Si chiama GILA, che sta per Generalized Integrated Learning Architecture , ed è più furbo delle sue controparti umane. È una intelligenza artificiale ( AI ) sviluppata da Lockheed Martin per DARPA , l’ente di ricerca militare statunitense, e grazie alle sue doti di scolaro attento potrebbe presto sostituire i controllori di volo umani surclassando le loro capacità.
Per i passeggeri in partenza da Fiumicino e Malpensa: niente paura . Il traffico aereo civile sarà gestito ancora a lungo dalle sapienti mani dei controllori in carne e ossa. GILA si occuperà, sempre che la sperimentazione abbia successo, di coordinare i movimenti di velivoli, armi, UAV e UFO nei cieli sui teatri di guerra : un modo, spiegano dagli USA, per incrementare l’efficienza di uno spazio aereo spesso congestionato.
Le doti di GILA, a detta dei suoi creatori, sono notevoli: è in grado di acquisire conoscenza attraverso l’esperienza diretta, oppure di stabilire norme di comportamento prendendo spunto da un singolo esempio. Inoltre, GILA è anche capace di dedurre informazioni dal ragionamento : ciò significa che può servirsi di due diverse esperienze già elaborate per coniugare i dati e ricavare nuovi asserti da mettere in atto.
Non che alla Lockheed Martin pensino di mandare il loro piccolino allo sbaraglio: l’idea sarebbe quella di affiancare GILA agli esseri umani , per aiutarli nel loro lavoro. Secondo le stime, l’AI dovrebbe essere in grado di garantire una prestazione pari al 125 per cento di quella di un apprendista controllore di volo: uno strumento in più, dunque, per migliorare la pratica degli esseri umani, senza che l’inesperienza possa causare danni.
Per il momento, GILA è costato 22 milioni di dollari in quattro anni: i risultati della fase uno devono essere stati incoraggianti, visto che DARPA ha deciso di dare vita a una fase due , della durata di 12 mesi e che richiederà altri 5,2 milioni di investimenti. Tra i partner del progetto ci sono anche prestigiose università, come Georgia Tech e Stanford University .
Luca Annunziata