Come se non bastassero le batterie difettose a preoccupare i vertici Sony, ora ad alimentare facili dubbi sulla sicurezza dei prodotti Sony ci si mette anche il caso di un alimentatore di un portatile dell’azienda che avrebbe potuto causare un principio di incendio. Una vicenda ripresa dalla stampa australiana.
Singolare l’episodio capitato a Scott, possessore da circa cinque anni di un notebook Sony Vaio : tornando a casa ha avvertito un forte odore di plastica bruciata. Sorpreso ha cercato la causa di tale odore. Condotto dal suo fine naso ha notato con sorpresa che l’olezzo derivava dal suo ormai vecchio portatile, lasciato acceso per far terminare la scansione dei file dal software antivirus. Batteria difettosa ? Per un attimo il signor Scott ammette di averlo pensato, ma non derivava dal notebook lo strano odore, bensì dall’alimentatore posizionato sul sofà.
“L’alimentatore era così caldo che ho dovuto toglierlo dal divano prendendolo dal cavo” – racconta Scott. “Nonostante non l’abbia più ricollegato, emana ancora cattivo odore di materiale elettrico bruciato che pian piano sta scomparendo dal sofà”.
Per fortuna Scott è rincasato in tempo per sventare la minaccia di un incendio domestico e il notebook è perfettamente funzionante ma sull’adattatore si è formato un piccolo cratere di plastica sciolta. “Sono stato molto fortunato a scoprire il tutto prima che potesse causare un incendio. Ho subito chiamato Sony Australia per segnalare l’evento, preoccupato dal fatto che quel che è capitato a me potesse succedere ad altra gente. Io stesso conosco una coppia di persone che hanno comprato lo stesso notebook e lo lasciano utilizzare ai loro figli. Potrebbero esserci in giro migliaia di alimentatori difettosi” – sostiene in una dichiarazione all’australiano The Age .
Per Sony invece si tratta di un caso isolato, un singolo incidente che non avrà seguiti. Ha risposto al signor Scott che non avrebbe sostituito il pezzo difettoso poiché non più coperto da garanzia ma sì è offerta di dare un’occhiata all’alimentatore accollando però le intere spese di trasporto al cliente. “Capisco e accetto il fatto che il pezzo sia fuori garanzia ma non è questo il punto: se l’episodio si ripete potrebbe esserci qualcuno meno fortunato di me” – spiega Scott.
Intervistata sull’argomento, una portavoce di Sony replica minimizzando: “Sony Australia è in contatto con il cliente. Si tratta di un incidente isolato e stiamo recuperando l’alimentatore difettoso dal cliente per effettuare un’analisi accurata per stabilire le motivazioni del guasto”. Sony ha naturalmente l’interesse a gettare acqua sul fuoco, visto anche l’affaire ancora incadescente delle batterie difettose . Per ora, in attesa della perizia che Sony condurrà sul dispositivo, potrebbe essere opportuno accertarsi che certi portatili, quando collegati alla presa di corrente, siano distanti da materiali infiammabili, specialmente divani.
Vincenzo Gentile
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Novell si da' da fare
...mica fessi quelli della Novell, questi convegni sono occasioni per penetrare lentamente nel tessuto appiccicoso della PA, tutto a spese dei sognatori open sourceAnonimoRe: Novell si da' da fare
- Scritto da: > ...mica fessi quelli della Novell, questi> convegni sono occasioni per penetrare lentamente> nel tessuto appiccicoso della PA, tutto a spese> dei sognatori open sourceQual e' il problema che dovrebbero avere i sognatori open source ??AnonimoRe: Novell si da' da fare
- Scritto da: > - Scritto da: > > > ...mica fessi quelli della Novell, questi> > convegni sono occasioni per penetrare lentamente> > nel tessuto appiccicoso della PA, tutto a spese> > dei sognatori open source> > Qual e' il problema che dovrebbero avere i> sognatori open source> ??semplice, linux è un prodotto che per il 99% non costa nulla a novellcome mai?AnonimoRe: Novell si da' da fare
- Scritto da: > > - Scritto da: > > - Scritto da: > > > > > ...mica fessi quelli della Novell, questi> > > convegni sono occasioni per penetrare> lentamente> > > nel tessuto appiccicoso della PA, tutto a> spese> > > dei sognatori open source> > > > Qual e' il problema che dovrebbero avere i> > sognatori open source> > ??> > semplice, linux è un prodotto che per il 99% non> costa nulla a> novell> > come mai?non lo capiscono neanche se lo sillabiAnonimoRe: Novell si da' da fare
- Scritto da: > ...mica fessi quelli della Novell, questi> convegni sono occasioni per penetrare lentamente> nel tessuto appiccicoso della PA, tutto a spese> dei sognatori open> sourceStai facendo male i contiSe invece i convegni li fa MS nulla da eccepire?Non capisco l' utilita' di questo tuo intervento.AlessandroxRe: Novell si da' da fare
chi ha nominato microsoft? miii che chiodo fisso sta microsoft...pensare che fa più sofware per piccoli computer (MICROCOMPUTER SOFTWARE=microsoft) che non applicazioni per grossi serverAnonimoRe: Novell si da' da fare
- Scritto da: > chi ha nominato microsoft? miii che chiodo fisso> sta microsoft...pensare che fa più sofware per> piccoli computer (MICROCOMPUTER> SOFTWARE=microsoft) che non applicazioni per> grossi> serverIn genere il 90% dei detrattori dell' opensource anche se non lo nominano lo lasciano sottinteso.In ogni caso e' il miglior esempio di evangelizzazione di massa da parte di un' azienda che si possa fare.Comunque se e' vero che in rapporto al totale del sw, quello MS X server ha un mercato minore, in assoluto non e' affatto irrilevante e sicuramente superiore a quello open, almeno per ora.AlessandroxRe: Novell si da' da fare
- Scritto da: > ...mica fessi quelli della Novell, questi> convegni sono occasioni per penetrare lentamente> nel tessuto appiccicoso della PA, tutto a spese> dei sognatori open> sourceNovell è Open Source.Anonimo...e la Rai ?
Perché continua ad utilizzare formati proprietari audio/video ?BBC rulez --> http://dirac.sourceforge.net/I soldi pubblici non devono foraggiare i formati chiusi !!!Marco RavichAnonimoRe: ...e la Rai ?
- Scritto da: > Perché continua ad utilizzare formati proprietari> audio/video> ?> > BBC rulez --> http://dirac.sourceforge.net/> > I soldi pubblici non devono foraggiare i formati> chiusi> !!!> > Marco RavichLavori alla RAI? Conosci le problematiche?No, sei solo un ragazzino viziato che crede di sapere tutto ma non sa un piffero. Vai, divertiti, metti tutto l'open che vuoi in una grande azienda, cadrà come un castello di carta.AnonimoRe: ...e la Rai ?
> Lavori alla RAI? Conosci le problematiche?> No, sei solo un ragazzino viziato che crede di> sapere tutto ma non sa un piffero.> > Vai, divertiti, metti tutto l'open che vuoi in> una grande azienda, cadrà come un castello di> carta.Chi sei te per insultare chi è stufo di vedere calpestati i suoi diritti?Se tu conosci le problematiche diccele, non diventi migliore insultando chi non conosce, anzi.Se tu credi che in un'azienda l'open non possa entrare perchè non è sicuro... mi sa che sei rimasto all'età della pietre (no, non informatica, l'altra).Non vedo altre motivazioni alla tua risposta." sei solo un ragazzino viziato che crede di sapere tutto "Parole tue che, con la risposta che hai dato, ti si ritorcono contro alla grande.Sai? dicci.Non sai, ma credi che nemmeno gli altri sappiano? taci, che eviterai un mondo di figure di M, a meno che quello che dici non siano richieste di conoscenza.longinousRe: ...e la Rai ?
- Scritto da: > Lavori alla RAI?>Lavoro nella PA, ma non alla RAI.> Conosci le problematiche?>Certo, ma credo che non ci sia da sottovalutare ad esempio il fatto che in molte aziende pubblice ci siano decine di software -e non solo - pirata (l'ultima che mi son sentito dire: "tanto chi ci controlla ?").Io penso che un'azienda pubblica dovrebbe rendere pubblico tutto il "suo" patrimonio (ad esempio adottando le licenze Creative Commons) proprio perché è di tutti.Per quanto riguarda i formati, non pensi che i tuoi soldi potrebbero essere spesi meglio, risparmiati o reinvestiti in altro ?...o lavori per Real ?O forse pensi che il problema della RAI sia "essere più standard possibile" ?Se così è, perché la BBC (che è pubblica) la pensa in modo differente ?Delucidami !> No, sei solo un ragazzino viziato che crede> di sapere tutto ma non sa un piffero.> Amico mio ho 30 anni, ormai non sono più un ragazzino. Sono CERTO di non sapere tutto, ma la tua alternativa in cosa consiste ?> Vai, divertiti, metti tutto l'open che vuoi> in una grande azienda, cadrà come un castello> di carta.> Mah, una grande azienda come IBM non mi sembra che abbia avuto grossi problemi con l'open source. E` solo una questione di teste (anche i miei colleghi hanno storcevano un po' il naso quando gli installavo FireFox, ma ora quelli che non ce l'hanno me lo chiedono perchè "sennò prendo i virus"), e prima o poi cambieranno.Marco Ravich(nota: firmati la prossima volta, grazie).AnonimoRe: ...e la Rai ?
- Scritto da: > Lavori alla RAI? Conosci le problematiche?> No, sei solo un ragazzino viziato che crede di> sapere tutto ma non sa un piffero.> > Vai, divertiti, metti tutto l'open che vuoi in> una grande azienda, cadrà come un castello di> carta.> Beh! Tu che sai e tu che sei grande, dicci un po' come funzionano le cose!:)paolodelromanoRe: ...e la Rai ?
> Beh! Tu che sai e tu che sei grande, dicci un po'> come funzionano le> cose!> :)> > paolouscite dalla visione: ufficio pubblico= segretaria con Office. Prendiamo ad esempio i pagamenti degli stipendi:all'ingresso c'è il badge. I dati vengono buttati in un DB. Applicazione web fatta da 3 programmatori (per queste cose non chiamano gli stagisti da 1000 euro, difficilmente trovi gente a meno di 1500 al mese). Quindi facciamo 1 responsabile (2000 euro) + 2 programmatori. Totale nette 5000, per 3 mesi di lavoro 15000. Con le tasse sono 30000. Il guadagno dell'azienda che ti ha mandato i programmatori 50000 euro. Le licenze sono poca cosa. Più importante è il supporto. I programmatori delle grandi aziende rompono le scatole ai consulenti microsoft per tutti i problemi di integrazione che trovano. In un vecchio progetto dovevamo integrare un COM in una applicazione web che doveva essere autenticata (e quindi non funzionava, dava problemi di autenticazione). Chiamato, rotto le scatole, in mezza giornata avevamo la soluzione. A chi chiedevamo? A chi chiediamo se poi un nuovo componente che ci serve fa smettere di funzionare la nostra applicazione. Chi controlla le cose? Ci vogliono aziende solide. Poi in microsoft è tutto integrato, porti le librerie da Office a Sharepoint, a .Net, a palmari, accedi ad Exchange, usi LDAP, Project. Insomma, non è un passaggio che va fatto così, perchè lo dice il politico. Basta un errore e bruci decine di milioni di euro. E per cosa? Per risparmiare licenze corporate?AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 26 10 2006
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