Aiuti di Stato: norme per clima, ambiente ed energia

Aiuti di Stato: norme per clima, ambiente ed energia

Le nuove norme CEEAG prevedono aiuti di Stato per progetti che consentono di ridurre l'inquinamento e raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo.
Aiuti di Stato: norme per clima, ambiente ed energia
Le nuove norme CEEAG prevedono aiuti di Stato per progetti che consentono di ridurre l'inquinamento e raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo.

La Commissione europea aveva comunicato l’introduzione di modifiche alla disciplina relativi agli aiuti di Stato. Dopo quelli per banda larga e IPCEI è ora il turno delle nuove norme a favore di clima, ambiente ed energia (CEEAG) che entreranno in vigore a gennaio 2022 per consentire di accelerare la transizione verde.

Misure di sostegno per il Green Deal europeo

La nuova disciplina CEEAG consentirà ai paesi membri di fornire il sostegno economico necessario al conseguimento degli obiettivi previsti dal Green Deal europeo. Le norme prevedono aiuti di Stato per progetti relativi alla decarbonizzazione dell’economia attraverso l’uso di energia rinnovabile, misure di efficienza energetica, mobilità pulita, infrastrutture, riduzione dell’inquinamento, protezione e ripristino della biodiversità.

Scopo di tali norme è aiutare gli Stati membri a realizzare i loro ambiziosi obiettivi UE sul fronte dell’energia e del clima, contenendo al massimo i costi per i contribuenti ed evitando distorsioni indebite della concorrenza nel mercato unico. La disciplina mira inoltre ad agevolare la partecipazione delle comunità dell’energia rinnovabile e delle PMI, in quanto importanti propulsori della transizione verde.

Una delle novità della disciplina CEEAG è l’estensione delle categorie di investimenti e tecnologie che gli Stati membri possono sostenere per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo. Sono inoltre previsti aiuti di Stato per la prevenzione o la riduzione dell’inquinamento non dovuto ai gas serra, compreso l’inquinamento acustico, oltre a norme che incentivano gli investimenti in settori prioritari, come la prestazione energetica nell’edilizia.

La nuova disciplina introduce anche sgravi fiscali sull’energia elettrica per gli utenti con grandi consumi. L’obiettivo è limitare il rischio che le attività vengano trasferite in paesi al di fuori dell’Unione europea che vendono energia a prezzi più bassi. Le norme prevedono infine la graduale eliminazione delle sovvenzioni per i combustibili fossili più inquinanti e aiuti per la chiusura degli impianti a carbone, torba e scisto bituminoso.

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Pubblicato il
22 dic 2021
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