ADSL, quel bombardamento di telefonate

ADSL, quel bombardamento di telefonate

Chi non ha mai ricevuto una proposta commerciale via telefono che tentava di piazzare un contratto ADSL? Sono in aumento le lamentele degli utenti. Nei casi limite conviene rivolgersi al Garante per la privacy
Chi non ha mai ricevuto una proposta commerciale via telefono che tentava di piazzare un contratto ADSL? Sono in aumento le lamentele degli utenti. Nei casi limite conviene rivolgersi al Garante per la privacy


Roma – Non cessano le lamentele degli utenti di Punto Informatico per le sollecitazioni ricevute dalle agenzie sparse sul territorio che per conto di Telecom Italia e altri carrier spingono sull’ADSL, generalmente telefonando a domicilio per proporre soluzioni e pacchetti di abbonamento.

“Sono – scrive Edoardo G. a PI – un utente di Telecom Italia e scrivo perché da circa 2 anni, ad intervalli pressoché regolari, continuo a ricevere chiamate promozionali indesiderate sul telefono fisso”, con una frequenza da “1 a 4 chiamate mensili”. Dinanzi alla loro insistenza, spiega Edoardo, è “inutile sostenere che conosco bene tutte le offerte ADSL sul mercato, Telecom compresa, ma che per la mia tipologia di utilizzo non sono interessato a nessuna di esse (fra l’altro ho anche l’ADSL in ufficio e ne conosco bene costi e caratteristiche), perché loro continuano in modo insistito ed indesiderato a voler propinare questa o quella proposta commerciale”.

Il problema è evidentemente tutt’altro che nuovo. Claudio, che racconta di far parte di una piccola azienda di 16 persone che utilizza l’ADSL, sostiene che le chiamate in arrivo per la proposizione di contratti commerciali di connettività non fanno che aumentare. “Addirittura – scrive a Punto Informatico – in alcune settimane non passa giorno senza ricevere una o due ecccezzzionali proposte. Ogni anno ho buttato due settimane della mia vita lavorativa a rispondere a questi personaggi. Ultimamente rispondo maleducatamente”.

Va detto che nei casi segnalati la maggior parte delle società che chiamano dichiarano di essere Telecom Italia sebbene siano soltanto dei partner e, ultimamente, vengono segnalate chiamate anche per conto di altri grossi operatori di telefonia e servizi internet. Va anche sottolineato che lo strumento della telefonata per proporre un contratto commerciale non è illegale se il numero chiamato è un numero pubblico presente negli elenchi degli abbonati. Va da sé, però, che la legge sulla privacy prevede la possibilità per chi riceve la chiamata di far cancellare i propri dati a chi chiama e di non ricevere ulteriori chiamate (opt-out), cosa che spesso, secondo gli utenti, non avviene.

“Più di una volta – continua Edoardo – ho chiesto all’operatore di far cancellare i miei riferimenti telefonici dalle loro liste di promozione commerciale ma mi è stato sempre risposto che ciò non era possibile; solo una volta un operatore ha avuto l’iniziativa di inserire una nota testuale nel mio profilo indicando che Non desideravo più ricevere proposte commerciali : purtroppo il risultato è stato che le chiamate sono continuate come prima”.

“Che cosa dovrei fare – scrive Maurizio F. a PI – al prossimo operatore che mi chiama per farmi sottoscrivere qualcosa che non voglio, non mi serve e se mi serve già avrei richiesto?”

Qualche utente ritiene che la via sia una petizione da sottoscrivere e inviare ai grandi operatori affinché siano risparmiate queste telefonate che, spesso, vengono rivolte anche a chi è già abbonato di Telecom Italia o di altro carrier ed è già intestatario del contratto che gli o le viene proposto via telefono.

Lo strumento indicato dal Garante per denunciare questi abusi, invece, è segnare ora e data delle chiamate e qualsiasi altra informazione utile a compilare un esposto all’Authority preparandolo come descritto sul sito del Garante . Quest’ultimo ha in passato dimostrato grande sensibilità nel raccogliere le segnalazioni di abusi del tipo segnalato.

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Pubblicato il
19 feb 2004
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