...tutti i webmaster, tutta quella gente che ha pagato fior di milioni in corsi tiop cepuweb o cose simili, che fine faranno? Possibile che queste cose debbano accadere SEMPRE E SOLO IN ITALIA ? Possibile che l'Italia debba essere SEMPRE il terzo mondo dell'informatica ???AnonimoQuali sono i requisiti per l'iscrizione all'albo .
Gradirei conoscere quali sono i requisiti e le procedure da seguire per l'iscrizione all'albo dei giornalisti. GrazieAnonimoRe: Quali sono i requisiti per l'iscrizione all'albo .
Si, in effetti ritenevo che non fosse semplice.AnonimoRe: Quali sono i requisiti per l'iscrizione all'albo .
> Che IO sappia 3 anni di apprendistato sotto> l'assistenza di un giornailsta iscritto. Poi> devi fare l'esame. (corregetemi se sbaglio!)Mi autorettidico subito! :)Sono 18 mesi, per i quali "La legge prevede che la pratica giornalistica debba svolgersi presso un quotidiano o presso un servizio giornalistico della radio o della televisione, o presso un'agenzia quotidiana di stampa a diffusione nazionale con almeno quattro giornalisti professionisti redattori ordinari, ovvero presso un periodico a diffusione nazionale con almeno sei giornalisti professionisti redattori ordinari."(tratto da www.odg.it , sito dell'ordine! ^_^)Per altro leggendo gli argomenti dell'esame si capisce quanto questa norma sia assurda! E' interamente mirato a creare il giornalista prezzemolino, buono per tutte le stagioni, che possa scrivere di politica, attualità, sport, ecc.. Insomma i soliti argomenti da QUOTIDIANO!Vorrei capire per quale motivo dovrei conoscere materie per carità interessantissime, ma totalmente inutili, tipo "elementi di sociologia e di psicologia dell'opinione pubblica" per scrivere chessò.. notizie su Linux, sui film al cinema o sui concerti degli U2!! Mah!! :OPer altro il sito dice, senza nascondersi, che l'Italai è l'unico paese al mondo ad avere una siffatta mostruosità! E vantiamocene pure! :OAnonimowww.oculista.cjb.net, sono con voi
Ma non esiste una cosa come la Costituzione Italiana che consente libertà di espressione ai suoi cittadini ?L'obbiettivo di questo referendum è forse limitato, bisognerebbe richiedere la cancellazione di quelle norme che già da tempo limitano la possibilità di pubblicazioni cartacee.Non vedo proprio perchè ciascuno di noi, avendone i mezzi e il desiderio non possa pubblicare anche su carta, quanto pensi, ovviamente nei limiti imposti dal nostro codice penale (penso a oltraggi insulti ilazioni e quant'altro).Anonimocensura ? in questo mondo ?
Sono pazzi ! Ci faremo sentire a migliaia.....Quando leggeranno in quanti abbiamo firmato si renderanno conto della potenza dell' internet people....sono pazzi !AnonimoFuori i nomi!
All'indignazione credo che debba seguire una precisa linea di azione che vada al di là della riprovazione morale. Proprio perchè si tratta di una faccenda troppo grave, occorre incidere e non litarsi a deplorare.Mi interessa sapere chi sono i paramentari che hanno firmato questo disegno di legge e a quali partiti appartengono. C'è qualcuno che è in grado di trovare questa notizia?Grazie