ADSL gratuito negli Stati Uniti

ADSL gratuito negli Stati Uniti

Da aprile, BroadBand Digital Group inizierà la diffusione di una tecnologia ADSL da 1,5 megabit al secondo offrendola gratuitamente, in cambio di microspot cyber
Da aprile, BroadBand Digital Group inizierà la diffusione di una tecnologia ADSL da 1,5 megabit al secondo offrendola gratuitamente, in cambio di microspot cyber


Web (internet) – Pare proprio che non sia un pesce d’aprile l’offerta annunciata da Broadband Digital Group : l’azienda americana ha intenzione di lanciare dal primo aprile prossimo nel suo paese un servizio di connettività DSL da 1,5 megabit al secondo. Il tutto in cambio di microspot cyber “lanciati” su una piccola area del computer dell’utente.

Da quanto si è appreso, Broadband conta sui modem G.Lite che rappresentano una versione ridotta e più economica dell’ADSL. Vengono infatti considerati “tecnologie DSL” e pur offrendo ampia banda non sono in grado di rivaleggiare con l’ADSL tradizionale, capace di un trasporto potenziale di 8 megabit di dati al secondo.

L’idea di fondo è di offrire agli utenti un piccolo box di advertising che non può essere rimosso e che presenta banner e informazioni pubblicitarie personalizzate sulle informazioni che l’utente dovrà fornire all’atto della registrazione. Una formula già collaudata per altri servizi ma è la prima volta che viene applicata per l’offerta gratuita di connettività a banda larga.

Come ricorda TechWeb, le tecnologie a banda larga stanno avendo un importante boom negli Stati Uniti dove alla fine del 1999 sono stati registrati 800mila utenti domestici, 560mila dei quali forniti di cable modem e 120mila di linee DSL, ADSL incluso.

Come riportato dal Mercury Center, però, secondo alcuni analisti l’offerta FreeDSL non può realmente mantenere ciò che promette o diffondersi quanto spera l’azienda. Questo perché si tratta di tecnologie che per offrire la banda larga hanno bisogno di una distanza massima tra la casa dell’utente e la centralina telefonica abilitata non superiore alle 3,3 miglia, circa 5,5 chilometri.

Il problema per Broadband, quindi, sarebbe proprio la mancanza di “nodi” anche se l’azienda sarebbe sul punto di ampliare grandemente la copertura dei servizi. Lo stesso problema, d’altronde, ma in modo diverso, si pone in Italia, dove fino ad oggi i fornitori di tecnologia ADSL,in partenza in queste settimane, hanno riscontrato tutti problemi di copertura sul territorio.


Per la prima volta un provider americano fornisce connettività DSL gratuita ad Internet. Tutto oro quello che luccica?

L’annuncio del provider americano Broadband Digital Group (BDG) ha del sensazionale: accesso gratuito ad Internet su DSL in cambio dei soliti form da riempire con i dati anagrafici e gli interessi personali degli utenti. Questa è la prima offerta di accesso DSL gratuito ad Internet, un’offerta che fra l’altro include anche un modem DSL, una casella POP3 ed un software per assistere l’utente nella navigazione.

Ma i dubbi sono molti: è mai possibile che questo provider riesca per davvero a garantire connessioni a larga banda ad un numero elevato di abbonati, visti anche i limiti intrinseci delle linee telefoniche su cui deve operare?

Fra gli altri punti oscuri, l’azienda non ha ancora dichiarato con esattezza quale tipologia di DSL intenda adottare, tuttavia sembra che fra i suoi potenziali partner vi siano Bell-Atlantic e Pacific Bell : il che, se fosse vero, spiegherebbe molte cose, visto l’antico impegno delle due aziende sul fronte ADSL e la disponibilità di infrastrutture di connettività.

Sono molti a ritenere che l’infrastruttura telefonica su cui intende lavorare Broadband non sia sufficiente a sostenere un carico di traffico derivante da un eventuale accesso di massa alla larga banda via DSL. Tuttavia, se il gioco valesse davvero la candela e provider come BDG generassero un bel pO’ di profitti, ci potrebbe essere sufficiente “carne al fuoco” per investire nel campo.

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Pubblicato il
5 gen 2000
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