Adusbef: ecco come tagliare il canone

Adusbef: ecco come tagliare il canone

L'associazione non digerisce l'aumento del canone telefonico varato dall'Autorità TLC e avverte gli italiani: per ridurre i costi occorre cancellare voci di spesa inutili in bolletta, rivolgersi ad altri operatori o passare al telefonino
L'associazione non digerisce l'aumento del canone telefonico varato dall'Autorità TLC e avverte gli italiani: per ridurre i costi occorre cancellare voci di spesa inutili in bolletta, rivolgersi ad altri operatori o passare al telefonino


Roma – Dal primo luglio aumenta il canone telefonico, una delle “gabelle” maggiormente invise agli utenti italiani, e l’associazione dei consumatori Adusbef ha deciso di rilasciare una serie di consigli per ridurre l’impatto del canone o farne a meno tout-court.

Secondo l’Adusbef, è necessario non sottovalutare l’aumento visto che per le famiglie italiane il canone residenziale arriva a toccare quasi 300mila lire l’anno con l’ultimo aumento deciso dall’Autorità TLC, che prevede due “fasi”. E non basterebbe a riequilibrare le cose l’eliminazione dello scaglione tariffario “oltre i 30 km” sulle interurbane, una eliminazione che peraltro tocca soltanto quegli utenti che utilizzano Telecom Italia per le proprie chiamate.

Il canone, come noto, aumenta del 4,5 per cento a luglio, toccando le 49.680 lire per due mesi contro le 47.520 di oggi. Il prossimo febbraio, poi, si avrà un altro aumento del 5,9 per cento che porterà la crescita totale del canone a quota 10,4 per cento, che l’Adusbef non ha intenzione di digerire in silenzio.

L’associazione sostiene che per 21 milioni di famiglie, l’utenza Telecom si tradurrà in una spesa annua di circa 6mila miliardi lordi (297.680 lire cadauno). Diversa la situazione per gli utenti “business”, per i quali il peso del canone arriverà a 2mila miliardi (407.520 lire cadauna).

Per “difendersi”, Adusbef propone di cominciare chiedendo agli operatori Telecom la disdetta dei numerosi servizi “opzionali” che spesso “infestano” le bollette degli italiani: “canone di noleggio e manutenzione dell’apparecchio telefonico (3mila lire al mese), doppia spina (720 lire al mese), suoneria (da 720 a 3.600 lire mensili), dalle quali Telecom ricava centinaia di miliardi l’anno”.

L’associazione però va oltre la semplice “limitazione dei danni” e propone di innescare una “guerra al canone” con una “campagna di disdetta” del canone “almeno per gli utenti Telecom che si vogliono unire a noi in una battaglia atta a calmierare le esose pretese dell’azienda telefonica, in attesa che l’Authority TLC vari finalmente il cosiddetto “ultimo miglio”, facendo affittare le reti Telecom ad altre società, avviando così la “reale” concorrenza.”

Per chi ha una seconda casa, afferma l’Adusbef, può risultare decisamente conveniente chiudere l’utenza Telecom e sfruttare la telefonia mobile, magari approfittando di quelle offerte che per telefonini a bassissimo prezzo comprendono anche 50mila lire di traffico prepagato: “Poiché esistono offerte di telefonia mobile che mettono sul mercato, a 129.000 lire, un telefonino con 50.000 lire di traffico pre-pagato, con le dovute cautele nel loro uso,ad es. gli auricolari per non mettere a repentaglio la salute, diventa conveniente per i consumatori che non vogliono essere taglieggiati dall’anacronistico costo del canone”.

Il “Modulo per la disdetta alla Telecom del canone di noleggio e manutenzione e degli accessori” è disponibile qui .

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Pubblicato il 26 giu 2001
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