Aiuto, arriva il cyberghetto porno

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Ripulire Internet dai siti a luci rosse? Un'ISP canadese propone di rinchiuderli tutti all'interno di una sottorete adult-only
Ripulire Internet dai siti a luci rosse? Un'ISP canadese propone di rinchiuderli tutti all'interno di una sottorete adult-only


Vancouver (Canada) – La proposta dal provider canadese Nescom Systems Corporation (NSC) è davvero una soluzione ambiziosa al problema della pornografia in Rete. Non più filtri, censure o password di accesso, ma una vera e propria sottorete interamente dedicata alla parte più “hot” di Internet.

Questo piccolo paradiso della lussuria prende il nome di Adult CyberSpace e può essere navigato soltanto attraverso l’ACS Browser fornito dalla stessa NSC, la quale provvederà anche a gestire l’intero network. Ma, c’è un ma: se finora è stato relativamente facile convincere un buon numero di siti pornografici ad entrare nell’ACS, non altrettanto facile sarà convincerli a togliere definitivamente le tende da Internet. NSC sembra comunque decisa a tentare di persuadere l’intero mondo del porno a cambiare casa.

Naturalmente l’ACS browser è protetto tramite password e pertanto dovrebbe tenere lontano i bambini dall’accesso alla “zona rossa”. Un po ‘ come i mobiletti chiusi a chiave con dentro le videocassette di Moana: che tristezza… Secondo NCS la soluzione da loro proposta è l’unica che può salvare il mondo della pornografia dalla censura e da provvedimenti drastici dei governi. Ma la creazione di un porno-ghetto è davvero una soluzione?

Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il
3 dic 1999
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