L’ Autorità per le Garanzie nelle telecomunicazioni ha decretato , con la Delibera n. 201 , la fine delle ambigue numerazioni a soprapprezzo 144, 166 e derivati. Ma ADUC avverte: occorre fare attenzione anche agli 199 .
Il provvedimento è importante: “Potrebbe porre termine – spiega l’associazione – allo stillicidio di bollette gonfiate da numeri speciali, sia relativi alla telefonia fissa (899, satellitari) sia alla telefonia mobile (numeri che iniziano per “4” collegati alla vendita di loghi e suonerie)”. Ma si tratta di una soluzione non risolutiva, né esaustiva: “Sarebbe utile iniziare a far chiarezza – considera ADUC – anche sui numeri che iniziano con l’199, anche questo a valore aggiunto”.
Tale tipologia di numerazione, che non è considerata nell’ allegato alla delibera , viene utilizzata dalle aziende per offrire servizi di assistenza ed informazioni ai propri utenti. E anche in questo caso, così come per le numerazioni oggetto del provvedimento, “è il chiamante (cioè l’utente) a pagare una tariffa per l’accesso a tale servizio” sottolinea l’associazione, che chiarisce: “Nulla da eccepire se non il caso in cui l’utente paga un prodotto o servizio all’azienda e, per avere informazioni sul prodotto o servizio stesso, deve pagare ulteriormente, il che è del tutto anomalo. Facciamo l’esempio di Sky: per avere accesso ai suoi programmi occorre pagare un abbonamento, ma in caso di problemi con il collegamento del decoder e la verifica della funzionalità dell’impianto, è necessario fare un numero che inizia con l’199, che è a valore aggiunto “. Il che significa che si paga di più.
ADUC non si rivolge dunque direttamente all’Authority TLC, ma a tutte le aziende che offrono tale prestazione in relazione ad un bene o servizio già pagato dall’utente, chiedendo loro di erogare il medesimo servizio attraverso una numerazione 800 (numero verde, a carico dell’azienda) o almeno con una telefonata ordinaria.
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21 mag 2008